(romeno Dobrogea, bulg. Dobrudža) Regione tra il basso corso del Danubio e il Mar Nero (23.000 km2), politicamente divisa dal 1940 tra Romania (per oltre i 2/3) e Bulgaria. È un ripiano ondulato, la cui [...] rinomate stazioni.
Una delle regioni balcaniche più ricche di memorie storico-archeologiche, ha importanti stazioni neolitiche ed eneolitiche (➔ Cernavodă; Hamangia) dai cui reperti si deduce la pertinenza della D. all’area della ceramica impressa ...
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Vedi VELLETRI dell'anno: 1966 - 1997
VELLETRI (Velitrae)
E. Lissi Caronna
Antica città sulle estreme propaggini dei colli laziali, posta su di un'altura di 400 m in posizione strategicamente importante [...]
Le tracce di vita, scarse ed incerte in età paleolitica, si fanno più sicure in età neolitica ed eneolitica. Numerose le sepolture neo-eneolitiche. Un deposito di punte di frecce e raschiatoi di selce fu scoperto presso S. Lorenzo allo sbocco di via ...
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Vedi SEPTEMPEDA dell'anno: 1966 - 1997
SEPTEMPEDA
G. Annibaldi
Città del Piceno nella Regione V augustea, situata a 2 km, verso E, dall'odierna S. Severino (Macerata). Menzionata da Strabone (v, 4, [...] ) e Iovi Iuventuti (5574). Tra le opere pubbliche è ricordata (5576) la costruzione di una basilica.
Numerose stazioni umane eneolitiche e del Bronzo, con testimonianze anche del Paleolitico, individuate sulla fine del secolo scorso sulle colline che ...
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Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati [...] erano di materiale vegetale ricoperto di pelli.
La tecnica costruttiva e la planimetria delle abitazioni neolitiche ed eneolitiche, per lo più a pianta rettangolare con articolazione interna degli spazi (culture della Bandkeramik, di Brześć-Kujawski ...
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tamburo musica Strumento musicale a percussione formato da due pelli, o membrane, tese mediante tiranti alle due estremità di un fusto cilindrico di legno o, più spesso, di metallo; il suono è ottenuto [...] ’Indonesia. T. di terracotta a forma di coppa munita di piedi, semplici o abbinati, erano usati dalle popolazioni eneolitiche dell’Europa preistorica (Germania, Bucovina ecc.).
Il t. ha un rilievo determinante nello sciamanismo siberiano in quanto è ...
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MONTE D'ACCODDI
E. Contu
In Sardegna, circa 800 m a S del km 11,150 della strada statale Sassari-Porto Torres, è stato scoperto (giugno 1952) un grande edificio megalitico di tipo assolutamente singolare, [...] dalle sole pietre a vista e racchiude un enorme ammasso di terra e pietre di riporto, dove non mancano tracce culturali eneolitiche. Reperti della stessa età si ebbero sotto le stesse strutture murarie e continuano per buon tratto fra le tracce della ...
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Si chiamano con questo nome tutte le leghe in cui entrano come componenti essenziali il rame, in proporzione sempre superiore al 70%, e lo stagno; leghe conosciute fin dalla più remota antichità e che [...] e quindi le varie regioni europee. Si potrebbe pensare anche a qualche focolare propriamente europeo; ma lo studio delle antichità eneolitiche dell'Iberia e della Sicilia ha rivelato che potenti influssi da Creta e dall'Egeo vi si esercitarono; ed è ...
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SPIRALE
Piero BAROCELLI
. Archeologia. - La spirale, motivo ornamentale di particolare importanza, sorse spontanea in varî tempi e luoghi; non di rado, tuttavia, in seguito a particolare evoluzione [...] ceramiche a nastro o a zone (Bandkeramik dei Tedeschi). Così la ceramica dipinta di Cucuteni e delle altre stazioni eneolitiche romene. Spirali furono incise o rilevate sui fittili di Butmir presso Sarajevo, della stazione ungherese di Lengyel, a un ...
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SOLUTREANA, CIVILTÀ
Ugo RELLINI
. Il nome di questa cultura pleistocenica deriva dalla stazione tipica di Solutré (Saône-et-Loire). Dopo lunghe discussioni, i dati stratigrafici hanno messo fuori dubbio [...] frequenti, ma non appartengono all'era pleistocenica: sono invece diffuse entro le capanne e nelle tombe neo- ed eneolitiche.
La distribuzione geografica del Solutreano, l'assenza ad occidente delle forme iniziali, che appaiono invece nelle caverne ...
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REMEDELLO, Civiltà di
A. Palmieri
Questo nome è dato ad una facies culturale della preistoria italiana, avente l'area di maggior diffusione nella Valle Padana ed estendentesi in Emilia e in Toscana. [...] in Italia, in Bull. Paletnol. Ital., XXIV-XXVIII, 1898-1902; P. Laviosa Zambotti, Sulla costituzione dell'Eneolitico italiano e le relazioni eneolitiche intermediterranee, in St. Etr., XIII, 1939; M. O. Acanfora, Fontanella Mantovana e la cultura di ...
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eneolitico
eneolìtico agg. [comp. del lat. aeneus «di bronzo» e -litico1] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo e., (anche s. m., l’eneolitico), il periodo che segna il passaggio dall’età della pietra levigata (neolitico) all’età del bronzo,...
cairn
‹kèën› s. ingl. [voce di origine gaelica, propr. «mucchio»] (pl. cairns ‹kèën∫›), usato in ital. al masch. – Accumulo artificiale di pietre usato come monumento sepolcrale in alcune culture neolitiche ed eneolitiche e, in tempi più recenti,...