Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] Kritik der politischen Ökonomie), si trovano raccolti in Das Kapital (I libro 1867, II e III libro pubblicati postumi da Engels rispettivamente nel 1885 e nel 1894), nonché infine nelle Theorien über den Mehrwert (composte tra il 1861 e il 1863, ma ...
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Pseudonimo del filosofo tedesco Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 - Berlino 1856). Esponente della sinistra hegeliana, combatté qualsiasi entità reale o astratta (dallo Stato alla religione, dalla morale [...] , Der Einzige und sein Eigenthu, che fu variamente criticata da M. Hess, da L. Feuerbach e acremente da Marx e Engels nella Deutsche Ideologie, esprime il punto nodale della sua concezione costituito dall’individuo (l'"unico") al di fuori e al di ...
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Architetto (Kišinev 1873 - Mosca 1949). Si formò all'accademia di Pietroburgo; dopo un viaggio di studio in Europa (1897-98), iniziò la sua attività riproponendo forme dell'antica tradizione russa, di [...] progettò il mausoleo di Lenin (1924-30) a Mosca; in seguito fu il maggiore esponente del monumentalismo sovietico: Istituto Marx-Engels-Lenin di Tbilisi (1933-38) e, a Mosca, albergo Moskva (1930-35), Istituto di genetica dell'Accademia delle scienze ...
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CIANCIULLI, Ferdinando
Michele Fatica
Nato a Montella (Avellino) il 16 maggio 1881 da Vincenzo, armaiolo, e da Giulia Marciano, di agiata famiglia di proprietari terrieri, fu avviato agli studi secondari [...] facevano professione di socialismo e avevano subito all'origine l'influenza di P. Martignetti, traduttore e corrispondente di F. Engels. Tra i suoi maestri fu l'avvocato L. Basile, fondatore e direttore nella cittadina sannitica, nell'aprile del 1896 ...
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Esponente e ideologo della socialdemocrazia tedesca (Praga 1854 - Amsterdam 1938). Fondò la rivista Neue Zeit (1883) e redasse il programma di Erfurt (1891), piattaforma ufficiale del Partito socialdemocratico [...] della Neue Zeit in settimanale, la personalità di K., universalmente riconosciuto come l'amico e il discepolo più fedele di Engels, cominciò a emergere in tutta la sua importanza. Il suo prestigio teorico apparve ormai consolidato da tutta una serie ...
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Manacorda, Mario Alighiero
Mauro Laeng
Pedagogista e storico della cultura e dell'educazione, nato a Roma il 9 dicembre 1914; figlio dello storico della scuola Giuseppe (1876-1920), è stato esponente [...] della Rinascita per partigiani e reduci e, dal 1948 al 1954, ha curato l'edizione degli scritti di K. Marx, F. Engels e F. Mehring. Ha quindi diretto le edizioni Rinascita e le riviste Voce della scuola democratica (1957-60) e Riforma della scuola ...
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Rivoluzionaria (Michajlovka, Smolensk, 1851 - Pietrogrado 1919); aderì a 17 anni al populismo e fu arrestata per aver collaborato con S. G. Nečaev (1869-71). Dopo aver compiuto un attentato contro il capo [...] , appoggiò quest'ultimo; aderì quindi al gruppo menscevico Edinstvo ("Unità") e combatté aspramente i bolscevichi. Tradusse in russo opere di Marx e Engels; scrisse anche saggi su Voltaire e Rousseau e sulla storia della Prima Internazionale. ...
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Filosofo italiano (Ferrara 1909 - Firenze 1993); prof. all'univ. di Cagliari (dal 1956), di Pisa e (dal 1960) di Firenze; uno dei promotori (1945), poi direttore, della rivista Società; senatore comunista [...] suo essere scienza di forme e insistendo sul valore delle opere mature di Marx (introd. a L'ideologia tedesca di Marx-Engels, 1968; Dialettica e materialismo, 1974). Molti i suoi studî storici: Filosofi vecchi e nuovi (su Scheler, Hegel, Kant, Fichte ...
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Filosofo e sociologo tedesco (Berlino 1833 - Nowawes, Berlino, 1921); insegnò come libero docente filosofia ed economia all'univ. di Berlino (1864-77). Positivista e orientato nel senso di un ottimismo [...] 'economia, a tutela della libertà individuale. Contro le sue concezioni filosofiche ed economiche si appuntò la polemica di F. Engels, sostenendo il valore condizionante nella storia dei rapporti produttivi e la necessità della lotta di classe per la ...
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CAPORUSSO, Stefano
Giorgio Boccolari
Nacque a Modugno (Bari), in data ignota. Probabilmente prese parte, prima del '60, a cospirazioni antiborboniche. Troviamo le prime testimonianze della attività [...] pel mantenimento dei quattro prigionieri" (Marx, p. 39). Duro anche il giudizio di Carlo Cafiero sul C., inuna lettera ad Engels (Marx-Engels, p. 24).
Quanto alla sezione napoletana, il C. rifiutò di convocarne l'assemblea e si oppose ai tentativi di ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...