In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] che sta a rappresentare un gruppo di idee particolari, designate perciò da uno stesso nome. In generale, ogni dottrina empirista che individui in singoli elementi esperibili la base della conoscenza e la fonte del significato, è caratterizzabile come ...
Leggi Tutto
Anatomia
In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. S. bianca e s. grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così [...] nel nostro spirito, che la potrà dunque percepire alla stregua di tutte le altre idee. Sviluppando ulteriormente i presupposti dell’empirismo di Locke, D. Hume giunge a spiegare la genesi dell’idea di s. con l’attività associativa dell’immaginazione ...
Leggi Tutto
WITTGENSTEIN, Ludwig Josef
Vito A. BELLEZZA
Logico e filosofo del linguaggio, nato a Vienna il 26 aprile 1889, morto a Cambridge il 29 aprile 1951. Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'università [...] segni. Le proposizioni della filosofia tradizionale, non essendo riconducibili né alle proposízioni elementari di significato empirico, né a quelle logico-matematiche, sono dette pseudo-proposizioni "senza senso" (sinnlos), anzi "insensate" (unsinnig ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] astratta è presente e complanare alla vita concreta. Nella Scienza nuova la tensione tra il severo deduttivismo e l’empirica induzione non riesce a placarsi e la possibilità di una serrata catena dimostrativa scende a patti con l’inesauribile varietà ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] ‘napoletani’, invece, non apprezzarono troppo le aperture alla filosofia positivista; Angelo Camillo De Meis lo accusò di empirismo. Il colloquio filosofico sarebbe proseguito, con De Meis che scriveva a De Sanctis deplorando l’«antihegelismo» di ...
Leggi Tutto
Filosofo (Stilo, Reggio di Calabria, 1568 - Parigi 1639). Entrato adolescente nell'ordine dei domenicani, venne formando la sua cultura filosofica soprattutto con la lettura dei platonici e di Telesio; [...] è allontanamento dalla realtà, illanguidimento di conoscenza: che è il punto ove C. più si avvicina a certi temi dell'empirismo della nuova scienza, e che ricorda i legami di C. con Galileo del quale scriverà l'Apologia dopo la condanna romana ...
Leggi Tutto
scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] e ultima fase (1° sec. a.C.-2° sec. d.C.) ha i suoi massimi rappresentanti in Enesidemo, Agrippa e Sesto Empirico. A essi si deve la raccolta sistematica degli argomenti (tropi) della tradizione scettica: questi si basano sulla diversità dei modi di ...
Leggi Tutto
DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] l'estetica quanto la "filosofia in generale" dal bivio di dover essa "o stare con chi distingue troppo (ossia empiricamente) o stare con chi unifica troppo (ossia astrattamente)" (Opere, III, p. 17).
Pur parlando ancora, in termini idealistici, di ...
Leggi Tutto
FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] e la propria finitezza, il problema della costituzione del soggetto si presentava come problema della relazione tra i soggetti empirici, nei quali veniva riconosciuta la verità e l'immediatezza del soggetto assoluto. Entrava così, di fatto, la storia ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] una delle principali poste in gioco delle scienze della vita nel Settecento. Essa si riallaccia al tema dell'esplorazione empirica di queste forme, suscettibile di svelare un ordine immanente della Natura ed è resa, tra l'altro, infinitamente più ...
Leggi Tutto
empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....