LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] Importanti e originali furono i contributi recati dal L. alla fisiopatologia e alla clinica delle malattie vascolari ed emorragiche: in particolare formulò l'ipotesi che la comparsa della porpora durante la stasi venosa provocata fosse la conseguenza ...
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FRUGONI, Cesare
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Brescia il 4 maggio 1881 da Pietro, avvocato molto noto alla fine dell'800, e da Rosa Camotti. Compiuti gli studi classici e iniziati i corsi universitari [...] e ben distinta dalle sindromi bantiane, associata o meno a ostacolo portale e a decorso caratterizzato da ricorrenti emorragie digestive, della quale studiò e descrisse accuratamente le peculiarità anatomo-patologiche e cliniche che illustrò in una ...
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LEOTTA, Nicola
Stefano Arieti
Nacque ad Acireale, presso Catania, il 17 febbr. 1878 da Giuseppe e da Antonia Rossi e, superato il primo ciclo di studi, si trasferì a Roma, dove si iscrisse al corso [...] tecnica operatoria consigliabile per asportare i calcoli vescicali, in presenza di varici della vescica stessa, onde evitare possibili emorragie pericolose per la vita del paziente (Le varici della vescica in rapporto alla diagnosi e alla cura dei ...
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STANCARI, Giovanni Antonio
Paolo Savoia
– Nacque a Bologna il 9 luglio 1668 da Domenico e da Dorotea Natali, entrambi membri del patriziato bolognese.
Suo fratello, nato nel 1678 dalle seconde nozze [...] suoi effetti sulle fibre midollari da cui partivano in nervi. La memoria sul fungus melitensis trattava di un farmaco contro le emorragie da somministrare per via orale disciolto nel vino. I suoi lavori più importanti e noti riguardano però la ‘dura ...
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SANTO, MARIANO. – Nacque a Barletta nel 1488. Non è nota l’identità dei genitori.
Si formò alla pratica chirurgica prima a Napoli e poi a Roma: qui ebbe come maestri i chirurghi Giovanni Vigo e Giovanni [...] paziente e i gesti degli assistenti; la direzione del taglio – pensata in maniera da limitare il più possibile emorragie e altri effetti collaterali invalidanti per il paziente; il modo di affrontare situazioni particolarmente rischiose; il metodo e ...
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Anna Meldolesi
Le armi contro Ebola
Un tasso di mortalità altissimo per un virus che minaccia seriamente il mondo intero: la ricerca scientifica e la sperimentazione di terapie efficaci sono partite quando [...] il fiume Ebola (Repubblica democratica del Congo). Si tratta di un virus a RNA che causa epidemie di febbre emorragica con elevata mortalità (circa del 70%). Si contano 5 ceppi differenti, classificati in base alla loro origine geografica: Bundibugyo ...
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Nome che si dà comunemente alle rocce compatte, specialmente a quelle usate come materiale da costruzione.
Accompagnato da determinazioni riferentisi ad alcune caratteristiche esteriori, all’uso, al luogo [...] presiedono al loro impiego: le p. serpentine o del serpe contro i rettili; le p. del sangue o sanguinelle contro le emorragie; le p. latteruole per favorire la secrezione del latte; le p. gravide per il buon andamento della gestazione; le p. stellari ...
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Si dice di formazione che concerne la vista, l’occhio, la visione o di fenomeno inerente all’ottica.
Anatomia e medicina
Anatomia comparata
Chiasma o.
L’incrocio delle fibre nervose che dalla retina dell’occhio [...] visivo, progressivo sino alla cecità, e al reperto di cospicuo sollevamento della papilla, di congestione venosa e di emorragie perivenose. Le neuriti o. possono prendere origine da una serie di malattie infiammatorie acute (meningiti, encefaliti ...
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(o nichelio) Elemento chimico (simbolo Ni; numero atomico 28, peso atomico 58,69).
Caratteristiche
Si trova in natura in diversi minerali come solfuro (nella millerite), solfuro doppio con ferro (pentlandite), [...] tumori (del naso e del polmone) e l’intossicazione da nichelcarbonile. Quest’ultima provoca edema nei polmoni ed emorragie negli organi parenchimatosi (fegato, milza ecc.); si manifesta con dispnea, cefalea, perdita della coscienza, talvolta coma. Si ...
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Medico (n. Isola di Coo, 460 a. C. circa - m. 370 a. C. circa). Praticante e maestro di medicina in Atene e in Tessaglia, I. fu, secondo la testimonianza di quasi contemporanei come Platone e Aristotele, [...] ). Questa identificazione dei quattro umori si basa evidentemente sull'osservazione dei principali escreti corporei (feci, urine, emorragie, catarri, sudori), che (insieme con altre manifestazioni del malato) costituiscono per il medico ippocratico i ...
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emorragia
emorragìa s. f. [dal lat. haemorrhagĭa, gr. αἱμορραγία, comp. di αἷμα «sangue» e tema di ῥήγνυμι «rompere» (v. -ragia)]. – In medicina, la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore; e. interna, stravaso di sangue in...
emorragico
emorràgico agg. [der. di emorragia; cfr. gr. αἱμορραγικός «soggetto a emorragia»] (pl. m. -ci). – Relativo a emorragia: manifestazioni e.; diatesi e., tendenza patologica a presentare manifestazioni emorragiche; febbri e. (dell’Argentina,...