Virus
Ferdinando Dianzani
Guido Antonelli
Il termine virus (dal latino virus, "veleno") indicava originariamente la sostanza nociva (tossina) responsabile di una malattia oppure il microrganismo produttore [...] per le forme organizzative di tipo cellulare, in particolare per la proteosintesi e per la produzione dienergia. Pertanto i virus cellulare, per endocitosi all'interno di vacuoli citoplasmatici o, per fusione dell'involucro pericapsidico del virus ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica autonoma e perciò caratterizzati dalla vita parassitaria endocellulare obbligata; sono agenti ... ...
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Particella infettiva di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche (20÷400 nm), incapace di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzata da vita parassitaria endocellulare obbligata. I v. non sono definibili come organismi perché non hanno struttura cellulare e per potersi riprodurre utilizzano ... ...
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Giovanni Rezza
Il termine 'virus' proviene dal latino e significa 'veleno'. I virus sono formazioni biologiche elementari, le più piccole e semplici strutture biologiche presenti in natura, alle quali manca qualsiasi organizzazione cellulare e qualsiasi meccanismo produttore di energia. A differenza ... ...
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Gabriella D’Ettorre
Organismi piccolissimi, semplici e temibili
I virus sono elementi biologici submicroscopici, causa d’infezioni nell’uomo e in molti altri esseri viventi, e spesso di malattie anche gravi. Penetrano nell’organismo umano attraverso il sangue (per esempio, i virus dell’AIDS e dell’epatite) ... ...
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virus [s.m. invar. Lat. virus "veleno"; nell'uso scient. it. e internazionale Virus ] [BFS] Specie di particelle ultramicroscopiche infettive, identiche fra loro, ciascuna delle quali può riprodursi penetrando in una cellula vivente di specie appropriata e utilizzandone all'uopo l'apparato biochimico: ... ...
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Ferdinando Dianzani
(v. ultravirus, xxxiv, p. 644; App. II, II, p. 1056; virus, App. III, II, p. 1103; IV, III, p. 830)
I v. sono piccoli organismi subcellulari, incapaci di moltiplicarsi al di fuori di una cellula ospite (parassitismo intracellulare obbligato). La particella virale matura (virione) ... ...
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Claudio Basilico
di Claudio Basilico
Virus
sommario: 1. Introduzione. 2. Storia della scoperta dei virus. a) Le prime scoperte. b) La scienza della virologia. 3. Proprietà generali e composizione dei virioni. a) Lacido nucleico virale. b) Il capside. c) L'involucro. 4. Il ciclo di moltiplicazione virale. ... ...
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Angelo Carere
Generalità. - Negli ultimi 30 anni la virologia ha avuto uno sviluppo enorme portando contributi fondamentali alla biologia e alla medicina; ciò è dimostrato anche dal fatto che diversi premi Nobel sono stati assegnati a scienziati impegnati in questa disciplina; tra questi R. Dulbecco. ... ...
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(v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio nel campo dei v. e delle malattie da essi provocate sono numerose e sempre in continua evoluzione. ... ...
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Mano
Rosadele Cicchetti
Marco Bussagli
La mano, ultimo segmento dell'arto superiore, è un'unità funzionale costituita da polso, palma e dita. Il polso, o carpo, è formato da otto ossa, quattro prossimali [...] , la riduzione numerica delle ossa, come conseguenza difusioni e riduzioni. I tre elementi prossimali persistono nella l'idea dell'espansione, attraverso le dita, dell'energia vitale e spirituale di Dio. Infatti è la forma stessa della mano aperta ...
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Guerra
Gilberto Di Petta e Ottavio Sarlo
La guerra può essere intesa secondo differenti prospettive: come evento concretamente e storicamente vissuto (livello della realtà convenzionale); come metafora [...] distruttivi dovuti alla radioattività, se ne continuarono a produrre altri a fusione (bomba H) e a neutroni (bomba N). Alla fine 'ambiente. Nonostante l'uso di armi non letali (tra cui il laser a bassa energia, munizioni antiuomo con effetto ...
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BERTANI, Agostino
Bruno Di Porto
Nacque a Milano, il 19 ott. 1812, da Francesco e da Giuseppina Parravicini. In famiglia si coltivavano i ricordi del periodo francese e del Regno italico, si mantenevano [...] , egli usò particolare energia nei confronti dell'arcivescovo di Sorrento, F. S. Apuzzo, segnalandolo al ministro di polizia R. Conforti Tale divergenza di punti di partenza e quindi di metodo nell'inchiesta rese assai laboriosa la fusione delle due ...
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Ormoni e meccanismi dell'azione ormonale
Domenico Andreani
Paolo Ciampalini
Il termine 'ormone' indica una sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata [...] attraverso la cosiddetta 'esocitosi', che consiste nella fusione della membrana dei granuli con la membrana saldatura delle epifisi, e gli ormoni tiroidei.
Produzione dienergia e utilizzazione di substrati metabolici. - L'insulina, il glucagone, ...
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Mitocondri
Ersilia Marra
Il termine mitocondrio fu adottato da Carl Benda per la prima volta nel 1898 e deriva da due parole greche, mítos 'filo', e cóndrion 'piccolo grano'. Il mitocondrio è stato [...] nel corso dell'evoluzione; l'equilibrio tra fissione e fusione dei mitocondri è indispensabile perché il loro numero e la gradiente protonico elettrochimico transmembrana è la forma dienergia utilizzata allorquando il protone rientra nella matrice ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ulisse Aldrovandi
Alessandro Ottaviani
La figura di Ulisse Aldrovandi, «il più enciclopedico degli enciclopedici» (C. Singer, A short history of scientific ideas, 1959; trad. it. 1961, p. 195), ha acquistato [...] dopo che era avvenuta la fusione con la collezione adunata da di trasferirsi in Spagna e di proporre al re Filippo II l’organizzazione di una missione scientifica. Né l’uno né l’altra ebbero corso e Aldrovandi cercò di ovviare dedicando ogni energia ...
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Pancreas
Daniela Caporossi
Livio Capocaccia
Il pancreas (dal greco πάγκρεας, composto di πᾶν, "tutto", e κρέας, "carne") è un organo retroperitoneale privo di capsula, non palpabile e di difficile [...] tasso ematico di glucosio, che rappresenta la principale fonte dienergia cellulare e una molecola strutturale di base, deve al momento della fusione, dando origine ai dotti pancreatici: il dotto pancreatico principale, o dotto di Wirsung, deriva sia ...
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Allattamento
Marcello Giovannini e Emilia De Rosa
L'allattamento, cioè l'alimentazione dei neonati per mezzo del latte, si distingue in 'naturale', in cui il neonato succhia il latte direttamente dal [...] che in questo periodo l'assunzione di zinco e ferro (e secondo alcuni anche dienergia e proteine) del bambino allattato al situazione biologica psicoaffettiva di stretta simbiosi, entrambi provano il bisogno di ricostituirla e la fusione tra i due ...
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Trigliceridi
Giancarlo Urbinati
I trigliceridi, detti anche acilgliceroli, sono esteri del glicerolo, nei quali tutti e tre i gruppi alcolici risultano esterificati con radicali di acidi grassi. Un [...] qui sono riversati nello spazio extracellulare per la fusione della membrana di dette vescicole con quella citoplasmatica, per raggiungere, come riserva nel tessuto di deposito, oppure all'utilizzazione quale fonte dienergia. Per effetto del processo ...
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fusione
fuṡióne s. f. [dal lat. fusio -onis, der. di fusus, part. pass. di fundĕre «fondere»]. – 1. a. Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido: punto, o temperatura, di fusione, la temperatura, ben determinata per ogni...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...