VIDAL, Peire
Salvatore BATTAGLIA
Trovatore provenzale, fiorito nella seconda metà del sec. XII, e vissuto non oltre il 1205-06, gli anni in cui si abbatteva sulla Provenza la crociata albigese, che [...] con il marchese Bonifacio di Monferrato, con Enrico II d'Inghilterra, con Riccardo Cuordileone, con V. in Italia, in Studi di storia letteraria, Firenze 1922; G. Bertoni, I trovadori d'Italia, Modena 1915 (per il posto che P. V. occupa nei rapporti ...
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HOOFT, Pieter Corneliszoon
Adriano H. Luijdjens
Poeta e storico olandese, nato il 16 marzo 1581 ad Amsterdam, morto a L'Aia il 24 maggío 1647. Era già socio della camera di retorica De Egelantier (La [...] assisté alla rappresentazione dell'Euridice di O. Rinuccini e I. Peri, che pare producesse su lui grandissima impressione. - si dedicò soprattutto alla storia. A una Vita di Enrico IV di Francia (1626) seguirono le Rampzaligheden der verheffing ...
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VAUQUELIN de la Fresnaye, Jean
Natale Addamiano
Poeta francese, nato a la Fresnaye-au-Sauvage, presso Falaise (Calvados), nel 1536, imparentato con i Du Bellay. Fu discepolo, a Parigi, di Adriano di [...] di quell'Art poétique, che, ordinatogli nel 1574 da Enrico III, sarà terminato soltanto dopo più di trent'anni (1605 piuttosto prosaico, come di chi guardi con sereno sorriso i vizî e i difetti degli uomini. Diciannovenne appena, aveva pubblicato la ...
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ZAJOTTI, Paride
Mario Menghini
Nato a Trento l'8 giugno 1793, morto a Trieste il 29 dicembre 1843. Studiò a Trento, poi frequentò i corsi di giurisprudenza all'università di Bologna (1811), pur continuando [...] lo Z. pubblicò la Semplice Verità opposta alle menzogne di Enrico Misley nel suo libello "L'Italie sous la domination ivi un carteggio tra l'Acerbi e lo Z.); id., A. Salvotti e i processi del Ventuno, Roma 1901; N. Vidacovich, V. Monti e P. ...
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ROCCA, Enrico
Arnaldo Bocelli
Giornalista e scrittore, nato a Gorizia il 10 gennaio 1895, morto suicida in Roma il 20 luglio 1944. Volontario nella guerra del 1915-18, fu tra i primi ad aderire al fascismo [...] e di una certezza, i valori etici oltre che estetici; e fu tra i primi ad avvertire i problemi posti dalla radio come radiofonica, Milano 1938). Caduto il fascismo, diresse durante i quarantacinque giorni il quotidiano Il lavoro italiano di Roma ...
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VERINO, Ugolino
Enrico Carrara
Nacque nel gennaio del 1438 a Firenze, dove morì il 10 maggio 1516.
Discepolo del Landino, ne imitò l'esempio della Xandra intitolando Flametta (1463) una raccolta di [...] visione intitolata Paradisus: ma ben presto si sottrasse a tali tendenze conciliative per farsi poeta sacro nella paganeggiante Firenze: i 7 libri di Epigrammata (1485) sono tutti di poesie religiose; e cristiana è pure l'ispirazione della Carliade ...
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SIMEONI, Gabriello
Enrico Carrara
Poligrafo, nato a Firenze il 25 luglio 1509, fu dei molti che trovarono, o almeno cercarono, la loro fortuna presso la corte di Francesco I aperta alla cultura italiana. [...] diede nove "satire alla berniesca" (Torino 1549) e i Concetti villaneschi d'Ameto pastore, oltre le Rime contenute nel .
Bibl.: F. Flamini, Le lettere italiane alla corte di Francesco I, in Studi di storia lett. ital. e straniera, Livorno 1895, ...
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VISCONTI, Gaspare
Enrico CARRARA
Del ramo visconteo dei signori di Cassano Magnago, visse tra il 1461 e il 1499; e alla corte di Ludovico il Moro fu consigliere ducale, adoperato in alti o almeno decorosi [...] era il gran cortigiano, colto, letterato e protettore dei poeti (Bellincioni, Cammelli) e di artisti.
Le sue opere a stampa sono i Rithimi (1493) dedicati a Niccolò da Correggio e il poemetto in ottava rima Di Paulo e Daria (1495). Nella lirica è un ...
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VERGILIO, Polidoro
Enrico Carrara
Letterato, nato intorno al 1470 in Urbino, dove morì nel 1555. Studiò a Padova e a Bologna.
A Guidobaldo della Rovere, suo signore, dedicò il Liber Proverbiorum (Venezia [...] il De Prodigiis (1526). Sistematosi in Inghilterra, ebbe incarico da Enrico VII di scrivere la Historia Anglica, ehe condusse fino al 1509 trarne luce di raffronti) al fine di coprire i proprî errori. Tra alterne fortune restò in Inghilterra fino ...
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NÉMETH, László
Enrico Várady
Scrittore, romanziere, critico ungherege, nato nel 1901 a Nagybánya (Baia Mare).
Medico, spirito irrequieto e sensibilissimo, è prodigiosamente versatile nei campi più disparati [...] autobiografiche: Ember és szerep (Uomo e ruolo, 1934), Magam helyett (Invece di me stesso, 1943). Molto discussi erano i suoi tentativi teatrali (Villámfénynél, Alla luce del lampo, 1938).
Dei molti romanzi (Gyász, Lutto; Bën, Peccato; Alsóvárosi ...
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enriciano
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Enrico. Articoli e., sottoscritti da Enrico di Valois come condizione alla sua elezione a re di Polonia (11 aprile 1573), ed entrati a far parte stabilmente del diritto pubblico...
padre di tutti i dizionari
loc. s.le m. Il più importante e autorevole tra i dizionari. ◆ Torino si riconferma così il centro di una grande tradizione: sono torinesi, infatti, tutti i grandi dizionari della lingua italiana, dal Tommaseo al...