DELLA GHERARDESCA, Ranieri
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Del ramo dei conti di Donoratico, era il figlio, probabilmente secondogenito, di quel conte Gherardo che era stato decapitato a Napoli con Corradino [...] D. e suo fratello si mostrarono favorevoli ad Enrico VII di Lussemburgo, quando venne in Italia per cingervi la civitatis Pisarum, a cura di F. Bonaini, in Arch. stor. ital., VI(1845), 2, p. 675; Codex diplomaticus Sardiniae, a cura di P. Tola, I, ...
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Giustiziere, prosopografia
SSerena Morelli
Una prosopografia di un gruppo di ufficiali prevede la loro appartenenza a un settore dell'amministrazione ben strutturato e almeno una campionatura che offra [...] Federico II. Un imperatore medievale, Torino 1990.
M. Caravale, Le istituzioni del regno di Sicilia tra l'età normanna e l'età sveva, in Il Lazio meridionale tra papato e impero al tempo diEnricoVI, Roma 1991, pp. 67-114.
E. Voltmer, Eboli, Marino ...
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DEL CARRETTO, Ottone, marchese di Savona
Giovanni Nuti
Figlio diEnrico Guercio, marchese di Savona, nacque verso la metà del sec. XII. Nel 1179, insieme col padre e col fratello minore Enrico, sottoscrisse [...] , per aiutare EnricoVI nella conquista dell'isola contro i Normanni. Morto di febbri il podestà Oberto di Olevano, al il fratello Enrico fecero parte dell'esercito comunale diretto all'assedio della città. Sceso in Italia Federico diSvevia, egli ...
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DELL'AQUILA (de Aquila), Riccardo
Gerhard Baaken
Appartenente a una nobile famiglia normanna imparentata con la casa reale degli Altavilla, il D. nacque da Riccardo che nel Catalogus baronum (1167-68 [...] si sa, il D. rimase un fermo sostenitore degli Svevi durante tutto il regno diEnricoVI: accompagnò il sovrano anche durante l'assedio di Napoli difesa da Riccardo di Acerra per conto di Tancredi.
Il D. sopravvisse alla completa disfatta subita dall ...
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CAPECE (Capice de Neapoli, Capicia, Capicio, Capitius, Cacapiç, Cacapuche), Corrado
Norbert Kamp
Figlio di Giacomo, apparteneva a famiglia di antica nobiltà napoletana, i cui esponenti sin dalla metà [...] vi aderì per un certo periodo, nel 1267-68.
Tuttavia la flotta pisana, dopo aver sbarcato nell'agosto un altro contingente di partigiani ghibellini comandato da Federico Lancia ed Enricodi sicil. in favore di Corradino diSvevia, Palermo 1922, pp ...
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DELLA FAGGIUOLA, Uguccione
Christine E. Meek
Figlio di Ranieri - che un documento del 1274 indica come nobile e che morì nel 1293 -, appartenne ad una famiglia feudale, forse ramò dei conti Feltri di [...] da Enrico VII e prima di lui da Manfredi di Sicilia e Corradino diSvevia. di ser Giovanni di Lemmo da Comugnori, a cura di L. Passerini, in Documenti di storia italiana, s. 1, VI, Firenze 1876, pp. 188-201; Le croniche di Giovanni Sercambi, a cura di ...
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LANDI, Ubertino
Enrico Angiolini
Nacque prima del 1220 da Giannone figlio di Guglielmo.
Stirpe di antica nobiltà fondiaria, già vassalla dei vescovi piacentino e bobbiese e titolare di cospicui beni [...] Enrico d'Isernia traccia un quadro negativo, anche per coinvolgimento personale, dell'esosità del governo di speranze sollevate nel partito ghibellino dalla discesa in Italia di Corradino diSvevia: nel febbraio del 1268 si recò a rendergli omaggio ...
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GRASSO, Guglielmo
Enrico Basso
Le prime notizie di cui disponiamo su questo personaggio, nato probabilmente intorno alla metà del XII secolo, risalgono - stando alle affermazioni del Desimoni - a un [...] a Genova, e proprio qui egli venne contattato nel 1199 da Marquardo di Annweiler, l'antico gran siniscalco diEnricoVI che agiva ora per conto di Filippo diSvevia contro la reggenza siciliana insediata da Costanza d'Altavilla e Innocenzo III e ...
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Lucio III
Grado Giovanni Merlo
Non possediamo testimonianza alcuna sulla data di nascita del lucchese Ubaldo Allucingoli, anche se si può ragionevolmente pensare che fosse nato nel secondo decennio [...] migliore nei rapporti con l'imperatore Federico I diSvevia, benché rimanessero consistenti residui dei passati contrasti dalla volontà di Federico I di far consacrare coimperatore suo figlio EnricoVI: il quale, per di più, alla fine di ottobre del ...
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Giudici, Regno di Germania
BBernhard Diestelkamp
Il Regnum Teutonicum era un territorio in cui vigevano consuetudini giuridiche tramandate oralmente. In una cultura giuridica di questo tipo la posizione [...] chiese. Solo a partire dalla metà del XII sec. vi fu un incremento dei casi in cui anche grandi laici, diSvevia e Ottone IV, in un periodo equivalente. Quest'attività subì una flessione quando Federico, dopo aver ceduto al figlio minorenne Enrico ...
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apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...