Botanica
In patologia vegetale, processo necrotico a carico dei tessuti della pianta. Si presenta soprattutto nell’asse epigeo, più di rado in quello ipogeo, e può prodursi quando i processi di cicatrizzazione [...] con il reperto addizionale di nodi neoplastici. I sintomi sono quelli di una cirrosi atrofica. La milza è costantemente aumentata di volume, l’ascite è abbondante, talvolta può diventare di tipo emorragico, e, se evacuata, si riforma rapidamente. ...
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trombolisi
Terapia antitrombotica basata sulla somministrazione di farmaci in grado di lisare un trombo formatosi all’interno del distretto arterioso dei vasi con conseguente ricanalizzazione/riperfusione [...] per mezzo di un catetere. Le più temibili complicanze della terapia trombolitica sono rappresentate dall’insorgenza di episodi emorragici. L’impiego della terapia trombolitica ha permesso di ridurre notevolmente la mortalità sia a breve sia a lungo ...
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Fuoruscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore. L’e. si dice interna quando il sangue stravasato si versa in una cavità naturale del corpo (peritoneo, pleure, meningi); esterna, quando si ha versamento [...] a intervenire sul circolo cerebrale, eliminando gli spasmi e, in un secondo tempo, l’edema.
E. del neonato Manifestazione emorragica spontanea che può presentare il neonato, dal 2º al 4º giorno di vita. Tali e. sono attribuite a una condizione ...
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PILEFLEBITE (dal gr. πύλη "porta" e ϕλέψ "vena" con il suffisso "ite" caratteristico dei processi infiammatorî)
Agostino Palmerini
Termine generico che in patologia indica le affezioni infiammatorie [...] ascessi miliari del fegato.
La pileflebite tronculare stenosante insorge con dolore violento nell'ipocondrio destro, talora anche con profuse emorragie intestinali; si ha aumento di volume del fegato e della milza, ascite che si sviluppa e si rinnova ...
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neurosonologia
Tecnica non invasiva di neuroimaging per l’ispezione dei vasi epiaortici e del circolo intracranico. È una tecnica che si è affermata a partire dagli anni Ottanta del 20° secolo, grazie [...] le caratteristiche morfologiche della placca, quindi la struttura disomogenea, la composizione ‘soffice’ da materiale lipidico o emorragico e la presenza di irregolarità e ulcerazioni della sua superficie. Inoltre, la metodica permette di esplorare ...
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Ematoma
Giancarlo Urbinati
L'ematoma (dal greco αἷμα, "sangue", con il suffisso -oma) è una raccolta ematica circoscritta, più o meno grande, che si forma per la rottura di vasi venosi o arteriosi di [...] e alla resistenza offerta dalle formazioni circostanti che si oppongono allo stravaso ematico. L'ematoma è limitato se l'emorragia è capillare e più cospicuo se sono invece colpiti vasi venosi, e soprattutto arteriosi, di maggior calibro. Mentre la ...
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aneurisma
Dilatazione patologica di strutture vascolari quali arterie, vene, pareti cardiache. Classici studi autoptici o angiografici su larga scala hanno dimostrato la presenza di a. a livello delle [...] , sviluppo di idrocefalo, sviluppo di vasospasmo arterioso. La prima complicanza incide con maggiore frequenza nelle prime ore dall’emorragia ma rimane significativa anche a diverse settimane dall’evento iniziale. All’incirca il 50% degli a. rotti è ...
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epitelioma spinocellulare
Nicolò Scuderi
Neoplasia maligna costituita da cellule e clonalità di tipo spinocellulare cheratinizzanti con insorgenza cutanea o mucosa. Il carcinoma spinocellulare, infatti, [...] . Va incontro a ulcerazione centrale, assumendo un aspetto crateriforme, con raccolta di cheratina e a fondo necrotico o emorragico; (b) vegetante o papillomatoso (colpisce semimucose e cute): insorge spesso su cicatrici distrofiche (da ustione o ...
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porpora
Sindrome caratterizzata dalla formazione nel sottocutaneo o nella sottomucosa di macchie emorragiche di colore rosso vivo che diventano bluastre, verdognole e poi scompaiono. La p. si osserva [...] estese, le macchie isolate sono per lo più dovute a traumi. In semeiotica, per p. si intende la singola macchia emorragica. Le p. si distinguono dagli eritemi e dalle teleangectasie perché non scompaiono alla pressione.
Forme cliniche di porpore. P ...
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trasfusione
Provvedimento terapeutico atto a introdurre nel sistema circolatorio di un individuo, una quantità di sangue intero o di suoi derivati, prelevati da un altro individuo (donatore) con gruppo [...] t.: • di sangue intero, che si usa in rare condizioni per correggere uno squilibrio volemico, come nel caso di shock emorragico, quando la perdita sia superiore al 20÷25%; • di eritrociti concentrati, per correggere l’anemia e aumentare l’apporto di ...
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emorragico
emorràgico agg. [der. di emorragia; cfr. gr. αἱμορραγικός «soggetto a emorragia»] (pl. m. -ci). – Relativo a emorragia: manifestazioni e.; diatesi e., tendenza patologica a presentare manifestazioni emorragiche; febbri e. (dell’Argentina,...
emorragia
emorragìa s. f. [dal lat. haemorrhagĭa, gr. αἱμορραγία, comp. di αἷμα «sangue» e tema di ῥήγνυμι «rompere» (v. -ragia)]. – In medicina, la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore; e. interna, stravaso di sangue in...