Solomòs, Dionisio
Mario Vitti
Poeta greco (Zante 1798 - Corfù 1857). Travagliato dal proposito di esprimere nel greco volgare sentimenti nazionali (le " Sostanze ") sublimandoli in forme ardite, stampò [...] (Rime improvvisate, Corfù 1822).
Nelle poesie in greco invece D. è presente più per certe soluzioni metriche (endecasillabo dantesco introdotto nel Lambros) che nell'adozione di espressioni e immagini. Col maturare, S. trattiene dell'insegnamento ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] Pascoli, si collocano i Poemi Conviviali e Odi e Inni. I Conviviali, come immediatamente suggerisce l'endecasillabo impiegato in proporzione maggioritaria, corrispondono a una fase sperimentale che porta alle estreme conseguenze l'esperienza classica ...
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Letteratura
Forma particolare della canzone a stanze indivisibili, costituita da 6 stanze di 6 endecasillabi ciascuna, e da un commiato di 3 endecasillabi. Le 6 stanze sono legate tra loro dalla ripetizione, [...] di un settenario e 5 decasillabi. Nella poesia italiana la s. fu introdotta da Dante, che impose l’uso esclusivo dell’endecasillabo; F. Petrarca ne compose 9, e molte ne composero i petrarchisti per tutto il 16° secolo. Fu ripresa da G. Carducci ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] parola in quelli che possiamo definire i due poli del verso, la prima sede (specialmente se segnata da accento di prima sillaba, v. ENDECASILLABO) e l'ultima in r. (e si vedano altri casi, che non investono la r., in cui l'avvio è su donna / donne ...
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Albania
Ernesto Koliqi
. Non risulta che D. potesse avere una sia pur vaga nozione dell'esistenza del popolo albanese, a quei tempi sottoposto all'impero bizantino. L'unica località dell'Albania cui [...] molti giovani albanesi.
Il primo saggio di versione di un canto della Commedia (l'episodio del conte Ugolino in endecasillabi sciolti) è apparso nella Antologia Albanese (Napoli, 1896) di Gerolamo De Rada e lo dobbiamo all'italo-albanese Luigi ...
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Nella metrica classica, pausa nel corso del verso, coincidente con la fine di una parola all’interno di un piede; se cade in fine di parola e in fine di piede si chiama dieresi. Nei versi recitativi (esametro, [...] , il martelliano (settenario doppio), il dodecasillabo, nei quali occupa sempre la stessa posizione, e versi a c. mobile, come il settenario e l’endecasillabo, nei quali può occupare posizioni diverse contribuendo al variare del ritmo del verso. ...
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GAMA, José Basilio da
Carlos Magalhães de Azeredo
Poeta brasiliano, nato a São-José-do-Rio-das-Mortes (stato di Minas) nel 1740, morto a Lisbona nel 1795. Entrò nella Compagnia di Gesù, ma, prima che [...] Camões, liberò il poema da ogni elemento meraviglioso e dalle reminiscenze classiche, e preferì all'ottava rima l'endecasillabo sciolto, più consono al sentimento moderno. Così dipinse e cantò la natura americana senza finzione letteraria, con verità ...
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ZANAZZO, Luigi (Antonio Gioacchino)
Gabriele Scalessa
Primo di numerosi fratelli, nacque a Roma, in via dei Delfini 5, il 31 gennaio 1860. Il padre Carlo, proveniente dal Novarese ma di famiglia veneta, [...] includeva cinquanta sonetti e uscì a Roma per i tipi della Tipografia Sinimberghi nel 1880. Il titolo, l’esergo (un endecasillabo romanesco da una lettera di Giuseppe Gioachino Belli a Jacopo Ferretti) e la dedica all’amico antropologo Giovanni Livi ...
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L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] Leopardi.
L’ottava (anche ottava toscana) è una strofe, o stanza, di otto endecasillabi (➔ endecasillabo) rimati secondo lo schema ABABABCC (tre distici di endecasillabi a rima alternata e un distico finale a rima baciata). L’ottava siciliana, molto ...
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Sim sentis fezelz amics
Eugenio Ragni
Canzone di Giraldo da Borneill (v.) citata da D. in VE I IX 3, davanti a De fin' amor si vient sen et bonté di Tibaldo IV di Champagne rex Navarrae e ai vv. 3-4 [...] ausirez encabalitz cantars (V 4), esempio di canzone aperta, come tutte quelle che intendano classificarsi illustres, da un endecasillabo; e per Si per mon Sobretots non fos (VI 6), modello di gradus constructionis excellentissimum in volgare, degno ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., di undici «posizioni metriche», se...
saffico
sàffico agg. [dal lat. Sapphĭcus, gr. Σαπϕικός, der. di Σαπϕώ, Saffo] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a Saffo, poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.), e alla sua opera: la poesia s., la lirica saffica. 2. Nella...