Malattia infettiva acuta e contagiosa, endemica ed epidemica, causata da particolari virus (virus influenzali) di cui sono stati finora individuati un tipo A (1933), un tipo B (1940) e un tipo C (1950), [...] nonché numerosi sottogruppi. Di tali virus, il tipo A sembra responsabile delle forme più gravi e a comportamento epidemico. I virus B e C provocano, invece, soprattutto casi sporadici e a limitata diffusione. ...
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(o kivi)
Zoologia
Uccelli struzioniformi appartenenti alla famiglia Apterigidi, endemica della Nuova Zelanda, che comprende il solo genere Apteryx con 4 specie: A. australis (fig. 1), o k. striato, A. [...] rowi o k. bruno, A. owenii, o k. maculato minore, e A. haastii o k. maculato maggiore. Lunghi da 35 a 65 cm, hanno tronco tozzo, testa piccola e lungo becco sottile, leggermente ricurvo verso il basso, ...
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Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo [...] contro le pulci, il ricorso alla vaccinazione antipestosa.
La p. è praticamente scomparsa dai paesi evoluti, pur rimanendo endemica in alcune regioni dell’Asia meridionale, dell’Africa e dell’America Meridionale.
P. aviaria Malattia acuta di origine ...
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Botanica
Nome comune del genere Triticum (famiglia Poacee) e delle sue cariossidi, la cui coltivazione risale a epoca preistorica.
Caratteristiche
Al genere Triticum appartengono piante annue con radici [...] compactum è stata dimostrata la presenza nell’Europa centrale già dal Paleolitico; Triticum spelta è l’unica specie spontanea endemica dell’Europa centrale, i Romani lo conobbero appena dopo le loro invasioni in Germania.
Dei g. vestiti ha qualche ...
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Contadini
S. Harvey Franklin
Introduzione
"Fin dalle origini il genere umano si è suddiviso in tre categorie: i sacerdoti, gli agricoltori e i guerrieri". "Le tre categorie sono legate tra loro e non [...] 'inizio del XIV secolo (v. Slicher van Bath, 1960).
Dopo il suo scoppio iniziale, fra il 1347 e il 1349, la peste divenne endemica; in Francia le epidemie si susseguirono nei periodi: 1360-1361, 1373-1375, 1380-1383, 1399-1401, 1438-1441, 1450-1453 e ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] infetti. Se ciò venisse confermato in altri ovicaprini, la BSE sarebbe molto più difficile da eradicare e potrebbe rimanere endemica per molti anni. Al contrario di quanto accade nei bovini con BSE dove il p. è localizzato quasi esclusivamente ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] durante le glaciazioni. Le sommersioni hanno avuto conseguenze per la flora soprattutto per la distribuzione delle specie endemiche o comunque specializzate nell'ambiente costiero e insulare, che vennero eliminate dalla flora delle isole meno elevate ...
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Economia e politica agraria
Michele De Benedictis
Evoluzione del pensiero economico ed economia agraria
Agli inizi degli anni settanta Wassily Leontief, riflettendo con qualche pessimismo sulla rilevanza [...] dall'agricoltura e la conseguente urbanizzazione hanno dato luogo alla formazione di larghe sacche di sottoproletariato e di povertà endemica.
Vi sono infine i non numerosi ma significativi casi dei paesi di nuova industrializzazione - Corea del Sud ...
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endemia
endemìa s. f. [dal fr. endémie, der. del gr. ἔνδημον (νόσημα) «(malattia) che è nel popolo», comp. di ἐν «in» e δῆμος «popolo, regione»]. – Costante permanenza, in una determinata popolazione o regione, di una malattia che tende a...
endemico
endèmico agg. [dal fr. endémique, der. di endémie: v. endemia] (pl. m. -ci). – 1. Proprio di un determinato territorio, detto di malattie: morbo e., a carattere e., di natura e. (v. endemia). In senso fig.: regioni, stati in cui la...