Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, e si distingue dal ‘sensismo’, che ammette una sola fonte della conoscenza, il senso esterno o sensazione, in quanto ammette anche il senso interno o riflessione. Nella storia della filosofia l’e. ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] lo scopo di diffondere una «visione scientifica del mondo», unificando l’intera conoscenza sotto l’egida delle scienze empiriche. Membri di spicco del circolo viennese erano M. Schlick, R. Carnap, H. Feigl, O. Neurath, F. Waismann. Successivamente ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), [...] e l’ e. interna, o percezione dei moti interni alla coscienza (riflessione). E. esterna ed e. interna costituiscono il presupposto di quell’ulteriore riflessione intellettuale che ne elabora i dati.
I. ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] un’altra situazione e viceversa. Il p. si pone quindi in una posizione diversa tanto da quella dell’empirismo quanto da quella dell’idealismo. Contro l’empirismo, il p. nega la riduzione del pensiero a induzione o a convenzione e afferma che nulla ci ...
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sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] di T. Campanella, che riconduce ogni scire a un sentire.
La vera fioritura del s. si ha quando la tradizione dell’empirismo inglese assume con T. Hobbes e J. Locke un carattere spiccatamente sensistico, per l’esigenza di combattere ogni forma di ...
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conoscenza
Stefano De Luca
Esperienza e ragione per ottenere un sapere certo
Esiste una conoscenza valida? E se sì, entro quali limiti? E come giungiamo a essa? A queste domande ha sempre cercato di [...]
Una delle più antiche controversie sulla conoscenza riguarda la sua origine: da dove proviene una conoscenza valida? Gli empiristi (empirismo) sostengono che essa derivi dall'esperienza, che con la sua evidenza ‒ testimoniata dai sensi ‒ è l'unica a ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] stesso. Il metodo della discussione critica si limita a stipulare che un'eventuale ipotesi addizionale (tale da non ridurre il contenuto empirico di T) introdotta ad hoc non può essere mantenuta, a meno che non vi siano buone ragioni per ritenere che ...
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simpatia Sentimento di inclinazione e attrazione istintiva verso persone, cose e idee. filosofia Il greco συμπάϑεια designa la comunanza che si manifesta tra più esseri in quanto sono soggetti delle medesime [...] nella riflessione morale inglese del 18° sec. (A. Shaftesbury, A. Smith) la quale, orientata o verso un empirismo eudemonistico o verso un’etica del sentimento, scorge nella s., in quanto partecipazione al sentimento altrui, il fondamento di ogni ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] dell’associazione tra idee derivanti dalla sensazione. Il sensismo (➔) settecentesco elaborò ulteriormente i presupposti dell’empirismo inglese (specialmente di Locke), mentre nella critica kantiana la conoscenza è concepita come sintesi di dati ...
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Nel linguaggio della filosofia e delle teorie delle arti, imitazione.
Con il concetto di μίμησις Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea che ne costituisce il tipo universale (➔ metessi); [...] ° sec. inoltrato. È in questo secolo, infatti, che si comincia ad assistere alla crisi del concetto di m.: con l’estetica dell’empirismo inglese, in particolare con E. Burke, il quale allontana la poesia, che agisce sulle emozioni, dalla m.; con J.-J ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....