Figlio o nipote (m. 1260 circa) di Pietro des Roches; precettore di Enrico III d'Inghilterra; dal 1232 segretario e tesoriere privato di questo re, ne favorì l'assolutismo, evitandogli il controllo della [...] nobiltà. Macchinò (1234) l'assassinio di Riccardo Marshal, capo della fazione ostile all'influenza straniera nel regno. Costretto a dimettersi, riuscì in seguito (1257) a riacquistare la benevolenza del ...
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Conquistatore anglo-normanno (m. 1219 circa); fu mandato nel 1176 da Enrico II, re d' Inghilterra, in Irlanda, dove occupò gran parte del settentrione dell'isola. Venuto a contrasto (1200) con William [...] de Lacy, uno dei suoi baroni, e da questo sconfitto (1205), si ridusse in rovina. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Londra ...
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Thomond Antico regno dell’Irlanda, nel Munster; nel 1276 Edoardo I d’Inghilterra lo assegnò a Thomas de Clare; verso il 1320, passò sotto gli O’Brien e nel 1543 Murrough O’Brien lo cedette a Enrico VIII. [...] Nel 1565 fu aggregato al Connaught ed eretto in contea ...
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Figlio (n. 1085 circa - m. 1143) di Oddone I, cui successe (1103); probabilmente prese parte nel 1109 alla spedizione di Luigi VI contro Enrico duca di Normandia e re d'Inghilterra. Fu il primo a tentare [...] di organizzare, senza riuscirvi completamente, una vera e propria corte ducale ...
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Figlio (m. 1169) di Gruffydd ap Cynan, succedette nel regno al padre nel 1137. Rintuzzò i tentativi d'invasione dei Danesi d'Irlanda (1144); sconfitto da Enrico II d'Inghilterra (1157), gli rese omaggio [...] ma, più tardi (1165), si oppose alla sua avanzata nel Galles ...
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Figlia (n. 1496 - m. Westhorpe, Suffolk, 1533) di Enrico VII d'Inghilterra. Sposa nel 1514 di Luigi XII di Francia, vedova dopo pochi mesi, passò presto a nuove nozze (1515) con il duca di Suffolk, Charles [...] Brandon, e visse poi sempre in Inghilterra. ...
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Vescovo di Winchester (m. 1188) dal 1173, arcidiacono di Poitiers (1162-73); fu uno dei più abili consiglieri e funzionarî di Enrico II d'Inghilterra. Ebbe funzioni giudiziarie, ma si distinse come diplomatico [...] e amministratore nella riorganizzazione delle finanze della Normandia ...
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La legge del Parlamento inglese (1534) con la quale il re Enrico VIII fu proclamato capo supremo della Chiesa d’Inghilterra, e assunse quindi tutti i poteri giuridici del papa. ...
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YORK (Eburācum dei Latini; Caer Ebrauc dei Celti; A. T., 47-48) e Yorkshire
Marina EMILIANI SALINARI
F. G. RENDALL
Léopold Albert CONSTANS
Luigi Villari
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Città dell'Inghilterra nord-orientale, [...] (v. pole, reginald). Enrico si sfogò con i parenti, facendo decapitare lord Montague e la vecchia contessa di Salisbury. Due nipoti del cardinale, Arthur e Edmund Pole, cospirarono sotto Elisabetta per mettere sul trono d'Inghilterra Maria Stuarda, e ...
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VANE, Henri
Delio Cantimori
Uomo politico inglese, nato il 18 novembre 1589, morto verso la fine del maggio 1655, a Londra. Fu uno dei favoriti di Carlo I, che lo fece, nel 1629-30, ambasciatore in [...] fu suo figlio, Enrico V. il Giovane, battezzato il 26 marzo 1613 a Debden, presso Newport (Essex), morto decapitato a Londra, il 14 giugno 1662. Nonostante il favore dimostratogli dal re, il V. abbandonò la corte d'Inghilterra nel 1635, per recarsi ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
supremazia
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la...