enfiteusi
Diritto reale su un fondo altrui, in base al quale il titolare (enfiteuta) gode del dominio utile sul fondo stesso, con l’obbligo di migliorare il fondo e di pagare al proprietario un canone [...] annuo (in denaro o in derrate), talvolta poco più che simbolico; il contratto si considera rescisso in caso di mancato pagamento del canone o di deterioramento del fondo. Le origini dell’e. si rintracciano ...
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L’enfiteusi è un diritto reale (v. Diritto soggettivo) su un fondo altrui che attribuisce al titolare (enfiteuta) gli stessi diritti che avrebbe il proprietario (concedente) sui frutti, sul tesoro e sulle utilizzazioni del sottosuolo; il diritto dell’enfiteuta si estende alle accessioni (art. 959 c.c.). ... ...
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(XIII, p. 983; App. I, p. 561; II, I, p. 856; IV, I, p. 695)
La più recente e ormai consolidata politica legislativa in tema di e. prosegue la strada dell'abbandono di tale antichissimo istituto. La tendenza all'inclusione delle e. rustiche nella disciplina dei contratti agrari, manifestatasi chiaramente ... ...
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Dopo la seconda guerra mondiale il legislatore ha rivolto la propria attenzione all'e. in un primo tempo per garantire l'applicabilità della revisione del canone (introdotta nel sistema dall'art. 962 cod. civ.) sospendendo le affrancazioni dei canoni dovuti a comuni, province e altri enti (d.leg.C.p.S. ... ...
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Il cod. civ. del 1942, disponendo sulla materia con gli articoli 957-977, ha innovato sulla disciplina data all'istituto nel codice oggi abrogato, in primo luogo considerando l'enfiteusi non un contratto, ma un diritto reale su cosa altrui.
Dell'enfiteusi si può dare oggi, in mancanza di una definizione, ... ...
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Con la legge 11 giugno 1925, n. 998 è stata definitivamente regolata l'affrancazione di tutti i canoni, censi e altre prestazioni perpetue, riformandosi e sostituendosi tutte le numerose leggi speciali anteriori (il regolamento è contenuto nel r. decr. 7 febbraio 1926, n. 426).
Bibl.: P. S. Samperi, ... ...
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Secondo l'art. 1556 cod. civ. italiano "l'enfiteusi è un contratto col quale si concede in perpetuo o a tempo un fondo con l'obbligo di migliorarlo e di pagare un'annua determinata prestazione in denaro o in derrate". Questa definizione indica le due obbligazioni fondamentali dell'enfiteuta e la caratteristica ... ...
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DEL GIUDICE (Iudicis, de Iudice), Giovanni
Laura Moscati
Non si conosce la data di nascita del D.: sulla base delle scarse e discordanti notizie in nostro possesso relative alla carriera e all'attività [...] detta "vallis Iohannis Iudicis", perché locata nel 1163 dall'abate di S. Alessio all'Aventino, di cui la famiglia era enfiteuta, ai figli di un Giovanni giudice, che aveva ottenuto nelle vicinanze anche altri terreni dal monastero di S. Gregorio in ...
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Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] le concessioni in enfiteusi anche con la facoltà di alienazione del fondo, salvo il censo che passava a carico del nuovo enfiteuta; grazie alla società di impresa (la "parzami") concordata dai proprietari con privati per la conduzione agraria o per l ...
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GAZZOLA, Gian Angelo
Dario Busolini
Nacque il 16 genn. 1664 a Piacenza, primogenito di 16 figli, da Felice senior, mercante elevato alla nobiltà da Ranuccio II Farnese, e da Angela Leoni.
Ebbe un'ottima [...] per la brillante carriera del cardinale e una certa sufficienza nei confronti di chi, secondo il Nasalli, era nato enfiteuta della sua famiglia. Tuttavia, anche quando sarà costretto a rompere questo legame, lo farà solo per ragioni politiche, tanto ...
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Sicilia.
Vincenzo D'Alessandro
All'età musulmana si fa risalire la ripartizione del territorio isolano in tre Valli: il Vallo occidentale di Mazara, limitato a oriente dal fiume Salso (o Imera meridionale) [...] fructuum" (1247). La concessione enfiteutica con la possibilità di vendere poi il terreno (o la casa) a un nuovo enfiteuta, la concessione di terreni da bonificare o valorizzare e poi da spartire fra antico proprietario e conduttore, erano nuovi ...
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dominio
domìnio s. m. [dal lat. dominium, der. di domĭnus «signore, padrone»]. – 1. a. Genericam., il fatto di dominare: ambizione, sete di dominio; o d’essere dominato: insofferente di dominio; fig., il d. della legge; anche padronanza, controllo:...