ALBERICO
Raoul Manselli
Nato nella regione di Beauvais, monaco a Cluny, fu da Pietro il Venerabile nominato sottopriore a Cluny e forse anche a St. Martin-desChamps a Parigi, secondo quanto ci attesta [...] legato pontificio. Fu inviato in Inghilterra, per arrestare la sanguinosa guerra tra Stefano, re d'Inghilterra, e David, re di Tolosa, ove avevano molti seguaci i Catari e il monaco Enrico, A. organizzò contro di loro una vera e propria missione ...
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CASALI, Paolo
Gian Paolo Brizzi
Figlio di Michele e della romana Antonia Caffarelli, nacque a Bologna in data imprecisabile. Si trasferì a Roma con la famiglia all'inizio del sec. XVI e, rimasto ancora [...] P. S. Doffi, Cronologia delle famiglie nobili di Bologna, Bologna 1670, p. 250; C. Fatta, Il regno di Enrico VIII d'Inghilterra, I, Firenze 1938, p. 595; G. Sitoni, Clarissimae Casaliorum familiae... chronogenealogica monumenta, s. l. 1731, p. 22; P ...
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puritanesimo
Indirizzo confessionale sorto all’interno dell’anglicanesimo, a partire dagli anni Cinquanta del 16° sec., e sviluppatosi in Inghilterra e nelle colonie americane anche in chiave di riformismo [...] il p. fu quello dei processi di riassetto della nuova Chiesa nazionale d’Inghilterra, frutto dello scisma anglicano (1534), atto di nascita di una nuova figura di monarca. A partire da Enrico VIII il sovrano era divenuto primate della Chiesa inglese ...
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ANASTASIO IV, papa
Raoul Manselli
Al secolo Corrado, figlio, forse, di un Benedetto, era romano di nascita ed originario della "regio" detta della Suburra. Nulla sappiamo della sua vita anteriormente [...] la giustizia.
Nella lotta per la sede di York, che da anni divideva Guglielmo, parente del re d'Inghilterra, ed Enrico Murdach, ancora una volta A. diede prova di indulgenza, rifiutando di proseguire la politica intransigente di Eugenio III ...
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ALESSIO
Edith Pàsztor
Fu suddiacono e cappellano di papa Alessandro III, che nel 1180 lo mandò come suo legato in Irlanda, Scozia ed isole vicine.
È dubbia la notizia di alcuni storici, tra cui il Cardella [...] e il pastorale, attirandosi in tal modo la scomunica d'A., che sottopose a interdetto anche la diocesi di St lasciare la Scozia e a cercar rifugio in Normandia presso il re d'Inghilterra, Enrico II.
A. era cardinale prete del titolo di S. Susanna ...
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ALFANO
Nicola Cilento
Fatto arcivescovo di Capua nel 1158, fu molto vicino al pontefice Alessandro III, di cui sostenne la politica nell'Italia meridionale: nel 1163 il papa gli scriveva di denunciare [...] con Riccardo vescovo di Siracusa e Roberto conte di Caserta, con 25galee, a ricevere a Saint-Gilles Giovanna, figlia di Enrico II d'inghilterra, che veniva sposa di Guglielmo II: fu presente a queste nozze, che vennero celebrate il 18 febbr. 1177 a ...
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Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, staccatasi da quella cattolica nel 1533, quando Enrico VIII, fatto pronunciare dall’arcivescovo Cranmer l’annullamento del matrimonio e il divorzio da Caterina [...] d’Aragona, fece approvare dal Parlamento una serie di misure che rompevano le relazioni con la Santa Sede e sottomettevano il . si diffuse in tutto il mondo; negli Stati Uniti d’America, dopo l’indipendenza si costituì la Chiesa protestante episcopale ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] con la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio. D’altra parte, l’inserzione nel mondo della cultura ellenistica le cui idee penetrarono, pur fieramente contrastate, nell’Inghilterra che Enrico VIII aveva staccato da Roma. Il cattolicesimo corse ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] e nelle colonie inglesi in America. In Inghilterra, a seguito della politica antipapale di Enrico VIII (Atto di supremazia, 1534), si della fede e il fondamento della Chiesa. Il principio d'autorità venne sostituito dal libero esame e dal principio ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] regioni d'Europa, da Eberbach in Assia (Hahn, 1957), a Bonmont in Svizzera (Bucher, 1957; 1959), a Rievaulx in Inghilterra ( fornito da Ugo di York nel 1134, e i lussuosi codici che Enrico, figlio del re di Francia, portò con sé a Clairvaux nel 1145 ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
supremazia
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la...