. Stato morboso caratterizzato da un abnorme sviluppo del tessuto linfatico della regione nasofaringea, che si palesa con le cosiddette vegetazioni adenoidi (dal gr. ἀδήν "ghiandola" εἶδος "forma"; v. [...] rara, ma assai temibile: la emofilia, nella quale, per difetto della coagulazione del sangue, si possono avere emorragie gravissime come conseguenza dell'atto operativo (v. emofilia). E, anche indipendentemente da questo particolare stato morboso, è ...
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SECONDAMENTO
Paolo GAIFAMI
. È il terzo e ultimo periodo del parto; s'inizia dopo l'espulsione del feto e termina con la fuoruscita degli annessi ovulari, costituiti dalla placenta, dalle membrane (amnios, [...] volte si trasforma l'incidente non pericoloso lì per lì del ritardo, in una complicazione ben più allarmante: l'emorragia, dovuta al distacco parziale della placenta, donde la necessità di interventi manuali o strumentali, sempre delicati.
Le manovre ...
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VERTIGINE (lat. vertigo; fr. vertige; sp. vertigo; ted. Schwindel; ingl. dizziness)
Vittorio Challiol
Sensazione illusoria e sgradevole di spostamento o di rotazione del corpo rispetto all'ambiente o [...] lo più a una propagazione al labirinto di processi catarrali cronici dell'orecchio medio: può esser dovuta anche a emorragie labirintiche. Fra le malattie nervose nelle quali più frequentemente si può osservare vertigine ricorderemo: la sclerosi a ...
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rianimazione
Insieme delle manovre che tendono a mantenere o a ripristinare la funzione cardiocircolatoria e quella respiratoria. La r. comprende varie sequenze di applicazione, che vanno dalla possibilità [...] valvolare (5%), sindromi aritmogene ereditarie (5%). Solo nel 10% la causa è extracardiaca (grave insufficienza respiratoria, emorragie, ecc.). La fibrillazione ventricolare è un’alterazione del ritmo cardiaco caratterizzata da caos elettrico, che si ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] : (1) ferite o soluzioni di continuità in generale e loro cause, cura e bendaggio, medicazioni e medicamenti delle carni, emorragie, ferite dei nervi, contusioni dei muscoli, ascessi, estrazione di frecce e simili, diete e cure, pozioni e misture; (2 ...
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L'uomo da sempre cerca di accrescere le sue possibilità nella lotta e negli sport. In parte questi tentativi si basano su norme dietetiche oppure su metodi per potenziare i muscoli. Sostanze stimolanti, [...] in arteria brachiale anche pressioni di 480/350 mmHg, durante una prova). Si sono registrati anche casi di emorragie cerebrali.
Gli effetti sembrano essere minimi sia sulla capacità polmonare sia sul metabolismo endogeno. La performance atletica in ...
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GIORDANO, Scipione
Stefano Arieti
Nacque a Torino il 4 ott. 1817 da Giovanni Domenico Maria e da Sofia Clerk, in una famiglia originaria di Ivrea tradizionalmente dedita alle professioni sanitarie: [...] ], pp. 61-64); propose l'adozione di un cinto emostatico, modificazione del torcolare di Petit, per il trattamento delle emorragie placentari, di una cannula aspirante simile a quella di Meysner per provocare il parto prematuro, di un pessario per i ...
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PORRO, Edoardo
Valentina Cani
PORRO, Edoardo. – Di famiglia lombarda, nacque a Padova il 13 settembre 1842 da Giovanni, ingegnere del catasto, e da Maria Anna Cassola.
In seguito al trasferimento del [...] . La tecnica elaborata da Porro consentiva di ridurre l’ampiezza della ferita, subito chiusa e medicata, evitando gravi emorragie e infezioni. Per la prima volta il parto cesareo non doveva più essere considerato un intervento quasi inevitabilmente ...
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URINARIO, APPARATO.
Primo DORELLO
Ettore REMOTTI
Fernando MARCOLONGO
Ermanno MINGAZZINI
Eugenio MILANI
Nino BABONI
Sommario. - Anatomia comparata (p. 788); Anatomia umana (p. 788); Fisiologia [...] prurito; altri fenomeni importanti sono la pericardite, le modificazioni del respiro (respiro di Kussmaul), la non rara diatesi emorragica, la costante e profonda anemia. Nel sangue si hanno sempre molto spiccati i segni della ritenzione e dello ...
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TUBERCOLOSI (dal lat. tuberculum "tubercolo")
Vincenzo FICI
Eugenio MORELLI
Nino BABONI
Cesare SIBILLA
Enrico Ettorre
Malattia infettiva e contagiosa, così denominata dalla caratteristica alterazione [...] una papula, che può raggiungere, dopo 24 ore, dimensioni diverse e può essere edematosa ai bordi o circondata da punti emorragici e da piccolissime vescicole. Alla palpazione è dura. Essa, dopo 4-8 giorni, è sostituita da una fine crosta, che ...
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emorragia
emorragìa s. f. [dal lat. haemorrhagĭa, gr. αἱμορραγία, comp. di αἷμα «sangue» e tema di ῥήγνυμι «rompere» (v. -ragia)]. – In medicina, la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore; e. interna, stravaso di sangue in...
emorragico
emorràgico agg. [der. di emorragia; cfr. gr. αἱμορραγικός «soggetto a emorragia»] (pl. m. -ci). – Relativo a emorragia: manifestazioni e.; diatesi e., tendenza patologica a presentare manifestazioni emorragiche; febbri e. (dell’Argentina,...