Sayf al-Dawla al-Hamdani
Emiro arabo (n. 916-m. Aleppo 967), fondatore del ramo siriano della dinastia sciita degli Hamdanidi. Presa la Siria settentrionale (948, conquista di Damasco) agli Ikhshididi, [...] vi regnò fino alla morte, con capitale Aleppo. Sotto il suo regno, l’emirato combatté numerose guerre contro i bizantini e acquisì una notevole importanza culturale, divenendo un centro di incontro per poeti, letterati e sapienti, come al-Mutanabbi e ...
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Comune della prov. di Cosenza (28,6 km2 con 13.704 ab. nel 2007).
In posizione strategica, sul Tirreno, fu importante fortezza bizantina, inespugnabile ai Longobardi del ducato di Benevento (sec. 6°-8°). [...] Durante l’occupazione saracena (fino all’884) fu base di rifornimento delle imprese corsare e sede di un emirato; il suo sviluppo continuò in epoca normanno-sveva, poi decadde progressivamente. ...
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'Abd al-Rahman I
‛Abd al-Rahman I
Emiro omayyade di al-Andalus (n. 731-m. 788). Di origine siriana, sfuggì al generale massacro della famiglia omayyade in Oriente seguito alla vittoria dei pretendenti [...] abbasidi. Rifugiatosi in Nordafrica, sbarcò poi in al-Andalus dove, con l’aiuto di alcuni clienti della sua famiglia, conquistò il potere e instaurò un emirato ispirandosi alla tradizione omayyade. ...
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Hamad bin Khalifa. L’emiro alla conquista del mondo
Il sovrano del minuscolo e ricchissimo Qatar, sponsor di al-Jazeera, scala rapidamente le vette dell’economia mondiale dal calcio alla moda. E appoggia [...] per condurre il paese nel futuro nel giro di due decenni.
In cima alla lista delle tappe c’è l’economia, una fissazione dell’emiro che possiede tra l’altro il nuovo grattacielo The Shard di Renzo Piano, a Londra, e una rosa di squadre di calcio che ...
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Fakhr al-din (it. Faccardino)
Fakhr al-din
(it. Faccardino) Emiro druso (n. 1572-m. 1635). Nei primi decenni del sec. 17°, costituì un potentato nel Libano meridionale, per il quale fu combattuto dal [...] in Italia, presso l’alleato Cosimo I de’ Medici, strinse rapporti con diversi Stati cristiani. Rientrato in patria, riprese il controllo del suo emirato, finché, dopo un nuovo conflitto con il potere ottomano, fu fatto prigioniero e giustiziato. ...
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Bukhara
Città di antichissima fondazione posta nell’od. Uzbekistan. Importante centro dell’antica Sogdiana, fu conquistata dagli arabi nel sec. 8°, divenendo una delle città principali della Transoxiana [...] devastata nel 13° sec. dai mongoli, ma divenne poi, con i Timuridi, centro del khanato omonimo e dopo di un emirato esistito fino al 20° secolo. Dal 1920, entrò a far parte dell’URSS, all’interno della Repubblica sovietica dell’Uzbekistan, divenuta ...
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al-Mansur, Abu Ja'far
al-Mansur, Abu Ja‛far
Secondo califfo abbaside (n. 713 ca.-m. 775). Successe nel 754 al fratello Abu al-‛Abbas. Ottimo condottiero, politico accorto e lungimirante, seppe consolidare [...] lo Stato appena costituito e minacciato da ribellioni interne e da guerre esterne, fondando nel 762 la nuova capitale, Baghdad. Non poté tuttavia impedire il distacco di , costituitosi a emirato indipendente sotto ‛Abd al-Rahman I. ...
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(sp. Córdoba) Città della Spagna meridionale (323.600 ab. nel 2007), capoluogo della provincia omonima (13.771 km2), nell’Andalusia. È posta al margine della depressione betica, dove dalla valle del fiume [...] d.C. fu conquistata dai Visigoti che la fecero centro di un ducato; nel 756 gli Arabi vi stabilirono la capitale dell’emirato indipendente: iniziò così un periodo di grande splendore finché, nel 10° sec., C. divenne uno dei centri più importanti d ...
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(sp. Castilla) Regione storica e geografica della Spagna centro-settentrionale; amministrativamente è suddivisa nelle comunità autonome di Castilla y León (➔), Castilla-La Mancha (➔) e Madrid (➔). Estesa [...] limitate a 300-400 mm annui), la vegetazione è steppica.
Occupata dai Visigoti, fu conquistata poi dagli Arabi e fece parte dell’emirato di Cordova. I re delle Asturie vi costruirono, nel corso del 9° sec., molti castelli (da cui il nome), affidati a ...
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Thomas Ruttig
Afghanistan
«Allah akbar!»
Il regime dei talebani
di Thomas Ruttig
10 marzo
I talebani, gli integralisti musulmani che controllano il 90% dell'Afghanistan, annunciano di aver portato a termine [...] potenza feudale dei capi tribù e ad avviare il paese sulla via della modernizzazione. Abd ar-Rahman e il suo successore, l'emiro Habib Ullah, si mantennero fedeli al trattato con il quale nel 1880 si era conclusa la Seconda guerra afghana, in base al ...
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emiro
s. m. [dall’arabo amīr «principe, comandante, governatore»]. – Presso gli Arabi, principe o capo, spec. militare (è titolo tuttora portato dai sovrani di piccoli stati arabi).