Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] ha, tranne che nelle comunità politiche molto piccole, alcun senso reale, mentre il concetto di 'bene comune' risulta essere empiricamente più il prodotto fittizio della minoranza governante che la forza propulsiva del processo politico. Ma se non è ...
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Riccardo Del Punta
Abstract
Viene esaminato il regime giuridico della malattia del lavoratore, la principale tra le ipotesi di legittima sospensione della prestazione di lavoro subordinato. A partire [...] protezione di un bene di elevato rango costituzionale quale la salute del cittadino lavoratore, quanto su quello empirico, trattandosi dell’ipotesi di più frequente realizzazione nella dinamica quotidiana delle relazioni di lavoro.
Quelli di malattia ...
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errore
Ogni giudizio o valutazione che contravvenga al criterio ammesso come valido nel campo cui il giudizio si riferisce, o ai limiti di applicabilità del criterio stesso. A differenza della menzogna [...] a facoltà o funzioni conoscitive improprie, quali la volontà o la sensibilità. Tali opzioni risolvono peraltro il problema empirico della genesi dell’e. che rimarrebbe invece aperto in una prospettiva idealistica come quella di Gentile, in cui ...
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induzione
Dal lat. inductio, der. di inducĕre «indurre». Processo mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale. Il problema a questo proposito più [...] filosofia antica e medievale, con la sola eccezione degli epicurei, mentre agli scettici, e più specificamente a Sesto Empirico, si deve far risalire la chiara determinazione della distinzione tra i. completa e incompleta, ossia tra una conclusione ...
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Vita. - Nacque a Londra il 22 gennaio 1561 (1560 vecchio stile). Suo padre, sir Nicola, era lord guardasigilli; sua madre, Anna Cooke (figlia di Antonio, precettore di Edoardo VI) possedeva una cultura [...] provenire dal senso tutto il conoscere. Se con quelle parole egli vuole mettere in luce la necessità di porre nel dato empirico il punto di partenza della ricerca, ritiene però che la mente possieda energie proprie che sono necessarie per elaborare e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Platone
Mario Vegetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Allievo di Socrate e discendente da una nobile famiglia ateniese, Platone può [...] come alternativi, allora per il filosofo non c’è altra via se non quella che consiste nell’abbandono del mondo empirico (della corporeità, della dimensione storico-politica, dei saperi pratici) e nel rifugio in quello ideale, cui si rivolge la sua ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le specie, il tempo, la storia
Phillip R. Sloan
Le specie, il tempo, la storia
Nel XVIII sec. i problemi di classificazione e di ordinamento di forme polarizzarono [...] nelle Preuves de la théorie de la terre.
La scala temporale adeguata a questi eventi era ricavata da un 'orologio' empirico basato sulla teoria del "calore centrale" di Jean-Jacques Dortous de Mairan (1678-1771), descritta nella quarta edizione della ...
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flusso turbolento
Mauro Cappelli
Flusso di un fluido il cui comportamento è determinato dal fenomeno della turbolenza nel quale le forze d’inerzia sovrastano le forze viscose spezzando la regolarità [...] il flusso turbolento è per definizione un fenomeno non stazionario e può essere studiato solo attraverso equazioni di tipo empirico o facendo uso di metodi statistici. La transizione tra regime laminare e regime turbolento è regolata da un parametro ...
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assenso
Atto della mente che aderisce in modo immediato all’evidenza di un’impressione. L’a. è quindi spontaneo, ma implica la volontà e, quanto meno l’impressione è chiara, tanto più nasce la possibilità [...] . Opponendosi a questo concetto della συγκατάϑεσις, gli scettici propugnavano invece la ἐποχή, la «sospensione» dell’a. (Sesto Empirico, Adversus mathematicos, VIII, 39, 7). La nozione dell’a. passò nella filosofia cristiana per definire la fede come ...
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Filosofo accademico vissuto dal 315 al 240 circa a. C., successore di Cratete nella carica di scolarco e fondatore della cosiddetta "seconda" (o "nuova") Accademia. Si manifesta con lui il caratteristico [...] a riconoscere chi tra gli scolari potesse essere ammesso a un superiore insegnamento dogmatico, è notizia inverosimile (v. Sesto Empirico, Pyrr. Hyp.. I, 234), che dimostra forse soltanto la preoccupazione posteriore di attenuare in qualche modo il ...
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empirico
empìrico agg. [dal lat. empirĭcus, gr. ἐμπειρικός, der. di ἐμπειρία «esperienza»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., di ciò che appartiene all’esperienza, opposto a innato, razionale, sistematico, puro. In partic.: a. In antitesi...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....