PIZZIGONI, Giuseppina
Adolfo Scotto di Luzio
PIZZIGONI, Giuseppina. – Nacque a Milano il 23 marzo 1870 da Carlo e da Virginia Bossi; prima di quattro sorelle, crebbe in una famiglia colta e borghese.
Per [...] e dal gradimento di Mussolini. Nel 1927 l’associazione per la diffusione del metodo Pizzigoni fu eretta in Entemorale opera Pizzigoni dal ministero della Pubblica Istruzione. Lo statuto fu approvato il 28 settembre 1933. Così come previsto ...
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BESSO, Marco
Arianna Scolari Sellerio Jesurum
Nato a Trieste il 9 sett. 1843 da Salvatore e da Regina Cusin, nel 1859 fu costretto, per un dissesto economico della famiglia, ad impiegarsi presso una [...] il riconoscimento giuridico delle Società di mutuo soccorso, nel quale propose che il governo, prima della loro erezione in entemorale, esigesse l'osservanza delle norme relative agli impegni verso i soci: le Società, che erano ostili all'intervento ...
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GRIZIOTTI, Antonio
Marina Tesoro
Nacque a Pavia il 2 genn. 1847 da Antonio, cancelliere capo presso il tribunale di Corteolona e poi di Pavia, e da Giovanna Beretta, sposata in seconde nozze. La figura [...] con gli ambienti cattolici, tanto l'inaugurazione del tempio crematorio (1901) quanto la concessione del decreto che trasformava la società in entemorale (1903).
Il G. morì a Pavia il 23 giugno 1904.
Fonti e Bibl.: Le carte del G., quasi del tutto ...
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DOHRN, Reinhard (Rinaldo)
Christiane Groeben
Nacque il 13 marzo 1880 a Napoli, terzo figlio di Felix Anton e Maria de Baranowska. Crebbe nell'atmosfera stimolante della comunità internazionale che si [...] il processo si concluse con la decisione per cui ambedue le parti rinunciavano ai propri diritti e accettavano di erigere la Stazione ad entemorale con il D. come direttore della sua ex proprietà per cinque anni (poi la direzione fu data a vita). Le ...
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DE MARCHI, Marco
Federico Di Trocchio
Nacque a Milano il 5 dic. 1872 da Demetrio, discendente di una famiglia svizzera ticinese e proprietario di una fiorente industria chimica in Argentina, e da Giuditta [...] di idrobiologia Dottor Marco De Marchi, Milano 1940) l'Istituto italiano di idrobiologia che fu prima entemorale, poi (dal 1954) ente di diritto pubblico posto sotto il controllo del ministero della Pubblica Istruzione, per essere incorporato infine ...
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BERETTA, Arturo
Mario Crespi
Nato a Bologna l'11 aprile 1876, compì i primi studi presso il collegio della Pioggia dei Pii istituti educativi, in cui venivano accolti gratuitamente i giovani versati [...] l'istituto divenne il primo nucleo dell'Istituto di clinica odontoiatrica, che nel 1922 fu trasformato in entemorale. Socio di numerose accademie medico-scientifiche, presidente dell'Associazíone stomatologica internazionale nel 1932 e nel 1935, il ...
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VACCARO, Giorgio
Fabrizio Maffei
Italia. Asti, 12 ottobre 1892-Roma, 25 settembre 1983
Fino al periodo bellico è, con Leandro Arpinati e Luigi Ridolfi, ai vertici dello sport italiano: presidente [...] . Il suo nome è legato anche alla Lazio: nel 1927 si fa nominare vicepresidente e si oppone, forte del titolo 'EnteMorale' acquisito per meriti dalla Società Sportiva Lazio, alla fusione con Alba, Fortitudo e Roman che daranno vita alla Roma. Il ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] scrivendo gran parte delle opere. Nel 1843 pubblicò Del primato morale e civile degli italiani in cui perorava una soluzione federalista sua "formula ideale", "l'Ente crea l'Esistente e l'Esistente ritorna all'Ente": cioè l'universale razionale si ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] nel senso d'un essere incompleto, che può diventare un determinato ente, pur non essendo ancora tale. Ciò che è in potenza, dei beni che diviene misura della bontà degli atti morali. Ma la moralità presuppone anche la presenza nel soggetto di "abiti ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] composto di tutti i membri, che trae dall'atto della propria volontà il suo io comune. Lo stato è quindi una persona morale, un ente collettivo che non s'identifica né con una persona, né con la somma aritmetica della volontà di tutti, ma con la ...
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ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, finito, creato; e. immaginario, ideale;...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...