CESCIA, Giovanni
Sergio Chiogna
Nato a Trieste il 7 genn. 1858, compì gli studi secondari nella città natale e frequentò quindi le università di Vienna e di Graz. Nel 1878, contrario all'occupazione [...] tra il fine e il mezzo dell'attività umana, tra il valore del fine e l'esigenza della sua origine empirica.
Opere: oltre alla collaborazione alla Biblioteca delle scuole italiane (1904-1905) e ai numerosi articoli apparsi nella Rivista di filosofia ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] l'esistente in quanto tale (il dass, il "che", cioè il reale). Quest'ultimo compito poteva essere assolto soltanto dall'"empirismo filosofico" o "filosofia positiva" che S. andò elaborando negli ultimi anni e che ha come tema principale la filosofia ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] (in particolare ad opera delle riviste Telos e New Left Review). Precedentemente la f. si era scontrata in America con l'empirismo logico e col pragmatismo. Nel corso di un lavoro ormai trentennale M. Farber e la sua scuola (della quale è organo ...
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CAPOGRASSI, Giuseppe
Vittorio Frosini
Nacque a Sulmona il 21 marzo 1889 da Vincenzo e da Concetta Faraglia. La famiglia, insignita del titolo marchionale, era di antico lignaggio: nel XV secolo un Paolo [...] del diritto nell'analisi di G. C., in Riv. intern. di filos. del diritto, XVIII(1938), pp. 446-471; R. Treves, Empirismo e idealismo nel problema della scienza del diritto,ibid., pp. 189-201; G.Ambrosetti, In ricordo di G. C., in L'Osservatore romano ...
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Rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due o più cose, fatti, concetti.
Esposizione, orale o scritta, con cui si danno informazioni intorno allo stato di una questione, ai risultati [...] medievale riprende gli spunti aristotelici, distinguendo tra r. reali e r. come enti di ragione.
Nell’ambito dell’empirismo, J. Locke concepì la r. come idea complessa e innanzitutto quindi come soggettiva, mentre ipotetica rimane una conformità ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] il dibattito sul fisicalismo, originariamente sorto nel Circolo di Vienna per poi trovare sostenitori negli sviluppi statunitensi dell’empirismo contemporaneo (segnatamente W.V.O. Quine). In quanto forma di m., ma con l’avvertenza che della materia ...
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Linguaggio e realtà
Massimo Dell'Utri
Il ruolo centrale assunto dal linguaggio nell'analisi filosofica del 20° sec. ha posto in primo piano la questione della sua relazione con la realtà: in che modo [...] per una parola, questa si riferirà al suo oggetto non solo nel mondo attuale ma anche in ogni mondo possibile; perciò, ogni enunciato empirico di identità a = b (dove a e b sono due parole che designano lo stesso oggetto) che è vero sarà vero in ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] lui svolto nel periodo iniziale con l'esperienza decisiva, e per lui rivelativa, del Circolo di Vienna, quindi dell'empirismo logico, soprattutto secondo il magistero di Schlick, su cui tornerà più volte, non solo per ricordarlo ma per differenziare ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] sul piano filosofico sia nell’ambito del razionalismo, con il filosofo olandese Baruch Spinoza, sia nell’ambito dell’empirismo, con Hobbes.
L’impostazione deterministica di Spinoza e Hobbes
Spinoza afferma che soltanto Dio è libero, perché solamente ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] ma ridotta a fenomeno fisico e meccanico, l'abitudine è paragonata dalla scuola cartesiana a una sorta di automatismo), dell'empirismo inglese (D. Hume, che rappresenta l'apice di tale tradizione, sostiene che tutte le inferenze dall'esperienza sono ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....