JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] migliori di me" che, dal gennaio del 1925, furono però fermi e coraggiosi oppositori della dittatura. Confessando di avere subito, tra il pensato a una soluzione militare, a un generale (Enrico Caviglia) a capo del governo che occupasse, obbedendo ...
Leggi Tutto
INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] fu nominato legato di Ferrara. Prima di raggiungere la nuova sede si fermò ad Assisi per consultarsi con fra Giuseppe da Copertino, di cui da parte di Luigi XIV. Nel giugno l'elettore Massimiliano Enrico morì e ciò aggravò i termini del problema: la ...
Leggi Tutto
SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...]
I passi immediatamente compiuti per assicurare al piccolo figlio Enrico prima la corona siciliana e poi quella germanica sono di formarsi e che poi ci sembra essere rimasta in lui sempre ferma fino all'ultimo: l'idea del potere per cui, da tutto ...
Leggi Tutto
Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] Gregorio «affinché l’amore spirituale e l’unione confessionale siano fermi tra di essi, così come tra quelli che succederanno fine del XII secolo, l’allusione mira probabilmente all’imperatore Enrico VI, al principe Lewon II di Montanis, sacro re d ...
Leggi Tutto
La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] riforma Visconti Venosta, fu stilata da un segretario generale come Enrico Cerruti, che Menabrea dal 1867 al 1869 si avvalse di movimento del personale diplomatico. Per limitarci ai capi missione – fermi De Launay a Berlino e Nigra a Parigi – sino al ...
Leggi Tutto
La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] «funesto per entrambi, e storicamente fatale», per compiere «con ferma coscienza, il nostro dovere di italiani e di cattolici»3.
Infine , 17 medaglie d’oro (fra le quali Damiano Chiesa e Enrico Toti), 703 medaglie d’argento, 82 medaglie di bronzo e ...
Leggi Tutto
La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] impegnati in politica si scontrò con i ‘punti fermi’ del genovese card. Siri, espressione dell’ R. Villari, Bari 1961, 19724, pp. 134-135.
30 Cfr. P. Lopéz, Enrico Cenni e i cattolici napoletani dopo l’Unità, Roma 1962. Cfr. anche A. Cestaro ...
Leggi Tutto
CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] si sia data la morte, non perché si siano trovati concerti fermi et reali della conspiratione, ma per farsi cosa grata al alla splendida barriera tenuta, il 25 febbr. 1606, alla presenza d'Enrico IV e dell'intera corte, che fu, secondo Le Mercure, " ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 23 apr. 1597, da Tommaso di Gasparo del ramo detto della Madonna dell'Orto e da Marina di Vincenzo Pisani, sin dall'adolescenza la sua esistenza - resa [...] d'Orange e alla successione di Federico Enrico - oscilla, nella relazione conclusiva, appunto la risarcisce". Una saggezza degna d'encomio: "ferma il sol Giosuè, tu, con più vanto, / per gli amici salvar fermi la luna" l'approva Ciro di Pers. ...
Leggi Tutto
Città, Regno di Sicilia, demaniali
Andrea Romano
Le peculiari vicende del Regnum Siciliae rendono opportuna una rapida premessa sulle strutture del Regnum prima del riassetto federiciano. Va avvertito, [...] cambio di fidelitas. In situazioni di crisi, ad esempio, Enrico VI, nel 1197, e Federico II, nel 1201, partire dalle Assise di Capua Federico poneva, infatti, taluni punti fermi riguardo alle strutture cittadine nel Regno.
Con l'assise Cum ...
Leggi Tutto
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...