Donna me prega, perch'eo voglio dire
. Canzone di G. Cavalcanti, intessuta di ardui concetti filosofici intorno al tema dell'amore, la cui stanza, quae solis endecasillabis gaudet esse contexta, è chiamata [...] a comprovare l'eccellenza dell'endecasillabo in componimenti di stile tragico (VE II XII 3; e cfr. anche § 8. In entrambi i luoghi è citato l'incipit della canzone). ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] del principio del verso: il primo piede deve essere sempre spondeo, come spondeo è il piede innanzi alla cesura nell'endecasillabo saffico e in quello alcaico.
Da Orazio in poi, per un lungo periodo, scompare anche questa limitata ricchezza di forme ...
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Amor, che movi tua vertù dal cielo
Vincenzo Pernicone
La canzone (Rime XC) è citata due volte nel De vulgari Eloquentia: la prima, come esempio di canzoni illustri che hanno il loro cominciamento con [...] verso endecasillabo (II V 5); la seconda, come esempio di stanza di canzone in cui pedes caudam superant carminibus et sillabis (II XI 7). I quindici versi della stanza sono, infatti, distribuiti secondo lo schema 8 + 7: ABBC, ABBC ; CDDEFEF. La ...
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Forma metrica dialettale e popolare, così detta da una non identificata canzone Sant’Ercolano (16° sec.). Si compone di strofe di 11 versi (i primi 4 sono 2 endecasillabi alternati con 2 settenari, a rime [...] alternate); seguono 3 coppie di quinari; l’ultimo verso è un endecasillabo tronco. ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] attraversa, XXV 81; pute la terra che questo riceve, VI 12; Buio d'inferno e di notte privata, Pg XVI 1.
L'endecasillabo giambico invece, con i cinque accenti sulle sillabe pari del verso, pare più acconcio all'idea di movimenti pacati: Di pari, come ...
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settenàrio Verso composto di sette sillabe metriche, con accento principale fisso sulla sesta e uno o due altri su una delle prime quattro sillabe, da cui una grande varietà di armonia. Prevale il ritmo [...] giambico, con accenti sulla 2ª, 4ª e 6ª sillaba ("Rettor del cielo, io cheggio", F. Petrarca). È il verso più usato dopo l'endecasillabo, per lo più congiunto a questo e al quinario in varie forme strofiche. ...
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imparisìllabo In grammatica, e soprattutto nella grammatica latina, nome o aggettivo che nella flessione cambia numero di sillabe, di solito fra il nominativo e gli altri casi (es. in lat. felix felicis); [...] anche sostantivato: gli i. della 3a declinazione. In metrica, che ha numero dispari di sillabe; tra i versi i., il quinario, il settenario, il novenario, l'endecasillabo. ...
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Amor, che lungiamente m'ài menato
Verso iniziale (citato in VE I XII 2) di una canzone di Guido delle Colonne eletta, senza indicazione del nome dell'autore, a documento che perplures siciliani hanno [...] poetato graviter.
Il medesimo verso ritorna in II V 4, questa volta esplicitamente attribuito a Iudex de Columpnis de Messana, come esempio di endecasillabo perfetto tam temporis occupatione, quam capacitate sententiae, constructionis et vocabulorum. ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] ABC, BAC, CDEEDFF), disposti in modo assai vicino a Donne ch'avete, nella seconda la stanza si dilata a 18 versi, di cui 17 endecasillabi (ABBC, ABBC, CDEeDFDFGG). Del resto Amor che ne la mente è citata in VE II VI 6 come esempio di poesia in cui si ...
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De fin' amor si vient sen et bonté
. Incipit di una canzone del Rex Navarrae Thibaut IV, citato due volte nel De vulg. Eloq., la prima (I IX 3) per documentare la presenza del vocabolo ‛ amore ' nella [...] d'oil, al pari che in quella d'oc e del sì (cfr. § 2), la seconda (II V 4) come esempio di endecasillabo iniziale in canzone di stile illustre, con l'osservazione ubi, si consideretur accentus et eius causa, endecasillabum esse constabit: il verso ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., di undici «posizioni metriche», se...
saffico
sàffico agg. [dal lat. Sapphĭcus, gr. Σαπϕικός, der. di Σαπϕώ, Saffo] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a Saffo, poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.), e alla sua opera: la poesia s., la lirica saffica. 2. Nella...