BERETTA, Arturo
Mario Crespi
Nato a Bologna l'11 aprile 1876, compì i primi studi presso il collegio della Pioggia dei Pii istituti educativi, in cui venivano accolti gratuitamente i giovani versati [...] l'istituto divenne il primo nucleo dell'Istituto di clinica odontoiatrica, che nel 1922 fu trasformato in entemorale. Socio di numerose accademie medico-scientifiche, presidente dell'Associazíone stomatologica internazionale nel 1932 e nel 1935, il ...
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Biblioteca filosofica
Si chiamarono così alcuni centri di studi filosofici. Assai nota la B. f. fondata a Firenze nel 1906 da un gruppo di studiosi (tra cui Vailati, G. Papini, Calderoni, G. Prezzolini, [...] B. Giuliano), eretta poi in entemorale nel 1908, animata da un vivace spirito antipositivista, la quale organizzò corsi e conferenze sui più importanti problemi filosofici e religiosi, raccolti poi in volumi. Importante è stata anche la B. f. ...
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ICCRI (Istituto di Credito delle Casse di Risparmio Italiane)
ICCRI (Istituto di Credito delle Casse di Risparmio Italiane) Istituto centrale di categoria delle Casse di risparmio (➔ Cassa di risparmio) [...] di liquidità delle Casse di risparmio nella realizzazione di opere pubbliche e nel finanziamento di enti pubblici. Trasformato da entemorale in società per azioni nel 1993, ha esteso l’offerta dei servizi, anche di tipo bancario, alle aziende e ...
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balilla
Durante il regime fascista, nome dato ai ragazzi tra gli otto e i quattordici anni, organizzati in formazioni di tipo paramilitare nell’Opera nazionale balilla, istituita per l’assistenza e l’educazione [...] i giovani dai 14 anni compiuti ai 18) e le piccole e giovani italiane. L’Opera nazionale balilla fu eretta in entemorale (l. 3 apr. 1926) e sottoposta dapprima alla vigilanza del capo del governo, mentre dal 1929 fu alle dipendenze del ministero ...
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Unione matematica italiana
Unióne matemàtica italiana (UMI) [ALG] [ANM] Associazione, costituita in entemorale nel 1939, per seguire, promuovere e divulgare lo sviluppo delle scienze matematiche e [...] delle loro applicazioni, diffondendone i risultati; promuove riunioni e congressi nazionali, e cura la pubblicazione di opere classiche e di un suo bollettino ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] composto di tutti i membri, che trae dall'atto della propria volontà il suo io comune. Lo stato è quindi una persona morale, un ente collettivo che non s'identifica né con una persona, né con la somma aritmetica della volontà di tutti, ma con la ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] suo utile, ma anche per lo svolgimento della sua personalità culturale-morale. La costruzione politica di Constant, che è la più sistematica, antindividualistiche e stataliste. Lo S. non è un ente politicamente neutro, ma deve avere una sua ideologia ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] scrivendo gran parte delle opere. Nel 1843 pubblicò Del primato morale e civile degli italiani in cui perorava una soluzione federalista sua "formula ideale", "l'Ente crea l'Esistente e l'Esistente ritorna all'Ente": cioè l'universale razionale si ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] anno è istituita la Cassa per il Mezzogiorno, un ente per l’attuazione di un piano di infrastrutture per primo egli considera la politica come una scienza e la separa dalla morale. Accanto a lui F. Guicciardini è dominato anch’egli dal senso ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] nel senso d'un essere incompleto, che può diventare un determinato ente, pur non essendo ancora tale. Ciò che è in potenza, dei beni che diviene misura della bontà degli atti morali. Ma la moralità presuppone anche la presenza nel soggetto di "abiti ...
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ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, finito, creato; e. immaginario, ideale;...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...