. Accademia romana. Morta Cristina ex-regina di Svezia (1689), che soleva accogliere nel suo palazzo a Roma letterati, poeti, scienziati, alcuni di essi decisero di continuare a radunarsi, e fondarono [...] quattro forme liriche prevalenti a mezzo il secolo XVIII: il sonetto descrittivo e narrativo, la conzonetta, la canzone-ode, l'endecasillabo sciolto: forme che furono bravamente coltivate da C. I. Frugoni, col quale l'Arcadia compì il suo officio di ...
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De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] di Marte... gli affanni... / nel volgar lazio più mai non veduti " (e v., passim, l'espressione vulgare latium); il calco dell'endecasillabo veneziano di VE I XIV 4 nel Decameron IV 2 43; la succitata menzione dell'opera nel Trattatello, con l'esatta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la narrativa breve ha le forme della fiaba, della novella [...] Balbo sono del 1829), scrittori come Tommaso Grossi, Carlo Porta e Giovanni Prati usano l’ottava rima e l’endecasillabo sciolto, in lingua o in dialetto, per trame patetiche e sentimentali su sfondo storico. Ottima accoglienza ricevono l’Ildegonda ...
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né
Riccardo Ambrosini
1. Della congiunzione coordinante negativa né, le attestazioni, pochissime nella Vita Nuova (10, di cui 2 in poesia: circa lo 0,05% del lessico totale), sono statisticamente più [...] di un livello particolare, non dotto, dalle chiare cadenze popolaresche. Le sedi preferite sono l'inizio del verso - sia endecasillabo che settenario - e quella successiva alla cesura, all'inizio, cioè, della seconda parte del verso. Cfr. Vn XXI 4 ...
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VILLIFRANCHI, Giovanni
Nicole Botti
VILLIFRANCHI, Giovanni. – Nacque a Volterra nel 1570, da Jacopo e da Violante Tieri, entrambi di origini volterrane.
Non risultano notizie relative ai suoi studi, [...] con il duca di Mantova Vincenzo Gonzaga e con la famiglia de’ Medici. Fu lui l’autore dell’endecasillabo (contenente un emistichio tassiano) inciso sul sottopancia del cavallo del granduca nella statua equestre di Ferdinando I realizzata dal ...
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Polonia
Mieczyslaw Brahmer
Nessun ricordo diretto della P., della sua storia, delle sue città, delle sue tradizioni politiche, anche in rapporto alle vicende dell'Impero, è da annoverare nell'opera [...] , e tralasciando vari tentativi rimasti manoscritti o perduti. A. Stanislawski ha raggiunto un buon livello adoperando l'endecasillabo sciolto (1870). Classica rimane la traduzione di E. Porębowicz pubblicata negli anni 1899-1906 e ristampata varie ...
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PASSERO, Felice
Pietro Giulio Riga
PASSERO, Felice. – Nacque a Napoli intorno al 1556 da famiglia nobile.
Nel 1576 si fece monaco cassinese mentre era abate Angelo De Fagis detto il Sangrino. La sua [...] Sisto V.
L’Essamerone canta le meraviglie della creazione utilizzando, come nel Mondo creato tassiano, l’endecasillabo sciolto, ma realizza una originale partizione della materia esameronica, scandita dalla suddivisione delle sei giornate in tredici ...
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chiasmo
Francesco Tateo
Designa nella terminologia moderna la disposizione inversa dei termini corrispondenti di due membri in un periodo. Tale figura retorica presuppone che i membri così disposti [...] ...
Più frequente è il c. concluso nella misura di un solo verso: i due membri corrispondono generalmente ai due cola dell'endecasillabo, ma comunque presentano la stessa lunghezza metrica (cfr. Rime LXVII 15 Noi darem pace al core, a voi diletto; If ...
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Ben so che fosti figliuol d'Alaghieri
Eugenio Chiarini
Sonetto terzo di Forese, ultimo della tenzone con D. (Rime LXXVIII).
Replicando alle veementi accuse dell'avversario, basta a Forese, " calmo, [...] di D.: Abba, Abba, Cdc, Dcd. È stato notato che il v. 10 (" che qual ti carica ben di bastone "), endecasillabo con accento sulla quarta e sdrucciolo ‛ intatto ' dopo di essa, non ha riscontri nella metrica di Dante. Per la tradizione manoscritta del ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] Dante indica gli esiti a suo parere assoluti di quell'esperienza nelle canzoni di Guido delle Colonne, associando la compatta serie endecasillabica di Amor, che lungiamente m'ài menato e la suprema constructio di Ancor che ll'aigua per lo foco lassi ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., di undici «posizioni metriche», se...
saffico
sàffico agg. [dal lat. Sapphĭcus, gr. Σαπϕικός, der. di Σαπϕώ, Saffo] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a Saffo, poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.), e alla sua opera: la poesia s., la lirica saffica. 2. Nella...