PLOTINO (Πλωτῖνος, Plotinus)
S. Ferri
G. Sena Chiesa
Filosofo da Lykopolis in Egitto, dove nacque verso il 203 d. C. A 40 anni si trasferì a Roma e vi tenne cattedra per circa 25 anni; morì in Campania [...] di una forma e di un'anima, è una funzione del lògos (o "forma razionale"), non della simmetria esteriore. Perché infatti (Enneadi, vi, 7, 22) "lo splendore del bello appare piuttosto su di un viso vivo, e invece soltanto un vestigio di bellezza ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] che le sculture più vivaci sono più belle di quelle simmetriche, giacché il brutto vivo è preferibile al bello marmoreo (Enneadi, VI, 7-22). C'è insomma un più intenso apprezzamento dell'espressione e quindi, pur senza precisa volontà, un passaggio ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] del neoplatonismo: la c.d. Theologia Aristotelis, falsamente attribuita allo Stagirita, in realtà corrispondente ai libri IV-VI delle Enneadi di Plotino (205-270), e il già ricordato Liber de causis, che in arabo assunse il titolo di Kītāb al ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] metafisica della l., ossia di quella dottrina che intende la l. come forma incorporea, spirituale della corporeità. Era stato Plotino che nelle Enneadi (IV, 5, 4) aveva stabilito che la l. non è corpo, è incorporea (II, 1, 7; IV, 5, 7), non è qualità ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] -araba consegnò all'Occidente cristiano come testi dello Stagirita e che corrispondono, invece, rispettivamente ai libri IV-VI delle Enneadi di Plotino e alla Elementatio theologica di Proclo. Dunque, già "il pensiero arabo pose sotto l'autorità di ...
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enneade
ennèade s. f. [dal lat. tardo enneas -ădis, gr. ἐννεάς -άδος, da ἐννέα «nove»], letter. – 1. Raccolta di nove cose; in partic., libro diviso in nove partizioni o capitoli: le Enneadi (gr. ᾿Εννεάδες), i sei gruppi, di nove scritti ciascuno,...
n-adico
n-àdico ‹enneàdico› agg. [comp. della lettera n (con il valore che ha in matematica) e -adico di monadico, diadico, triadico, ecc.] (pl. m. -ci). – In matematica, sinon. di poliadico.