FLEBOCLISI (dal gr. ϕλέψ "vena" e κλύσις "lavaggio")
Ottorino Uffreduzzi
È l'introduzione per via endovenosa (generalmente attraverso la vena mediana cefalica alla piega del gomito) d'una soluzione cosiddetta [...] fisiologica (v. appresso), allo scopo d'aumentare la massa liquida circolante del sangue, o per sostituirne una parte che sia andata perduta o per aumentarne la tensione e quindi favorire i processi d'eliminazione ...
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endovenosa
Introduzione in vena di sostanze nutritizie o farmacologiche, tramite appositi dispositivi. Tradizionalmente si distingue l’e. dalla fleboclisi (➔), perchè quest’ultima è di volume maggiore [...] ed è connessa all’ago endovenoso tramite un deflussore, mentre l’e. ha solitamente una connessione breve fra l’ago inserito in vena e la siringa che contiene il liquido da iniettare, che si realizza o direttamente tramite il cono dell’ago, o ...
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Trattamento curativo mediante inoculazione endovenosa di soluzioni ipertoniche che, con meccanismo osmotico, mirano a diminuire la pressione endocranica. ...
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Tecnica di somministrazione endovenosa di soluzioni acquose variamente composte. Si attua introducendo in una vena superficiale un ago raccordato al recipiente della soluzione mediante un tubicino flessibile. ...
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mielotrasfusione
Infusione endovenosa di cellule del midollo osseo, in fase di trapianto dello stesso; la provenienza può essere da donatore o dal paziente medesimo. Il midollo osseo, che si presenta [...] come sangue denso, viene prelevato al donatore e somministrato al paziente (solitamente un leucemico che è stato sottoposto a chemioterapia massiva, detta di condizionamento, per distruggere tutte le cellule ...
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autotrasfusione
Bruno Rotoli
Reinfusione endovenosa dei propri globuli rossi precedentemente prelevati e conservati a bassa temperatura (4 °C). È una tecnica utilizzata per evitare la trasfusione di [...] sangue proveniente da un’altra persona. Poiché l’infusione di sangue o emoderivati comporta alcuni rischi (trasmissione di agenti infettivi non individuabili, immunizzazione verso proteine estranee all’organismo), ...
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eptifibatide
Farmaco usato per infusione endovenosa nei pazienti con sindrome coronarica acuta e nell’infarto del miocardio di recentissima insorgenza; è un inibitore dell’aggregazione piastrinica. ...
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streptochinasi
Farmaco somministrato per via endovenosa, in urgenza e comunque entro 12 ore dall’insorgenza, nell’infarto miocardico acuto, per favorire la dissoluzione dei coaguli di sangue (➔ trombolisi) [...] che hanno provocato l’ostruzione coronarica. La s. è una proteina prodotta dallo streptococco beta emolitico, che non è dotata di attività enzimatica intrinseca, ma forma con il plasminogeno un complesso ...
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emodiluizione
Diluizione del sangue solitamente secondaria a infusione endovenosa di liquidi a scopo terapeutico. Si caratterizza per la riduzione del numero dei globuli rossi in rapporto al volume del [...] plasma (➔ ematocrito) ...
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isossisuprina cloridrato
Farmaco attivo per via orale, intramuscolare o endovenosa, che stimola prolungatamente i beta-2 recettori adrenergici. Essendo comunque uno stimolante non selettivo, svolge anche [...] una parziale azione spasmolitica. La stimolazione dei recettori beta-2 adrenergici, largamente presenti a livello del miometrio, è connessa con le risposte inibitrici rilassanti a questo livello. Il suo ...
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endovena
endovéna s. f. [comp. di endo- e vena2]. – 1. In anatomia, lo strato connettivo elastico di una vena situato immediatamente sotto l’endotelio. 2. Lo stesso che endovenoso, usato in funzione di agg. e s. f. (invar.): praticare una...
endovenoso
endovenóso agg. [comp. di endo- e vena2]. – In medicina, di iniezione che si pratica, a scopo terapeutico o diagnostico, iniettando il liquido direttamente in una vena; anche come s. f.: fare un’e. (o un’endovena). Con sign. più...