CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] come questa, in cui peraltro non vi è segno di ostentazione, rivela Libro delle Pericopi di Enrico II (1007-1012; Fiandre e Inghilterra meridionale) - K.S. Painter, Silver Picture Plates of Antiquity: A.D. 300 to 700, Archaeologia 108, 1986, pp. 14 ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] Noi", ‟Le pagine"; gli uomini sono Enrico Prampolini e altri tra i quali ha le posizioni dada e vi aggiunge nuovi interessi: che l'arte è una bugia: il punto d'arrivo, amaro ma logico, è l'ipotesi in Norvegia, poi in Inghilterra dove muore nel 1948. ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] Inghilterra, dove il genere del b. si eleva a livello di vera e propria opera d e per il palazzo di Westminster all'epoca di Enrico III. Nel 1237 la Painted Chamber del palazzo fu , 1959, pp. 172-178, nr. VI). Il manoscritto è stato studiato per la ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] noto è quello del c.d. Ipogeo des Dunes a Poitiers architettoniche che vi appaiono, come Enrico VII nell'abbazia di Westminster a Londra (1502-1512), estremo sviluppo del tipo della c. longitudinale nell'architettura gotica inglese. In Inghilterra ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] per fornire al re Enrico III la c. di una pala d'altare di Walter di esemplari sono riferibili alla sola Inghilterra. In molti casi le filiazioni Genesis: British Library Codex Cotton Otho B. VI (The Illustrations in the Manuscripts of the Septuagint ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] d'origine, Michele di Efeso ed Eustrazio di Nicea (Bréhier, 1937, trad. it. p. 272) - divennero conosciute in Inghilterra antichi. Intorno al 1156 Enrico Aristippo, arcidiacono di politica e religiosità dal II al VI secolo d.C., Milano 19922 (1961).C. ...
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LIEGI
F. Cecchini
(franc. Liège; fiammingo Luik; Leodicus, Legia nei docc. medievali)
Città del Belgio, capoluogo della provincia omonima, posta sulle rive della Mosa alla confluenza del fiume Ourthe.La [...] volta, assunsero importanti funzioni in Italia, in Inghilterra e in Polonia. Il canonico Hégélon, Innocenzo VI (1352-1362), già diacono del Brabante. Anche il grande scisma d'Occidente anno in cui l'imperatore Enrico II donò alla chiesa di Sainte ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] missione cristiana in Inghilterra nel 596. Benché 1119-1124) e l'imperatore Enrico V (1106-1125) firmarono il es. nella tomba di Clemente VI (1342-1352) nella chiesa abbaziale durante tutte le fasi della cerimonia d'incoronazione ovvero del suo rito di ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] del sec. 11° da Enrico II. Notevole fu nell' Francia settentrionale, che si diffuse anche in Inghilterra, e quello tedesco. In Italia si ': A = 1, B = 2, J = 3, D = 4 ecc., e ripartita in 6 gruppi (più 2 arabi In schema modernistico vi si dà una ...
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BRUXELLES
J. -P. de Rycke
(fiammingo Brussel; Brosella, Bruxella, Brocela, Bruolisela nei docc. medievali)
Capitale del Belgio e capoluogo della prov. del Brabante, B. si estende nel fondovalle percorso [...] ). Nel 1213 il cambiamento di alleanza del duca Enrico I il Guerriero, a spese degli Inglesi e - che con l'Inghilterra, grande produttrice di Arts, II, 3; V, 1; VI, 2), 3 voll., Bruxelles 1932-1935; D. Roggen, L. Verleyen, De portaalsculpturen van ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...