Scultore e architetto (n. 1248 circa - m. Siena dopo il 1314, forse 1320), figlio di Nicola Pisano. Fu col padre a Siena, tra i suoi aiuti all'opera del pergamo del duomo (1265-68), e con lui collaborò [...] 1240 circa. Forse soggiornò ordinariamente a Siena (1284-99), vi ebbe cittadinanza e fu capomastro del duomo dal 1287 al 1313) riceveva pagamenti per il sepolcro di Margherita moglie di Enrico VII di Lussemburgo. Nel 1314 era ancora ricordato a Siena ...
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(ted. Basel; fr. Bâle) Città della Svizzera settentrionale (163.081 ab. nel 2007); capitale del cantone Basilea Città (Basel Stadt), il più piccolo del paese, per estensione, ma il più densamente popolato [...] numerosi ponti (per secoli è stato uno solo, quello costruito da Enrico di Thun). Ha conservato carattere militare fino al 1860, quando ma subito sciolto da papa Eugenio IV, timoroso che vi prevalessero le teorie sulla supremazia del concilio e che ...
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Architetto inglese (Londra 1576 - ivi 1652). Primo rappresentante in Inghilterra di un'architettura in stile classico, ispirata a modelli italiani, particolarmente a Palladio e a Scamozzi, la sua opera [...] del conte di Hatfield) e nel gennaio 1611 fu nominato architetto del principe Enrico. Nel 1613-14 compì un nuovo viaggio in Italia al seguito del conte di Arundel e vi conobbe Scamozzi. I disegni eseguiti in Italia mostrano l'influenza del Guercino ...
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Pittore e incisore (Augusta 1497 - Londra 1543). Allievo del padre, Hans il Vecchio, nelle sue opere si percepiscono chiari influssi del repertorio formale del Rinascimento italiano. In contatto con la [...] anni si trasferì a Basilea, poi (1517) a Lucerna (vi dipinse l'affresco della casa del sindaco Jacob von Hertenstein); in nuovamente documentato a Londra. Divenne (dal 1537) pittore aulico di Enrico VIII. Morì a Londra, di peste.
Opere
Nei suoi ...
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Scultore (Noyon 1592 - Parigi 1660). Allievo di N. Guillain, fu a Roma (1610-27), dove si legò alla cerchia di artisti di tendenze più o meno francamente classicheggianti (Domenichino, G. Reni, F. Duquesnay) [...] Frascati. Ritornato in Francia, vi ottenne subito largo successo, e vi compì opere che influenzarono profondamente la per il parco di Versailles e, specialmente, il monumento per Enrico II di Borbone, la sua ultima opera, smembrata e arbitrariamente ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] contro il conservatorismo pubblicando nel 1962 l'antologia The new poetry, vi accolse T. Hughes, P. Redgrove e anche Larkin e Gunn , pur se questa afferma la giustizia sociale uguale per tutti (Enrico II fu il fondatore del Commonlaw), e tra esse e le ...
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VINCENNES (A. T., 30-31)
Valeria BLAIS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia, capoluogo di cantone del dipartimento della Senna. Sorge a oriente di Parigi al limite del bosco di Vincennes, [...] angolo a cinque piani e difesa da una propria corte. Vi si accedeva per un ponte levatoio tra due garitte aggettanti da il 1551 sotto la direzione di Philibert de Lorme, regnante Enrico II. Sebbene terminata nel periodo del Rinascimento, il suo stile ...
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ZANDOMENEGHI, Federico
Enrico Piceni
Pittore, nato a Venezia nel giugno 1841, morto a Parigi il 31 dicembre 1917; figlio dello scultore Pietro (morto nel 1866) e nipote dello scultore Luigi (1778-1850), [...] a Venezia. Nel 1874 parte per Parigi: vuol veder davvicino la giovane pittura degl'impressionisti. Doveva fermarvisi poche settimane: vi rimase 43 anni, fino alla morte. Giunto a Parigi trentatreenne, in pieno sviluppo artistico e già padrone di una ...
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WESPIN, de (detti Tabaguet o Tabachetti)
Marguerite Devigne
Casata di scultori di Dinant operosi nei secoli XVI-XVII.
Jean (Giovanni Tabachetti), nato circa il 1567, morì nel 1615 in Italia dove era [...] attribuite da alcuni storici al suo allievo, Giovanni d'Enrico. Quanto rimane della sua opera denota uno scultore realista e van den Blocke in Anversa, venne in Italia nel 1597 e vi restò. Lavorò per il santuario di Crea, talvolta in collaborazione ...
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PIETRO di Oderisio
A.M. D'Achille
Scultore romano appartenente alla famiglia di tradizione 'cosmatesca' degli Oderisi (Claussen, 1987), attivo alla fine del 13° secolo.
La messa a fuoco di questo artista [...] per tre colonne di marmo (Binski, 1990).
Anche per il sepolcro di Enrico III - collocato per volontà dello stesso re di fronte all'arca di 1300, "XXV. Internationaler Kongress für Kunstgeschichte, Wien 1983", VI, WienKöln-Graz 1986, pp. 203-209; P.C. ...
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enrico
s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il nome dell’imperatore Enrico VI al quale...
Schadenfreude (schadenfreude) s. f. inv. Il piacere maligno che si prova di fronte agli insuccessi e alle sfortune altrui. ◆ Non vi può essere né vi è una briciola di Schadenfreude (parola tedesca intraducibile che rappresenta il poco nobile...