SPERIMENTALE, METODO
Giovanni Gentile
. È il metodo di tutte le moderne scienze della natura - per questo generalmente chiamate scienze sperimentali - con cui si procede per stabilire l'esistenza obiettiva [...] la natura si conforma così com'è: quello che il filosofo inglese chiamava natura naturans e contrapponeva alla natura bruta, natura naturata. la soluzione idealistica di Cartesio e quella dell'empirismo di Bacone. Così è diventato comune nel pensiero ...
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JOHNSON, Samuel
Gian Napoleone Giordano Orsini
Letterato ed erudito inglese, nato a Lichfield l'8 settembre 1709. Dal padre, un libraio di cultura non spregevole, e dai suoi libri apprende ad amare [...] . Questo suo onesto buon senso, questo sano empirismo britannico si rivelano anche in alcune acute osservazioni 1908. - Rapporti con l'Italia: A. Graf, L'anglomania e l'influsso inglese in Italia nel sec. XVIII, Torino 1911, cap. 12°; L. Piccioni, Un ...
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MERCATORE (o Mercator, latinizz. di Kremer), Gerhard
Giuseppe Caraci
Uno dei più grandi geografi del sec. XVI, considerato il fondatore, o, meglio, il riformatore della cartografia scientifica. Nacque, [...] nel 1891) porta il suo nome (ma è probabilmente opera di un suo amico inglese rimasto ignoto, e M. non ne fu che l'incisore e l'editore); un matematici, sottraendola a quella specie di eclettico empirismo, fino ad allora prevalente, anche se poi ...
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SCETTICISMO
Guido Calogero
. È, in generale, l'atteggiamento di chi, in ordine a un dato complesso di nozioni o addirittura alla totalità del conoscibile, assume un atteggiamento negativo, o limitandosi [...] . ed è principalmente rappresentato da Enesidemo, Agrippa e Sesto Empirico - gli scritti superstiti del quale costituiscono il documento massimo in campo molti secoli più tardi dal grande scettico inglese. Così, all'inizio dell'età moderna, col ...
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SPENCER, Herbert
Guido Calogero
Pensatore inglese, nato a Derby il 27 aprile 1820, morto a Brighton l'8 dicembre 1903. Figlio d'un maestro, fu piuttosto un ribelle che un precoce: non volle compiere [...] S., garantire alla sua filosofia il carattere "sintetico"), bensì quel che lo S. più immediatamente teorizza sul piano dell'empirismo e positivismo inglese del tempo, a cui per molti rispetti si ricollega (e così, spesso, le sue pagine più vive s ...
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WITTGENSTEIN, Ludwig Josef
Vito A. BELLEZZA
Logico e filosofo del linguaggio, nato a Vienna il 26 aprile 1889, morto a Cambridge il 29 aprile 1951. Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'università [...] si esprime nel Tractatus logico-philosophicus (Londra 1922, testo ted. con trad. inglese; trad. ital. con introd. e bibl. di G. C. M. Colombo riconducibili né alle proposízioni elementari di significato empirico, né a quelle logico-matematiche, sono ...
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MARTINEAU, James
Guido Calogero
Pensatore e pastore unitariano inglese, nato a Norwich il 21 aprile 1805, morto a Londra l'11 gennaio 1900. Dal 1840 professore di psicologia, filosofia morale ed economia [...] e dal 1853 a Londra, fu amico di John Stuart Mill, al cui empirismo associazionistico aderì per un certo tempo: ma più tardi, anche per influsso dualistico e religioso, che l'Ottocento inglese oppose all'evoluzionismo positivistico.
Suoi scritti ...
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HOFFDING, Harald
Guido Calogero
Filosofo danese, nato a Copenaghen l'11 marzo 1843, e ivi morto il 2 luglio 1931. Libero docente dal 1871, fu dal 1883 al 1915 professore di filosofia nell'università [...] H. nella Philosophie der Gegenwart in Selbstdarstellungen (IV, Lipsia 1923). Sotto il prevalente influsso dell'empirismo e dello psicologismo inglese e francese, ma non senza esperienza del pensiero germanico, il H. affrontò i massimi problemi della ...
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JØRGENSEN, Jørgen Jens Frederik Theodor
Marco M. Olivetti
Filosofo danese, nato a Haderuo il 1° aprile 1894, morto a Copenaghen il 30 luglio 1969. Insegnò all'università di Copenaghen dal 1926 al 1964 [...] movimento scientifico per la sintesi. Nel 1931 pubblicò in inglese lo scritto con cui aveva partecipato al concorso della si ritrova in Den logiske Empirismes Udvikling ("Lo sviluppo dell'empirismo logico", 1948; trad. it. in Neopositivismo e unità ...
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LEWES, George Henry
Guido Calogero
Pensatore inglese, nato a Londra nel 1817, morto il 28 novembre 1878. Fu uno dei più versatili e geniali rappresentanti dell'evoluzionismo e del positivismo sviluppatisi [...] Il suo positivismo, che, per quanto si riconnetta principalmente al Comte, non diverge molto neanche dallo Spencer, è essenzialmente un empirismo, che, limitando la conoscenza dell'uomo alla cerchia dell'esperienza, ammette al di là di essa l'oscura ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...