BATONI, Pompeo Girolamo
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca il 25 genn. 1708 da Paolino, orafo, e da Chiara Sesti, iniziò a studiare il disegno nella bottega paterna, e intanto seguiva lo studio della pittura [...] mitologico predilesse i temi che più si prestavano ad esprimere un aspetto patetico (Enea abbandona Didone; Diana piange Endimione; Teti consola Achille della perdita di Briseide), e in modo patetico interpretò anche Achille e Chirone, Achille alla ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] ai buoni uffici del quale il L. fu nominato cavaliere dell'Impero (ibid., p. 30): si tratta di Diana ed Endimione e di Venere e Adone (Pommersfelden, Schloss Weissenstein).
Queste opere a soggetto mitologico-pastorale e a finalità encomiastica, di ...
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BERARDI, Fabio
Alfredo Petrucci
Nato a Siena nel 1728, in ancor tenera età si trasferì a Venezia ed entrò nella calcografia di Giuseppe Wagner, per apprendervi l'arte, allora molto in voga e sicuramente [...] dal Guarana, da G. B. Pittoni, da G. Varotti, da G. B. Cignaroli. Del Piazzetta incise tra l'altro una Endimione, una Contadina sorpresa nel sonno da un cacciatore, già riprodotta da Marco Pitteri, e un Autoritratto. Incise anche qualche prospettiva ...
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THALASSA (Θάλασσα)
A. P. Vianello
Personificazione del mare che compare fra le divinità marine solo in età ellenistica.
Bione (xiii, 1) e Meleagro (Anth. Pal., v, 179) ne parlano per la prima volta e [...] e Th., illustrando le pitture che decoravano le terme della sua città, la figura femminile che si trova nei sarcofagi con il mito di Endimione e con il giudizio di Paride o nei mosaici di Antiochia, per lo più in coppia con Oceano (v. vol. v, p. 619 ...
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NARCISO (Νάρκισος; Narcissus)
L. Guerrini
Figlio del dio del Cefiso e della ninfa Liriope, N., giovinetto di straordinaria bellezza, fu oggetto della passione amorosa di numerose fanciulle e ninfe, tra [...] per la raffigurazione di N., o se non si possa pensare piuttosto ad un adattamento di un tipo usato ad esprimere la figura di Endimione e di altri fanciulli del mito. Di quest'ipotesi è il Levi che nota come infatti la figura in posizione di erotico ...
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DIANA (Diana)
P. E. Arias
Divinità, originariamente italica, identificata all'Artemide (v.) greca con attribuzioni diverse da quest'ultima.
A 30 stadî da Capua esisteva il pagus Dianae Tifatinae col [...] cavallo, seguita da un'oca (Gaz. Arch., vii, 1881-82, p. 82).
Nel sec. V d. C., D., insieme a Virbio o a Endimione, appare in una valva del dittico "Queriniano", conservato nel Museo Cristiano di Brescia.
Bibl.: T. Birt, in Roscher, I, c. 1002 ss., s ...
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FERRARI, Luigi
Roberta Lazzaro
Nacque a Venezia il 21 giugno 1810 da Bartolomeo, scultore. Alunno di L. Zandomeneghi presso l'Accademia di belle arti di Venezia, all'età di undici anni espose il suo [...] erudito F. Aglietti (un busto della medesima persona, sempre del F., è oggi a Venezia presso l'Ateneo veneto); Endimione accarezzante un cane, per la contessa Erizzo Maffei.
Alla mostra annuale dell'Accademia di Venezia del 1843 presentò Ilmarito che ...
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Vedi HELIOS dell'anno: 1960 - 1960
HELIOS ("Ηλιος, omerico ἠέλιος)
H. Sichtermann
Dio solare greco (per il corrispondente italico e romano v. sol). Sebbene anche i Greci, come tutti gli altri popoli, [...] dobbiamo immaginarlo sul trono di Zeus ad Olimpia (Paus., v, 11, 8). È presente anche in scene che raffigurano Endimione, Prometeo, Eros e Psyche; più tardi compare nella triade capitolina. Nel rilievo dell'altare di Zeus a Pergamo, partecipa ...
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FLUVIALI, divinità
H. Sichtermann
Tanto in Grecia quanto in Italia le divinità fluviali occupano il primo posto tra le personificazioni delle forze della natura e tra gli dèi locali; sebbene legato [...] di località che stanno ad indicare il posto ove si svolge un'azione, così su sarcofagi con Fetonte, Prometeo, Endimione, Marsia, il ratto di Persefone o il giudizio di Paride. Generalmente i fiumi sono rappresentati come esseri barbuti, ma ...
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DONEDA (Danedi), Giovanni Stefano, detto il Montalto
Marco Bona Castellotti
Figlio di Giovanni Antonio e di una Clara, fratello di Giuseppe, venne battezzato il 5 genn. 1612 nella chiesa di S. Martino [...] 1640 (F. Cairo, 1983, p. 84); la Toeletta di Venere di collezione privata, di carattere decisamente morazzoniano; Diana ed Endimione dei Musei del Castello Sforzesco, che tuttavia è posteriore al 1650; il S. Francesco in estasi, già nell'ospedale di ...
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