LANFRANCO da Milano
**
Nacque presumibilmente a Milano intorno al 1245; secondo la maggioranza della letteratura, fu di famiglia pisana.
Le poche notizie certe sulla sua vita si ricavano dalle sue opere: [...] Passavant, decano della locale facoltà medica, e insegnò forse privatamente, cosa peraltro non insolita. Ebbe tra i suoi allievi Enrico di Mondeville, che aveva già studiato a Bologna, e Jan Ypermann, poi fondatore della chirurgia fiamminga.
Secondo ...
Leggi Tutto
Impronte digitali
Enrico Bottone
La cute, formata da una lamina profonda denominata derma e da una lamina superficiale chiamata epidermide, presenta sulla superficie più esterna di alcuni distretti [...] prima volta le impronte digitali al fine di identificare i detenuti provenienti da alcune regioni del Bengala. Erano gli tra dieci e quindici; il 5, quando le linee sono più di quindici. I numeri 6, 7 e 8 coincidono con le figure chiuse o bidelta, a ...
Leggi Tutto
Avvelenamento
Enrico Malizia
Gli avvelenamenti sono stati morbosi indotti in un essere vivente da sostanze patogene non viventi, chiamate veleni. Per veleno si intende qualsiasi sostanza che per le [...] e cronici e, secondo il punto di azione, in locali o topici e sistemici. Quelli locali agiscono nella sede in cui i veleni vengono a contatto con l'organismo: si differenziano in irritanti, vescicanti e necrosanti, a seconda che determinino su pelle ...
Leggi Tutto
Nacque a Salerno, da Enrico e da Clotilde Ajello, il 2 genn. 1882. Trasferitosi all'età di 7 anni a Firenze, dopo aver frequentato il locale liceo "Dante", s'iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia. [...] pp. 395-400), e sulla clinica neurologica infantile (Un importante caso di ascesso cerebrale traumatico, in La Clinica medica ital., I [1911], pp. 97-118; Valore della percussione del cranio nei bambini, in Riv. di clinica pediatr., X [1912], pp. 32 ...
Leggi Tutto
BOTTINI, Enrico
Mario Crespi
Nacque a Stradella (allora prov. Novara) il 7 sett. 1835 da Vincenzo e da Antonia Longhi, e si laureò in medicina e chirurgia a Torino nel 1860. Dopo aver conseguito la [...] ).
Il B. morì a San Remo l'11 marzo del 1903.
Bibl.: A. Corradi, Mem. e docum. per la storia dell'università di Pavia..., I, Pavia 1878, p. 204; A. Carli, Cenni sulla vita e sulle opere di E. B., Milano 1903 (estr. da Gazz. medica lombarda, LXI [1903 ...
Leggi Tutto
BASSINI, Edoardo
Emanuele Djalma Vitali
Nacque a Pavia, di famiglia oriunda milanese, il 14 apr. 1844 da Giovanni Battista e da Luigia Rognoni.
Studiava medicina a Pavia, quando, seguendo l'esempio [...] assistente del Porta. Dopo la morte di questo (1875), cui successe Enrico Bottini, il B. tornò a Londra, donde fu chiamato, nel e infine dal 1888 fino al 1919 (anno in cui, superati i limiti di età, si ritirò dall'insegnamento) a quella di clinica ...
Leggi Tutto
Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti.
Cenni [...] S. Giovanni di Angers, costruito verso la fine del 12° sec. da Enrico II Plantageneto e ancora esistente; o. di S. Spirito in Sassia a per accompagnatori e collegamento celere con la sala da parto; i locali per il personale, data la permanenza di un ...
Leggi Tutto
Chirurgo (Bourget-Hersent, Mayenne, 1510 circa - Parigi 1590). È considerato il fondatore della chirurgia francese. P. fu un grandissimo chirurgo e un maestro insigne anche nel campo dell'ostetricia, della [...] Durante la guerra in Piemonte con l'esercito di Francesco I, avendo cominciato ad applicare fasciature semplici quando, dopo una 'amputazione della gamba. In seguito fu chirurgo di Enrico II, che lo fece nominare maestro chirurgo della confraternita ...
Leggi Tutto
Psichiatra e antropologo italiano (Verona 1835 - Torino 1909); docente di psichiatria a Pavia (1862), direttore dell'ospedale psichiatrico di Pesaro (1871), fu ordinario a Torino di medicina legale e igiene [...] alle discipline carcerarie (1876) è l'opera che contiene i fondamenti di questa nuova scienza. Le sue idee ebbero larga della cosiddetta scuola positiva del diritto penale. Le tesi di Enrico Ferri e di altri influenzarono poi lo stesso pensiero di L ...
Leggi Tutto
Anatomopatologo (Roma 1887 - ivi 1967), fratello di Enrico; prof. univ. dal 1936, ha insegnato anatomia patologica a Sassari, Bari, Siena, Parma, Pisa, Padova e Roma. Socio nazionale dei Lincei (1958). [...] I suoi lavori più significativi riguardano la patologia dei polmoni, del connettivo, dei vasi e del sangue: una menzione particolare meritano il gruppo di ricerche sulla malattia reumatica, quelle sulla sostanza cromotropa delle arterie e le ...
Leggi Tutto
enriciano
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Enrico. Articoli e., sottoscritti da Enrico di Valois come condizione alla sua elezione a re di Polonia (11 aprile 1573), ed entrati a far parte stabilmente del diritto pubblico...
padre di tutti i dizionari
loc. s.le m. Il più importante e autorevole tra i dizionari. ◆ Torino si riconferma così il centro di una grande tradizione: sono torinesi, infatti, tutti i grandi dizionari della lingua italiana, dal Tommaseo al...