L’impiego di correnti elettriche per l’ablazione o la distruzione di tessuti patologici, la dieresi dei tessuti e l’emostasi intraoperatoria di piccoli vasi. Ha il vantaggio di evitare la disseminazione [...] di cellule neoplastiche, la diffusione di germi patogeni e quello di raggiungere regioni altrimenti inaccessibili. I metodi di applicazione dell’e. sono la folgorazione, l’elettroessiccazione, l’elettrocoagulazione, ...
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Con questo termine s'intende, in senso generale, la fuoriuscita di sangue in massa dai vasi sanguigni (e quindi non la fuoruscita isolata d'elementi costitutivi del sangue). L'emorragia si dice interna, [...] , pituitrina), l'intensità dell'attività cardiaca (caffeina, sparteina) perché questi mezzi, usati prima che sia stata raggiunta l'emostasi definitiva, frustrano uno dei mezzi naturali di arresto o di diminuzione dell'emorragia e cioè la caduta della ...
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In medicina, periodo e. del parto, lo stadio terminale del travaglio, quando il feto viene alla luce.
Fasciatura e. Metodo di emostasi preventiva, consistente nel bendaggio di un arto allo scopo di espellerne [...] il sangue, in occasione di un intervento chirurgico ...
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Chirurgo (Berna 1841 - ivi 1917), prof. e direttore della clinica chirurgica di Berna (1872); descrisse la cachessia tireopriva (1883), migliorò i mezzi di emostasi, portò contributi al problema dello [...] strozzamento erniario e alla tecnica di riduzione di lussazioni e fratture; importanti i progressi tecnici apportati alla chirurgia del gozzo, dell'addome, ecc. Ebbe il premio Nobel per la fisiologia o ...
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Chirurgo (Saint-Maixent 1796 - Parigi 1856), considerato uno dei fondatori dell'urologia francese: perfezionò la cura dei restringimenti uretrali e il cateterismo; indicò il metodo di emostasi per torsione [...] delle arterie e importanti nuovi procedimenti di tecnica chirurgica (ano artificiale, vagina artificiale, cura chirurgica delle emorroidi) ...
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Spandimento di sangue nel cavo addominale, quale si può avere dopo interventi operativi in cui l'emostasi sia stata praticata in modo insufficiente o imperfetto, oppure dopo traumatismi come cadute, violente [...] contusioni; l'emorragia in questi casi proviene dalla rottura di rami dell'arteria meseraica superiore o dalla rottura della milza o, più spesso, del fegato. Altre cause d'emorragia endoaddominale sono ...
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TAMPONAMENTO (fr. tamponnement; sp. tamponamiento; ted. Tamponade; ingl. plugging)
Nicola Leotta
Termine usato in chirurgia per indicare l'applicazione su una ferita, o piaga, o in una cavità, di tamponi, [...] che esso riesca a esercitare compressione più o meno forte sulla ferita. I tamponi si rinnovano quando già si è determinata l'emostasi, per solito dopo 48 ore. In alcuni casi si usano speciali sostanze, come è nelle ferite dei seni della dura madre ...
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Coltello chirurgico a lama generalmente usato per l’incisione dei tessuti molli.
B.-laser Strumento chirurgico che sfrutta le proprietà di un raggio laser per sezionare i tessuti e contemporaneamente attuare [...] l’emostasi. ...
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Trattamento chirurgico ad alta temperatura, eseguito a scopo terapeutico (detto anche cauterizzazione). Vi si ricorre per la distruzione di tessuti patologici superficiali e profondi (verruche, condilomi, [...] piccoli tumori superficiali ecc.), o per eseguire piccole emostasi e tagli non sanguinanti e sterili. Si esegue con il termocauterio (➔ cauterio) o con il bisturi elettrico (termocoagulazione). ...
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Apparecchio usato per il taglio elettrico dei tessuti. La profondità del taglio è in rapporto con l’intensità della corrente. L’e. presenta il vantaggio di non dare escare e di determinare, contemporaneamente [...] al taglio, l’emostasi dei piccoli vasi. ...
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emostasi
emòstaṡi (o emostàṡi; anche emostaṡìa) s. f. [dal gr. αἱμόστασις, comp. di αἷμα «sangue» e στάσις «stasi»]. – Nel linguaggio medico, l’arresto di una emorragia, che si può verificare spontaneamente col meccanismo della coagulazione,...
-stasia
-staṡìa. – Secondo elemento di termini composti del linguaggio medico, che, in pochi casi, rappresenta una variante (forse dovuta a influenza del fr. -stasie, variante di -stase) del suffissoide -stasi: per es., emostasìa e menostasìa...