DANDOLO, Giovanni
Marco Pozza
Figlio di Ranieri il Rosso, del confinio di S. Luca, non deve essere confuso con Giovanni di Ranieri, nipote del doge Enrico, come erroneamente indica il Priuli nei suoi [...] doge Ranieri Zeno, con Marco Querini e Federico Giustinian, al papa Clemente IV (a Genova secondo il confuso racconto di A. Dandolo). La venuta dei tre inviati, entro il termine della Pasqua (17 aprile), era stata voluta dal pontefice su invito di re ...
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DANDOLO, Matteo
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 15 luglio 1741 dal patrizio Andrea, del ramo di S. Zanipolo (SS. Giovanni e Paolo), e da Lavinia Lanfranchi, una "cittadina originaria" appartenente [...] segretari.
Anche un fratello di Andrea, Enrico, aveva sposato una "cittadina", Elisabetta . Della letter. venez. del sec. XVIII…, II, Venezia 1806, pp. 269 ss.; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia…, Venezia 1855-57, I, pp. 99 s.; II, p ...
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DANDOLO, Andrea
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1405, secondogenito di Giacomo di Francesco e della figlia di Enrico del doge Giovanni Dandolo. Della sua vita privata sappiamo soltanto ch'era [...] assai ricco (nel 1445 è "pieggio" della galera di Andrea Zen, che commerciava con Alessandria), e questo gli permise l'acquisto di un palazzo nella contrada di S. Maria Zobenigo, dove si trasferì, e di ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] , della promessa di matrimonio con Diana, figlia naturale d'Enrico II. E colle nozze l'esplicitarsi degli appetiti. Nel giugno pare riprendersi, tant'è che - così nel dettagliato riferire di Dandolo - mangia un paio d'uova e beve un mezzo bicchier di ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] 22 rientrò a Venezia.
Il 16 genn. 1528, a seguito del rifiuto di Marco Dandolo, eletto oratore presso Clemente VII, il C. ne prese il posto. La sua in cui era condannata l'usurpazione da parte di Enrico VIII del titolo di capo supremo della Chiesa d' ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] del Carbone, non molto lontano, nella casa che gli affittò Leonardo Dandolo, dopo che l'A. ebbe persuaso il duca di Firenze a essere la causa prima della mancata remunerazione da parte di Enrico VIII per la dedica del secondo libro delle Lettere. ...
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DANDINI (Dandino), Girolamo
Annna Foa
Nacque a Cesena (Forlì) il 25 marzo 1509, da Anselmo e da Giovanna Maretina. La sua famiglia, originaria di Siena, era nobile e imparentata per matrimonio con i [...] e assistette alla morte di Francesco I e all'inizio del regno di Enrico II. Il 15 luglio il D. era a corte, con il difficile legato da antichi vincoli. Per l'ambasciatore veneto, Matteo Dandolo, che si diceva suo "amicissimo" nella legazione di ...
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CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] Dalmazia quale segretario generale del provveditore Vincenzo Dandolo, egli accettò la temporanea missione di , nel 1835, del volume Semplice verità opposta alle menzogne di Enrico Misley, stampato anonimo, ma da tutti conosciuto come opera di ...
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CACCIALUPI, Giovanni Battista (Iohannes Baptista de Casalupis, de Cazzialupis, de Gazalupis, de Sancto Severino)
Giuliana D'Amelio
Nacque da Baldassarre e da Luchina Campi a San Severino nella Marca [...] con altri colti giuristi - Francesco Bruni, Antonio Dandolo da Venezia, Conte di Sacco II - la l. qui se patris (C.6.14.3) ambedue lette a Siena ed edite insieme da Enrico da Colonia, 1500 (H 4205, GKW 5854, IGI 2311); 15) Repetitio §cum autem,l ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] vedere in lui un maestro: erano in quel corso Enrico Ferri, Achille Loria, Giulio Fano. L'adozione, febbr. 1908), n. 5, p. 1; R. Mondolfo, R. A., Mantova 1908; G. Dandolo, Per R. A., Messina 1908; G. Tarozzi, R. A. Pedagogista, in Riv. pedagogica, I ...
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ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....