Attore (Bergamo 1792 - Bologna 1845), figlio di Federigo (v. Lombardi): amoroso nella compagnia di Antonio Goldoni, fu poi con G. Dorati, S. Fabbrichesi, L. Vestri, G. Modena e per breve tempo capocomico; [...] lasciò le scene (1825) e sposò a Bologna la principessa Maria Hercolani. Suscitarono entusiasmo le sue vigorose interpretazioni delle tragedie di Alfieri (Emone nell'Antigone, Oreste). Fu ucciso da un servitore che egli aveva aggredito. ...
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DE LULLO, Giorgio
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 apr. 1921 da Giovanni e da Amelia Occhetti, di modeste condizioni economiche. Mentre frequentava l'istituto magistrale "G. Carducci", perdette improvvisamente [...] (teatro delle Arti, 1ºsettembre), recepì docile e affascinato il magistero di L. Visconti, che lo diresse come Emone nell'Antigone diJ. Anouilh (teatro Eliseo, 18 ottobre), e partecipò, tra applausi entusiastici, al primo grande spettacolo realizzato ...
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DE MARINI, Giuseppe
Rossella Motta
Nato a Milano il 13 ag. 1772 da un medico di cui non si conosce il nome, al cognome paterno Marini, aggiunse poi il De, probabilmente per motivi d'arte. Studiò a Monza, [...] (fu il primo a recitare questa opera), Orosmane nella Zaira di Voltaire, Carlo nel Filippo, Icilio nella Virginia ed Emone nell'Antigone di V. Alfieri, ecc. Abbandonata la tragedia, nella commedia le sue maggiori interpretazioni furono Bonfil nella ...
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emonio
emònio agg. [dal lat. Haemonius], poet. – Tessalo, della Tessaglia, regione storica della Grecia antica (propr., dell’Emonia, che faceva parte della Tessaglia): ascolta L’e. voci (Carducci).