Figlio o nipote (m. 1260 circa) di Pietro des Roches; precettore di Enrico III d'Inghilterra; dal 1232 segretario e tesoriere privato di questo re, ne favorì l'assolutismo, evitandogli il controllo della [...] nobiltà. Macchinò (1234) l'assassinio di Riccardo Marshal, capo della fazione ostile all'influenza straniera nel regno. Costretto a dimettersi, riuscì in seguito (1257) a riacquistare la benevolenza del ...
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Prelato anglo-francese (Canterbury forse 1135 - Clairvaux 1203), consigliere di Enrico II d'Inghilterra, che lo fece vescovo di Poitiers (n 62), combatté gli Albigesi. Arcivescovo di Narbona, subito trasferito [...] nella sede di Lione (1191), alla quale rinunciò nel 1193. La sua intolleranza nei riguardi di Pietro Valdo e dei suoi seguaci contribuì non poco al sorgere dell'eresia valdese ...
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Poeta francese (seconda metà del sec. 12º); compose per Eleonora d'Aquitania il Roman de Troie, di 30.000 ottosillabi, utilizzando come fonti le narrazioni tardolatine che vanno sotto il nome di Ditti [...] e Darete, e per Enrico II d'Inghilterra un altro poema di 43.000 versi, sulla storia dei duchi di Normandia fino al 1135. ...
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Conquistatore anglo-normanno (m. 1219 circa); fu mandato nel 1176 da Enrico II, re d' Inghilterra, in Irlanda, dove occupò gran parte del settentrione dell'isola. Venuto a contrasto (1200) con William [...] de Lacy, uno dei suoi baroni, e da questo sconfitto (1205), si ridusse in rovina. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Londra ...
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Teologo cattolico inglese (Saffron Walden, Essex, 1377 circa - Rouen 1431); carmelitano (e provinciale d'Inghilterra), predicatore di Enrico IV e confessore di Enrico V, da essi impiegato in missioni diplomatiche, [...] partecipò ai concilî di Pisa (1409) e Costanza (1414-18); combatté i wycliffiti e i lollardi (Doctrinale antiquitatum fidei ecclesiae catholicae, 1426) ...
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Figlio (n. 1085 circa - m. 1143) di Oddone I, cui successe (1103); probabilmente prese parte nel 1109 alla spedizione di Luigi VI contro Enrico duca di Normandia e re d'Inghilterra. Fu il primo a tentare [...] di organizzare, senza riuscirvi completamente, una vera e propria corte ducale ...
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Figlio (m. 1169) di Gruffydd ap Cynan, succedette nel regno al padre nel 1137. Rintuzzò i tentativi d'invasione dei Danesi d'Irlanda (1144); sconfitto da Enrico II d'Inghilterra (1157), gli rese omaggio [...] ma, più tardi (1165), si oppose alla sua avanzata nel Galles ...
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Figlia (n. 1496 - m. Westhorpe, Suffolk, 1533) di Enrico VII d'Inghilterra. Sposa nel 1514 di Luigi XII di Francia, vedova dopo pochi mesi, passò presto a nuove nozze (1515) con il duca di Suffolk, Charles [...] Brandon, e visse poi sempre in Inghilterra. ...
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Vescovo di Winchester (m. 1188) dal 1173, arcidiacono di Poitiers (1162-73); fu uno dei più abili consiglieri e funzionarî di Enrico II d'Inghilterra. Ebbe funzioni giudiziarie, ma si distinse come diplomatico [...] e amministratore nella riorganizzazione delle finanze della Normandia ...
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Figlia (Greenwich 1516 - Londra 1558) di Enrico VIII e di Caterina d'Aragona, dopo che la madre fu caduta in disgrazia visse soprattutto presso la sorellastra Elisabetta. Costretta a riconoscere l'Atto [...] su terre confiscate alla Chiesa. Intanto nel marzo 1557 tornò Filippo (diventato Filippo II) per ottenere l'aiuto dell'Inghilterra in una nuova lotta della Spagna contro la Francia. M. accondiscese; ma la perdita di Calais a opera dei Francesi ...
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supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la detiene un’autorità...
anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...