GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] feudale pareva già allora al G. superata dalle provvidenze di Giacomo e di Federico III, che, al pari di Enrico VII, avevano eroso la proprietà baronale, rendendo possibile entro l'involucro feudale la formazione di nuova proprietà libera. Ma ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] crociata invocata da Clemente IV e organizzata ancora da Luigi IX con Enrico III d'Inghilterra e suo figlio Edoardo.
Alla morte di Luigi avversari di Roma e sostituì il patriarca dimissionario, Giuseppe, con Giovanni Veccos, a quel punto divenuto ...
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INNOCENZO VII, papa
Amedeo De Vincentiis
Cosmato (Cosimo, Cosma) Migliorati nacque a Sulmona nel 1336 da una famiglia nobile, di tradizioni militari ma con interessi anche in campo mercantile. Entrato [...] cardinali: Angelo Acciaiuoli, Francesco Carbone, Enrico Minutuli, Antonio Caetani, Angelo di , XIV, Torino 1979, ad ind.; G. Bolino, "Papa I. VII" di Giuseppe Capograssi, in Bull. della Deputazione abruzzese di storia patria, LXX (1980), pp. 487 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] mentre l’ultimo giunge al 1538, quando da tempo il re era Enrico VIII, e fu anch’esso pubblicato a Basilea alquanto dopo, ossia documentazioni consistenti e di prima mano – come era per Giuseppe De Leva con la sua Storia documentata di Carlo V ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] mentre al Sud fu mantenuto il comitato già nominato con Giuseppe Veroi, Romolo Vaselli e Filippo Cavanna149. La nuova generale da Carlo Vitali nel 1923, unitamente all’avv. Enrico Basola. La data del promemoria cadeva in un momento drammatico ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] tradizione gallicana sollecitò i sovrani a rinviare l'accettazione dei decreti: Enrico III con l'Editto di Melun del 1579 e con l' preparava l'opera più incisiva e decisa del figlio Giuseppe II. In Italia la politica anticurialista non era limitata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] ecclesiastica, come quella che era presente nel gruppo toscano che si raccolse attorno a Giuseppe Silvestri (Enrico Bindi, Atto Vannucci, Giuseppe Arcangeli): costoro, insomma, si nutrivano della tradizione letteraria romana, ma ne avversavano quella ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] ).
I passi immediatamente compiuti per assicurare al piccolo figlio Enrico prima la corona siciliana e poi quella germanica sono una . "Federico [scriveva alla fine del sec. XVIII Giuseppe Maria Galanti] aveva tutti i talenti necessari per fare ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] ispirato alle idee di Rinaldo Rigola e Bruno Buozzi e quello di Enrico Ferri e Arturo Labriola, e tra tutti questi e i soreliani16. anche se non condivisa da tutti. Se da un lato Giuseppe Toniolo ricordava, nel 1904, che «il fine ultimo inscindibile» ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] della fine del XII secolo, l’allusione mira probabilmente all’imperatore Enrico VI, al principe Lewon II di Montanis, sacro re d del XVI-XVIII secolo e dagli affreschi della chiesa di Giuseppe di Arimatea del monastero Amenap‛rkič‛ (San Salvatore) di ...
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supercontiano
agg. e s. m. (f. -a) Che, chi sostiene con grande convinzione le posizioni politiche di Giuseppe Conte. ♦ Il punto è che l’omaggio all’identità prevederebbe, e ormai se lo aspettano anche numerosi eletti o aspiranti tali che...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...