SINONE (Σίνων, Sinon)
Carlo GALLAVOTTI
È il protagonista di una leggenda del ciclo troiano ancora ignota ad Omero, e diffusa invece nei racconti di quell'epopea posteriore, che si designa col nome di [...] a questa leggenda, la saga di S. ci è nota soprattutto in quella versione, che l'arte di Virgilio ha foggiata nell'Eneide, II, 57-198 (per altre rielaborazioni tardive, v. Quinto Smirneo, Posthomerica, XII, 243, e Trifiodoro, Presa d'Ilio, 220). In ...
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Cartaginesi
Manlio Pastore Stocchi
. Nei libri i e IV dell'Eneide, riprendendo e ritessendo leggende anteriori, Virgilio aveva posto in una relazione certa le origini di Cartagine e quelle di Roma e [...] aveva fatto risalire la causa remota dell'odio cartaginese per i Romani alla maledizione di Didone abbandonata da Enea (cfr. specialmente Aen. IV 622-629). Questa interpretazione poetica colloca le vicende ...
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(gr. Μέταβος) Mitico re di Priverno nel paese dei Volsci, nell’Eneide padre dell’eroina Camilla; in una tradizione antica viene identificato con l’eponimo di Metaponto, in Magna Grecia. ...
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(lat. Entellus) Mitico eroe siciliano, compagno di Aceste, abile pugilatore; nell’Eneide sfida e vince il troiano Darete.
Secondo la tradizione avrebbe fondato Entella, antica città della Sicilia occidentale [...] (od. Rocca d’E.) nel territorio degli Elimi. La sua precoce ellenizzazione è attestata dal rinvenimento di un’epigrafe greca, bustrofedica, in alfabeto selinuntico. Sono state trovate anche tavolette di ...
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TURNO (Turnus, Τυῤῥηνός)
C. Saletti
Re dei Rutuli in Ardea, figura nell'Eneide come antagonista di Enea nella fase finale delle imprese dell'eroe troiano.
La tradizione più antica è in Catone (in Serv., [...] , mentre non vanno tenute in considerazione le rappresentazioni della Cista Pasinati. T. è ancora raffigurato nelle illustrazioni dei codici dell'Eneide (v. codice, vol. ii, p. 734 ss., n. 15).
Bibl.: H. Brunn, in Ann. d. Inst., XXXVI, 1864, p. 356 ...
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La storia della vergine Camilla è raccontata da Diana nell'Eneide (XI, 532 segg.). Suo padre era Metabo, re della volsca Privernum, che, costretto a fuggire dalla città, si prese in collo la figlioletta. [...] in Rhein. Museum, XLIX, 1894, p. 526. Sulla composizione dell'episodio, R. Sabbadini, Studi critici sulla Eneide, Lonigo 1889, p. 87, e la sua edizione dell'Eneide, Torino 1888; R. Heinze, Virgils epische Technik, 3ª ediz., Lipsia 1915, pp. 215, 327 ...
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Poeta dalmata (Ragusa 1607 - ivi 1657). Ridusse goffamente per la scena l'Iliade, l'Eneide, le Metamorfosi, ecc.; scrisse inoltre alcuni drammi storici, scarsamente originali, di argomento patrio (Pavlimir, [...] Captislava), e una parafrasi della Christias di M. G. Vida (Kristijada, post., 1670) ...
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Letterato (Lucca 1629 - ivi 1686); poeta, autore di melodrammi, di orazioni sacre, grammatico, tradusse l'Eneide in ottave. Le sue Rime apparvero la prima volta nel 1654. Alla storia di Lucca dedicò i [...] suoi Annales lucienses, a lungo inediti forse per motivi politici (pubbl. 1829-33) ...
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Evandro
Clara Kraus
Mitico eroe arcade, le cui vicende sono diffusamente narrate nel l. VIII dell'Eneide: figlio di Mercurio e di una ninfa, Temi o Tiburti, chiamata poi dai Latini Carmenta, venne a [...] stabilirsi in Italia con una colonia di Arcadi e fondò una città di nome Pallanteo sul colle che sarebbe stato in seguito il Palatino. Purificò Ercole dell'uccisione di Caco e accolse ospitalmente Enea ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...