STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] a quello dell'ortodossia russa. Per note ragioni l'emigrazione è avvenuta soprattutto - oltre che in Israele - nei Hill. Ma questa tradizione è stata oggetto di penetrante critica interna da parte di H. Butterfield (Whig interpretation of history ...
Leggi Tutto
PIANO REGOLATORE (XXVII, p. 120)
Lodovico QUARONI
Giovanni ASTENGO
REGOLATORE Piano regolatore urbano. - Il progresso dell'interesse per i problemi sociali, la consapevolezza degli errori commessi e [...] ecc.); della popolazione (natalità; morbilità; mortalità; emigrazione; immigrazione; lavoro; ecc.), delle industrie e del urbanistico. Naturalmente è necessaria anche un'opera di restauro interno delle case, il più delle volte ridotte in condizioni ...
Leggi Tutto
MIGRATORIE, CORRENTI
Anna Maria Ratti
Migrazioni internazionali (XXIII, p. 250; App. I, p. 848; II, 11, p. 312). - La distinzione tra migrazioni politiche ed economiche risponde a una fondamentale dualità [...] facendo più rilevanti e ciò permette di ritenere che le ripercussioni dell'emigrazione sul mercato del lavoro interno siano tutt'altro che sfavorevoli. Nel 1950-53 nell'emigrazione continentale il 13,4% degli espatriati adulti non aveva condizione ...
Leggi Tutto
PIANIFICAZIONE (App. III, 11, p. 414)
Gabriele Scimeni
Pianificazione territoriale. - La p. t. consiste in quel complesso di attività che, attraverso programmi organici di varia natura, coordinati tra [...] interregionali si sono molto attenuate; il sud-est registra un'emigrazione netta, e il Galles un'immigrazione netta.
Una strategia arabi per lo più arroccati nelle zone collinari dell'interno. Il problema dell'accoglimento di un grosso e continuo ...
Leggi Tutto
LATIFONDO (lat. latifundum)
Raffaele Ciasca
In tema di latifondo, è da avvertire che ve ne sono in ogni parte d'Europa, e non solo in paesi agrariamente meno progrediti dell'Italia, quali l'Ungheria [...] dall'estero, cresciuta per l'aumentata popolazione l'interna richiesta dei generi più indispensabili, lo stato, anche nell'intento di dar lavoro alle centinaia di migliaia d'Italiani che un tempo emigravano e che per la crisi generale non trovano da ...
Leggi Tutto
MIGRATORIE, CORRENTI
Alberto Bonaguidi
Natale Emilio Baldaccini
(XXIII, p. 249; App. I, p. 848; II, II, p. 312; III, II, p. 110)
Teorie e tendenze delle migrazioni umane. − Le migrazioni rappresentano [...] i flussi internazionali all'interno dell'Europa. I paesi dell'Europa meridionale, anche per effetto del forte miglioramento nella loro struttura economica e di cambiamenti politici, cessano di essere paesi di emigrazione e cominciano a divenire ...
Leggi Tutto
MEZZOGIORNO, Questione del (XXIII, p. 149)
Manlio ROSSI-DORIA
Premessa. - Dimenticata e negata nel ventennio fascista, la questione meridionale è tornata a porsi fin dall'immediato dopoguerra come questione [...] libere professioni. Ciò ha portato, da un lato, all'emigrazione verso Roma e il Nord dei più abili e qualificati e , dall'altro, all'esasperazione della concorrenza e dei contrasti interni nella conquista dei posti e nel gioco della politica locale. ...
Leggi Tutto
FORO
Giacomo GUIDI
Giuseppe CARDINALI
Arturo SOLARI
Guido BONOLIS
*
Giulio GIANNELLI
Filippo UGOLINI
Dante BERTELLI
. La parola latina forum significò in origine il breve spazio libero che circondava [...] Probabilmente il centro si connette con la costruzione della via interna, che congiungeva Othoca con Turris (Porto Torres), al per i danni di guerra; la commissione arbitrale di emigrazione; i collegi arbitrali per le zone terremotate, ecc. ...
Leggi Tutto
Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] 1971, pp. 15-16). Ora, se è vero che all'interno di questo elenco possiamo trovare qualche tratto descrittivo che si addice a uno di aver arricchito la sua realtà con l'apporto dell'emigrazione russa prima, sovietica poi, e in parte minore ebraica. ...
Leggi Tutto
FRANCHI
Francesco Cognasso
. Comparsi nella storia della Gallia romana già nel sec. III d. C., solo alla fine del sec. V diventano l'elemento predominante. La loro storia prima dell'installamento nella [...] : Storia; germania: Storia).
La storia interna delle popolazioni franche è pochissimo conosciuta per tutto il re o l'essergli amico costituiva nella società franca, dopo l'emigrazione, un motivo di distinzione e non altro. Il re è alla direzione ...
Leggi Tutto
emigrazione
emigrazióne s. f. [dal lat. tardo emigratio -onis]. – 1. In generale, il fenomeno per cui gruppi di esseri viventi, uomini inclusi, si spostano verso territorî diversi da quelli in cui risiedono, per lo più a causa di un aumento...
emorragia
emorragìa s. f. [dal lat. haemorrhagĭa, gr. αἱμορραγία, comp. di αἷμα «sangue» e tema di ῥήγνυμι «rompere» (v. -ragia)]. – In medicina, la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore; e. interna, stravaso di sangue in...