FISCHER, Kuno
Galvano Della Volpe
Filosofo tedesco, nato il 23 luglio 1824 a Sondewalde nella Slesia, morto il 5 luglio 1907 a Heidelberg. Fu professore di filosofia nelle università di Jena e Heidelberg. [...] da Bacone a Schopenhauer, nella quale la parte meno viva è quella dedicata all'empirismo (specialmente Locke e Hume), per mancanza, forse, di congenialità del F. con gli empiristi. Pregevoli i suoi studi letterarî ed estetici, in specie sul Lessing e ...
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Vienna, circolo di
Vienna, circolo di circolo intellettuale costituito da un gruppo di filosofi, matematici e scienziati riuniti per la prima volta nel 1922 dal filosofo tedesco Moritz Schlick (1882-1936). [...] , W. van O. → Quine, Arne Naess. La scuola di pensiero a cui si rifà il circolo di Vienna è l’empirismo logico o neopositivismo logico, una corrente che si ispira al lavoro del filosofo e logico austriaco L. → Wittgenstein. L’ambizioso programma ...
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a priori/a posteriori
Coppia di termini con cui è stato designato un rapporto di precedenza logica tra gli elementi della conoscenza.
Significato gnoseologico e metafisico
Nel pensiero antico e medievale [...] afferma una concezione puramente gnoseologica della conoscenza a priori come verità accertabile indipendentemente dall’esperienza. Filosofi empiristi come Locke e Hume promuovono una discussione sulla natura, l’estensione e la stessa possibilità di ...
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Viano, Carlo Augusto
Antonio Rainone
Storico della filosofia, nato ad Aosta il 10 luglio 1929. Formatosi alla scuola di N. Abbagnano (con cui si laureò nel 1952) nell'università di Torino, insegna storia [...] (del quale ha inoltre curato le traduzioni della Politica e della Metafisica). Grande attenzione ha poi dedicato all'empirismo moderno, occupandosi in particolare di Locke (da segnalare, al proposito, la sua cura di alcuni inediti lockiani). Dell ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] , pur con diversi atteggiamenti, H. Lotze, W. Wundt, H. von Helmholtz; la p. dello spazio, per es., è dagli empiristi considerata il risultato di un processo di apprendimento e gli elementi su cui si fonda sono indizi non spaziali, associati al ...
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PRETI, Giulio
Roberto Gronda
PRETI, Giulio. – Ultimo di cinque figli, nacque a Pavia il 9 ottobre 1911, da Roberto e da Alberta Giulia Mariani.
I genitori, emiliani di origine, erano entrambi maestri [...] per l’isola tunisina di Djerba, dove morì il 28 luglio 1972.
Fonti e Bibl.: Si vedano almeno: M. Dal Pra, Studi sull’empirismo critico di G. P., Napoli 1988; P.L. Lecis, Filosofia, scienza valori: il trascendentalismo critico di G. P., Napoli 1989; F ...
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liberalismo
Alessandro Pavarin
Dottrina, movimento di pensiero e sistema politico affermatisi a partire dal 18° sec. in Europa e, in generale, miranti ad attestare e a tutelare il valore della libertà [...] da Montesquieu e la declinazione kantiana di Stato di diritto. Nel contesto sociopolitico nato dalla seicentesca rivoluzione inglese, empiristi scozzesi quali D. Hume (➔) e A. Smith (➔) produssero sistemi teorici in cui la libera iniziativa e il ...
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REID, Thomas
Carlo Mazzantini
Filosofo, nato a Strachan (Scozia) il 26 aprile 1710, morto a Glasgow il 7 ottobre 1796. Insegnò nelle università di Aberdeen (1725-1764) e di Glasgow (1764-1780). Con [...] vérités, 1717). Ma la posizione del R. acquista il suo pieno valore storico solo quando sia messa in relazione con l'empirismo inglese: il quale, dalla forma eclettica che aveva avuto con G. Locke, e da quella spiritualistica e mistica che gli aveva ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] logicamente coerenti.
A ciascuna di queste grandiose concezioni corrisponde una spiegazione per il mondo della matematica. Dal campo empirista emerge l'idea dell'invenzionismo, secondo cui la matematica è semplicemente ciò che i matematici fanno. Si ...
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Dal gr. εμπειρία («esperienza»). In generale, atteggiamento filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Tradizionalmente considerato nelle storie della filosofia in opposizione a «innatismo» [...] derivino dall’esperienza o se piuttosto abbiano la loro sorgente nella ragione stessa, indicava in Aristotele «il capo degli empiristi», seguito da Locke «nei nuovi tempi». Che Aristotele possa dirsi l’iniziatore dell’e. è questione discussa: se ...
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empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....
empiria
empirìa s. f. [dal gr. ἐμπειρία, comp. di ἐν «in» e πεῖρα «esperienza»]. – Nel linguaggio filos., l’atteggiamento teorizzato dall’empirismo; anche l’esperienza in genere, o l’insieme dei suoi dati, o il mondo dell’attività pratica,...