ASSALINI, Paolo
Mario Crespi
Nacque a Reggio Emilia (secondo altre fonti, a Modena) il 15 genn. 1759 da Lazzaro, archiatra del duca Ercole, III, d'Este, e da Rosa Casali. Segui gli studi medici nell'università [...] con soluzioni ipertoniche che favorissero il deflusso dei liquidi verso l'estemo. Si preoccupò sempre di arrestare tempestivamente le emorragie e introdusse nuovi metodi per comprimere le arterie. Fu un abile operatore di aneurismi, per la cui cura ...
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PASTA, Andrea
Maria Pia Donato
PASTA, Andrea. – Nacque il 6 maggio 1706 a Bergamo da Marcello e Lodovica Passi.
Seguì il corso di studi filosofici presso il seminario cittadino e, secondo Alessandro [...] , Paris, an VIII [1800]).
Si tratta di un’ampia esposizione della fisiologia e della patologia del ciclo mestruale femminile e delle emorragie pre e post partum, che Pasta ritiene derivare per lo più da un eccesso di sangue arterioso, e per il quale ...
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FASOLI, Gaetano
Alessandro Porro
Nacque il 1º luglio 1875 a Bassano Veneto (l'attuale Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza) da Luigi e da Maria Fabris. Laureatosi in medicina e chirurgia presso [...] Sull'influenza della vitamina C sulla coagulazione del sangue in rapporto alla clinica delle emorragie gengivali, in La Stomatologia ital., I [1939], pp. 413-415; Emorragie gengivali e vitamina K, ibid., II [1940], in collabor. con O. Hoffer).
Il suo ...
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(o isterismo) Forma di nevrosi, variamente intesa dalla psichiatria classica e dalla psicanalisi. Il termine corrisponde per la prima a poco più di un concetto clinico, per la seconda a una particolare [...] (febbricola non dovuta a lesioni organiche, vasocostrizione e vasodilatazione periferiche). Vi rientrano anche fenomeni di fachirismo, le emorragie spontanee delle palme delle mani, il sudore e le ‘lagrime di sangue’ di alcuni soggetti durante l ...
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BAGLIVI, Giorgio
Mario Crespi
Nacque l'8 sett. 1668 a Ragusa (od. Dubrovnik), in Dalmazia, da Vlaho (Biagio) di Giorgio Armeno e da Anna di ser Iacopo de Lupis: Armenius, quindi, fu in realtà il suo [...] regole per individuarne le forme latenti; sostenne l'efficacia terapeutica dell'ipecacuana nelle dissenterie e nelle emorragie; affermò che le febbri maligne non debbono considerarsi primitive, ma derivanti da alterazione manifeste della linfa ...
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BOCCONE, Paolo (in religione frate Silvio)
Isabella Sermonti Spada
Nacque a Palermo il 24 apr. 1633 da famiglia proveniente da Savona. Fatti gli studi regolari, si dedicò alla storia naturale frequentando [...] o timore detto dai siciliani 'scanto' (schianto) e suoi strani effetti", ed un altro l'uso delle spugne per arrestare emorragie.
Al B. il Linneo dedicò il genere di piante Bocconia della famiglia delle Papaveracee.
Il B. morì nel convento di Parco ...
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GOTTI, Alfredo Luigi
Stefano Arieti
Nacque a San Giovanni in Persiceto, presso Bologna, il 31 marzo 1839 da Giovanni Battista e da Gaetana Maccaferri.
Giovanni Battista, nato nel 1795 da Domenico e [...] (Otomicosi nel cane, ibid., pp. 100-102), e propose, allo scopo di prevenire il rischio di emorragie tardive, di procedere alla legatura della grande arteria testicolare contestualmente all'esecuzione della castrazione a fuoco (Modificazione al ...
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CIUCCI, Antonio Filippo
Augusto De Ferrari
Nacque ad Arezzo nella prima metà del sec. XVII da Giovanni Battista.
Studiò e si laureò a Firenze tra il 1642 e il 1646; in seguito si trasferì a Roma, dove [...] medico sia in grado di chiarire la qualità della ferita, in relazione anche alla parte colpita, nonché degli "accidenti" (emorragie, febbri, ecc., seguiti al ferimento, soprattutto quelli non visibili, che pur possono condurre a morte). Il C. avverte ...
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ARANZIO (Aranzi), Giulio Cesare
Felice Mondella
Nacque a Bologna, probabilmente nel 1530, e si adottorò, il 20 maggio 1556, in filosofia e medicina presso lo Studio petroniano, dove era stato allievo [...] non comunicano direttamente con quelli della placenta, non manca di notare quanto ciò sia vantaggioso per evitare gravi emorragie dopo il parto.
L'accurata descrizione che egli conduce sui vasi ombelicali e particolarmente sui rapporti di questi ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] ); purpuriche, di colorito rosso vivo che nel tempo vira al bruno e al giallo per poi scomparire, di origine emorragica; pigmentarie, di colore dal bruno all'ardesia, dovute ad accumulo di pigmenti; acromiche, di colorito più chiaro della cute ...
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emorragia
emorragìa s. f. [dal lat. haemorrhagĭa, gr. αἱμορραγία, comp. di αἷμα «sangue» e tema di ῥήγνυμι «rompere» (v. -ragia)]. – In medicina, la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore; e. interna, stravaso di sangue in...
emorragico
emorràgico agg. [der. di emorragia; cfr. gr. αἱμορραγικός «soggetto a emorragia»] (pl. m. -ci). – Relativo a emorragia: manifestazioni e.; diatesi e., tendenza patologica a presentare manifestazioni emorragiche; febbri e. (dell’Argentina,...