virtù
Alessandro Capata
Categoria-guida del lessico politico di M., la v. conosce una riformulazione del significato ricoperto storicamente nell’etica classico-cristiana in conseguenza della frattura [...] .
Il concetto di v. in M. non risponde pertanto alle partizioni gerarchiche di Platone (Repubblica IV), Plotino (Enneadi I), Macrobio (Commentarium in somnium Scipionis I 8,5), né alle classificazioni aristoteliche (Etica Nicomachea) né infine a ...
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metempsicosi
Dal gr. μετεμψύχωσις, comp. da μετά (prep. che indica il trasferimento), ἐν («dentro») e ψυχή («anima»). Credenza propria di alcune dottrine religiose secondo cui, dopo la morte, l’anima [...] da Empedocle (fr. 117, 127) e dallo stesso Platone (Fedone, 81 e-82 b; Repubblica, 620 d); ricordato in Plotino (Enneadi, III, 4, 2) viene però respinto da Porfirio (secondo una testimonianza di Agostino, De civitate Dei, X, 30), da Giamblico (De ...
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Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] vera rinascita del n. occorre attendere l’Umanesimo, che, tra le altre opere dell’antichità classica, riscoprì le Enneadi di Plotino; queste, tradotte da M. Ficino insieme agli scritti dello Pseudo-Ermete Trismegisto, furono elemento essenziale del ...
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Filosofo e filologo, nato a Bar-le-Duc nel 1876; studiò alla Sorbona con Victor Brochard, di cui (e di Émile Boutroux) avvertì profondamente l'influsso. Addottoratosi con le due tesi La théorie des incorporées [...] ha stampato un'orma innovatrice soprattutto nel campo degli studî di filosofia greca (Chrysippe, Parigi 1910; l'edizione delle Enneadi di Plotino nella Collection des universités de France, Parigi 1924 segg., e il volume su La philosophie de Plotin ...
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metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] di Proclo: «l’uno è il primo, mentre l’intelligenza [νοῦς], le forme, e l’essere [ὄν] non sono primi» (Enneadi, VI, 9, 2); «l’uno non è neppure essere» (Enneadi, VI, 9, 3; VI, 8, 14-16); «vi è un uno anteriore all’essere, che fa esistere l’essere ed ...
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simpatia
Dal gr. συμπάϑεια, composto da σύν «con» e πάϑος «affezione», cioè stato di chi subisce una data azione o situazione, piacevole o dolorosa). Nel significato originario, il termine greco designa [...] principio cosmico. Dallo stoicismo, specialmente per opera di Posidonio, il concetto passa al neoplatonismo di Plotino, che nelle Enneadi sviluppa l’idea dell’Universo come organismo animato, ogni parte del quale influisce sulle altre ed è soggetta ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] dialoghi e si acquisirono, poi, anche manoscritti delle Enneadi, giunti in Occidente dalla Grecia. Il periodo successivo compiuta da Ficino fu quella di tradurre in latino le Enneadi di Plotino e la biografia introduttiva scritta da Porfirio, ...
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Avicenna (ibn Sīnā)
Carlo Giacon
Medico e filosofo persiano nato nel 980 (370 egira) presso Buchara, morto ad Hamadān nel 1037 (428 egira). Scrisse alcune opere in persiano e altre, le principali, in [...] conosce soprattutto la Metafisica, e di cui riteneva che fosse la Theologia Aristotelis, che invece è un compendio delle Enneadi di Plotino. Il suo pensiero è un tentativo di conciliazione fra aristotelismo e neoplatonismo da una parte, e il Corano ...
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sostrato
Dal lat. substratus, participio passato di substernare «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternare «stendere a terra»). In filosofia, termine con cui si traduce letteralmente [...] a una realtà esterna (a partire da questo concetto si costruisce in parte la critica di Plotino al dio degli stoici; Enneadi, VI, 1, 27); esso coincide in ultima analisi con l’essere e può dirsi duplice: s. originario (πρῶτον, precedente a qualsiasi ...
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misticismo
Dottrina filosofica o religiosa che afferma la possibilità, nell’uomo, di giungere al possesso dell’assoluto, prescindendo o superando i procedimenti logico-discorsivi, mediante facoltà di [...] discorsiva: l’uomo non conosce l’Uno, ma lo coglie in uno slancio (ἐπιβολή) con una presenza più alta della scienza (Enneadi, VI, 9, 4): questo è un vedere senza vedere, un intendere senza intendere (VI 7, 35), è estasi e semplificazione (ἔκστασις ...
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enneade
ennèade s. f. [dal lat. tardo enneas -ădis, gr. ἐννεάς -άδος, da ἐννέα «nove»], letter. – 1. Raccolta di nove cose; in partic., libro diviso in nove partizioni o capitoli: le Enneadi (gr. ᾿Εννεάδες), i sei gruppi, di nove scritti ciascuno,...
n-adico
n-àdico ‹enneàdico› agg. [comp. della lettera n (con il valore che ha in matematica) e -adico di monadico, diadico, triadico, ecc.] (pl. m. -ci). – In matematica, sinon. di poliadico.