(o pinze) Utensile formato da due leve d’acciaio, unite a cerniera cosicché le parti più lunghe (talvolta rivestite di materiale isolante) servono per impugnare l’utensile mentre quelle più corte, o mascelle [...] corso di dissezioni anatomiche o di interventi chirurgici. Sempre in chirurgia e nelle specialità chirurgiche, per l’emostasi temporanea, per afferrare organi o per usi particolari (apertura di ascessi tonsillari, prelevamento di frammenti di tessuto ...
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LA TORRE, Felice
Ettore Calzolari
Nacque da Domenico e da Domenica Pagano il 3 maggio 1846 a Savoca, presso Messina, e qui compì i primi studi. Trasferitosi a Messina, dopo aver conseguito, nel 1864, [...] subito noti e apprezzati nella comunità scientifica (La funzione emopoietica dei vasi uterini, Roma 1904; Del processo intimo dell'emostasi uterina post-partum, in Boll. della Società Lancisiana degli ospedali di Roma, XXV [1905], 4, pp. 141-160; Dei ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Ulrich Tröhler
L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Oggi la chirurgia [...] 'autopsia.
Le novità emerse dalle ricerche sugli animali concernenti la coagulazione del sangue, la trombosi, i nuovi metodi di emostasi e lo stato comatoso per asfissia parziale e per inalazione di diossido di carbonio, condotte in Gran Bretagna nel ...
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Biologia
Si dice a. cellulare (v. fig.) l’interazione fra le cellule in organismi pluricellulari che si verifica a opera di specifiche molecole proteiche. Queste interazioni, responsabili del mantenimento [...] sangue, venendo a contatto con determinate superfici naturali (fibre collagene, membrane basali) o artificiali (protesi valvolari, vascolari ecc.), aderiscono tra di loro e alle superfici stesse; all’a. piastrinica segue l’aggregazione (➔ emostasi). ...
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NEUROCHIRURGIA
Giampaolo Cantore
(v. cranio-cerebrale, chirurgia, XI, p. 793; App. II, i, p. 721; neurochirurgia, App. III, ii, p. 258)
Negli ultimi quarant'anni molte innovazioni tecniche in campo [...] di moderata o spinta ipotensione controllata, ottenendo campi operatori praticamente esangui, oltre a rendere facile l'emostasi dei piccoli vasi sanguigni mediante corrente bipolare. Di recente, l'evoluzione tecnica della circolazione extracorporea ...
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PLASTICA, CHIRURGIA (XXVII, p. 489)
Luigi TONELLI
Si può dire che un nuovo periodo nella chirurgia plastica è sorto da quando V. P. Blair e J. B. Brown (1929) hanno introdotto il concetto dell'innesto [...] accogliere l'innesto sia opportunamente preparata (raschiamento delle granulazioni esuberanti se si tratta di una superficie granulante, emostasi rigorosa nel caso di una ferita recente, rispetto a tutte le regole dell'asepsi). Il lembo è fissato ...
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CECI, Antonio
Domenico Celestino
Nacque ad Ascoli Piceno l'11 ott. 1852 da Giuseppe, maestro di posta, e da Felicia Forlini, conduttrice di locanda. Compiuti gli studi secondari a Loreto e a Fermo, [...] e i primi anni del Novecento. In quell'epoca la chirurgia, graziealle grandi conquiste dell'anestesia, dell'antisepsi e dell'emostasi, era in rapido sviluppo e si avviava a toccare traguardi insperati; gli interventi più arditi, fino a pochi anni ...
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Espulsione o estrazione del feto dei Mammiferi dagli organi genitali. Avviene al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale può considerarsi concluso: l’utero contraendosi ritmicamente (travaglio [...] ferita sulla superficie interna dell’utero. Il controllo dell’emorragia che ne deriva è assicurato in una prima fase da un’emostasi meccanica, dovuta alla contrazione della muscolatura uterina, che costituisce il cosiddetto globo di sicurezza; l ...
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Diritto
Mezzo straordinario di impugnazione avente ad oggetto una sentenza di condanna divenuta irrevocabile. Sia per la fase di incardinamento della richiesta, sia per lo stesso giudizio di revisione, [...] l’assenza di lesioni diverse oltre quelle riscontrate a un primo esame, di corpi estranei o la completezza dell’emostasi.
Revisione del cavo uterino Il raschiamento inteso all’allontanamento di eventuali resti abortivi o residui placentari.
Musica ...
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Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole [...] .
Nel 20° sec., la protezione dell’operato dall’anemizzazione si è giovata dapprima del perfezionamento delle tecniche di emostasi e poi del ricorso alle emotrasfusioni dirette, infine, con la messa a punto della tecnica per la conservazione del ...
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emostasi
emòstaṡi (o emostàṡi; anche emostaṡìa) s. f. [dal gr. αἱμόστασις, comp. di αἷμα «sangue» e στάσις «stasi»]. – Nel linguaggio medico, l’arresto di una emorragia, che si può verificare spontaneamente col meccanismo della coagulazione,...
-stasia
-staṡìa. – Secondo elemento di termini composti del linguaggio medico, che, in pochi casi, rappresenta una variante (forse dovuta a influenza del fr. -stasie, variante di -stase) del suffissoide -stasi: per es., emostasìa e menostasìa...