al-Mu'izz ibn Badis
al-Mu‛izz ibn Badis
Quarto emiro della dinastia berbera degli Ziridi, regnò sull’Ifriqiya dal 1016 al 1062. Acclamato dalla storiografia sunnita come il restauratore del sunnismo [...] e del , rivendicò l’indipendenza del suo regno, vassallo dei Fatimidi, dei quali dovette subire la ritorsione nella forma dell’invasione dei , che, nel 1052, devastò un Paese già indebolito da una serie ...
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Figlio (Paghman 1892 - Zurigo 1960) di Ḥabīb Ullāh, successe al padre come emiro nel 1919, e nel 1924 promulgò una costituzione e assunse il titolo di re. Nel 1928, dopo un viaggio in Europa, intraprese [...] un vasto piano di riforme, ma una ribellione lo costrinse ad abdicare e lasciare il paese (1929) ...
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Boabdil (propr. Abu 'Abd Allah Muhammad XI)
Boabdil
(propr. Abu ‛Abd Allah Muhammad XI) Ultimo emiro dei Nasridi di Granada, e ultimo dei signori musulmani di al-Andalus (m. Fez 1538). Salito al trono [...] nel 1482, dovette cedere (1492) il suo Stato, ridotto quasi alla sola Granada, a Ferdinando e Isabella, sovrani d’Aragona e di Castiglia. Andò esule in Marocco, dove morì ...
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Successore (m. Oviedo 866) di Ramiro I (850), sconfisse in una campagna nella Rioja (860) l'emiro Muza II di Saragozza e s'impadronì di Albelda, Coria e Salamanca, ampliando i confini del regno. Fondò [...] i vescovadi di León e Astorga ...
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emirato (ar. imara)
emirato
(ar. imara) Il territorio su cui si esercita il dominio di un emiro, ossia, in un contesto arabo-islamico, un individuo dotato dell’autorità di impartire ordini, in genere [...] un capo militare ...
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´h Nome assunto dal capo afgano Bace-i-Saqqā (m. 1929); ribellatosi al re Amān Ullāh, si proclamò emiro dell'Afghānistān (17 maggio 1929); quattro mesi dopo riuscì a sconfiggere Amān Ullāh. Dopo varî combattimenti [...] (ott. 1929), fu preso e fatto uccidere dal nuovo re Nādir Khān ...
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'Abd al-Rahman III
‛Abd al-Rahman III
Fondatore del califfato omayyade di al-Andalus (n. 891-m. 961). Divenuto emiro nel 912, in un periodo di grave crisi, ebbe ragione dei numerosi focolai di anarchia [...] territoriale, ripristinando l’autorità dell’emirato. Nel 929 si autoproclamò califfo, in sfida al califfato abbaside in Oriente e a quello fatimide in Egitto. Sotto il suo lungo regno, al-Andalus divenne una potenza regionale capace di esercitare la ...
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Faysal I
(propr. Faysal ibn Husayn ibn ‘Ali al-Hashimi) Sovrano hashimita dell’Iraq (Ta’if 1883-Berna 1933), terzogenito di Husain ibn ‛Ali al-Hashimi, emiro della Mecca e pretendente al califfato sunnita [...] presso gli iracheni, fu invece posto a capo dell’emirato di Transgiordania, ritagliato nel territorio del mandato britannico sulla Nel 1930 F. firmò un trattato di mutuo riconoscimento con l’emiro ‛Abd al-‛Aziz Ibn Sa‛ud, che superava la radicata ...
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Idris I
Re della Libia (al-Jaghbub 1890-Il Cairo 1983). Come capo della confraternita mistica Sanusiyya, del cui fondatore egli era nipote, e come emiro della Cirenaica, I. fu a capo della resistenza [...] all’occupazione italiana della Libia. Alleato della Gran Bretagna durante la Seconda guerra mondiale, fu proclamato re nel 1951, con l’unificazione e l’indipendenza della Libia. Nel 1969, la monarchia ...
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emiro
s. m. [dall’arabo amīr «principe, comandante, governatore»]. – Presso gli Arabi, principe o capo, spec. militare (è titolo tuttora portato dai sovrani di piccoli stati arabi).