Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] pratiche rituali, che stabiliscono le diverse qualità (fisiche, psichiche, morali, sociali) di un uomo o di una donna, oltre manifestazione la volontà di coloro che gettano le basi dell’ente (atto che per la categoria delle cosiddette fondazioni è ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] i libri di fisica", in greco τὰ μετὰ τà ϕυσικά; 4) Opere morali e politiche: Etica Eudemea (7 libri), Grande Etica (2 libri: d' della potenza. Al limite di questo processo, A. pone un ente perfetto che, avendo pienamente attuato la sua natura, è "atto ...
Leggi Tutto
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] in S. Kierkegaard, o, come sostiene M. Heidegger, «l’ente che io sono in quanto sono in un mondo»; infine, la istanza particolare che sovrasta l’Io e rappresenta l’ideale, la morale, la ‘coscienza’.
Non si può stabilire il momento preciso in ...
Leggi Tutto
VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] Ricci da Lecce (1650-1712), che s'indugiava troppo sull'ente e la sostanza, si rinchiuse nuovamente in casa, e questa volta più alle sole matematiche, ma anche e soprattutto alle scienze morali, nel senso che l'uomo, incapace di costruire scienza ...
Leggi Tutto
È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] Sgreccia, Bioetica, ivi 1986; R. Dulbecco, Ingegneri della vita. Medicina e morale nell'era del DNA, ivi 1988; AA.VV., Etica della conoscenza scientifica autonomia deve sussistere tra lo sperimentatore e l'ente che gliene ha fatto richiesta.
Nel caso ...
Leggi Tutto
Filosofo del diritto, nato a Lecce il 27 dicembre 1877; dal 1924 professore di filosofia del diritto a Firenze prima presso la facoltà di Scienze Politiche, poi (dal 1927) presso la facoltà di Giurisprudenza.
Formatosi [...] ed. Torino 1909, 4ª ed. Milano 1959; Il rapporto morale, Milano 1956) considerato quale forma della relazione, promotrice della attività logico-etica dell'uomo, grazie alla quale l'Ente si soggettivizza nell'Esistente. Così, pur dichiarando di ...
Leggi Tutto
BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] dedicatoria. La stessa adozione dei moduli platonici ("ente, vero e buono son presi per medesimo Un autografo inedito di G. B. in Polonia, in Atti dell'Accademia di scienze morali e politiche... in Napoli, LXXVII [1967], pp. 262-268; Id., Una poesia ...
Leggi Tutto
RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] dalla derivata ‛assoluta'
Si può dimostrare che questo ente è un vettore, purchè le γικλ che figurano nella ‛legge razionale' del tutto - per non dire dell'alta ispirazione morale e politica e dell'ansia religiosa di Einstein: questo lo sfondo ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] le cose con la speculazione, e fissare i principî dell'azione morale (I, 3). Poiché, però, soltanto l'uomo ha il privilegio il problema del suo oggetto, e afferma che è l'ente in quanto ente. Di conseguenza, la metafisica ha per oggetto "tutto da ...
Leggi Tutto
OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] nome è quello delle masse. Ciò si avvera tanto nelle reazioni morali e sociali quanto negli affari politici [...]. E quello che è se esso appartenga a una società privata, a un ente semipubblico o a una pubblica amministrazione: quello che conta ...
Leggi Tutto
ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, finito, creato; e. immaginario, ideale;...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...