RAZZISMO
. Neologismo (dal francese racisme, da race), attestato in Italia fin dal 1935, diffuso dal 1938 in poi, per indicare: a) le dottrine che pongono a fondamento della storia politica, sociale, [...] dell'America del Nord e dell'America del sud, e spesso anche contro altre popolazioni, europee, ma fornitrici di emigrazione povera (Italiani, Polacchi, ecc.), vanno da forme semplici e immediate di constatazione di differenziazione fino alle vere e ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] infatti il 18 novembre due disegni di legge relativi a provvedimenti di assistenza e di pubblica sicurezza da adottare per gli emigrati - e in quel momento riguardanti soprattutto gli esuli lombardi -, metteva in guardia dal pericolo di affidare l ...
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Nazione
RRosario Romeo
di Rosario Romeo
Nazione
sommario: 1. Nazioni e nazionalismi alla prova della seconda guerra mondiale. 2. Il dopoguerra: a) vincitori e vinti; b) la divisione della Germania e [...] Democratica Tedesca (30 maggio 1949) veniva a irrigidire il confine fra le due Germanie; e quando l'emigrazione dalla Germania Orientale verso Occidente assunse dimensioni rilevanti, raggiungendo i tre milioni di persone, l'ultimo varco rimasto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] se e in che modo il Sud sia parte integrante della storia nazionale; c’è anche la questione dell’emigrazione, quella interna, particolarmente forte nei primi decenni del secondo dopoguerra, e quella esterna (le Italie fuori d’Italia). Problema ...
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Dagli antichi Stati all’Italia unita
Marco Meriggi
Durante il biennio 1848-49 il tema della nazione si impose negli Stati della penisola italiana con una risonanza di ampiezza sin lì sostanzialmente [...] . Nel 1855 Daniele Manin, che dopo la fuga da Venezia aveva impiantato a Parigi il proprio centro di aggregazione dell’emigrazione politica, e che godeva presso i democratici di un carisma di poco inferiore a quello del patriota genovese, annunciò ...
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migrazioni
Gli spostamenti, definitivi o temporanei, di gruppi di esseri viventi (uomini o animali) da un territorio a un altro, da una ad altra sede, determinati da ragioni varie, ma essenzialmente [...] non costituisce stimolo per l’attività produttiva interna. Infine, se è vero che il costo di formazione di un soggetto che emigra è a totale carico del Paese di origine, la perdita subita dal Paese di nascita va dunque ridimensionata dal minor costo ...
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CARRANO, Francesco
Francesco Saverio Trincia
Nacque a Napoli il 2 dic. 1815. La sua formazione ha inizio nel clima della reazione borbonica, di cui il C. diviene presto fiero nemico. Studia presso i [...] , rispetto al regime borbonico. Approva e sostiene invece la nascita della Società nazionale.
Si distingue nel gruppo della emigrazione meridionale in Piemonte. Il suo nome ricorre nell'epistolario di Francesco De Sanctis degli anni 1856-61, e anche ...
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BERGAMO, Mario
Renzo De Felice
Nato a Montebelluna (Treviso) l'8 febbr. 1892, fratello di Guido, studiò presso i padri Cavanis a Possagno; frequentò quindi l'università di Bologna, laureandosi nel 1914 [...] analogo invito del '33 questi aveva risposto di essere pronto a tornare ma "alla testa di tutti gli emigrati politici") precisando che si trattava di partecipare alla stesura della costituzione della Repubblica Sociale ("l'espressione è vostra"). Il ...
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CAPPELLO, Girolamo
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Vincenzo (1522-1604) di Domenico e Andriana di Girolamo Grimani, nacque a Venezia il 30 ag. 1546 e si sposò, nel 1605, con Paolina di [...] di quel provveditore "alcuni magazeni per le armi e vettovaglie". In ottemperanza agli ordini del Senato, che vietavano l'emigrazione dei "maestri armaroli" fa il possibile per trattenerli; ma questi non avevano "da lavorar" e si recavano di continuo ...
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AVESANI, Giovanni Francesco
Giovanni Gambarin
Di nobile famiglia veronese, nato a Venezia il 20 ag. 1790 da Ignazio e Angela Tabacchi, divenne avvocato di grande fama nel foro veneziano. Il suo nome [...] , l'A. fu costretto all'esilio. Si rifugiò allora a Torino, dove si adoperò con altri a costituire la Società dell'emigrazione italiana, che aveva lo scopo di assistere moralmente e materialmente gli esuli politici, e di cui assunse nel 1851 la ...
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emigrazione
emigrazióne s. f. [dal lat. tardo emigratio -onis]. – 1. In generale, il fenomeno per cui gruppi di esseri viventi, uomini inclusi, si spostano verso territorî diversi da quelli in cui risiedono, per lo più a causa di un aumento...