Biologo (Mosca 1866 - ivi 1936), prof. di zoologia a Tartu (1898), poi a Kiev (1902) e a Mosca (1911-1930). Nel 1930 fondò un laboratorio di evoluzione morfologica e di paleozoologia presso l'Accademia [...] 'URSS, che in seguito prese il nome di Istituto di morfologia animale A. N. Severcov. Studiò problemi embriologici (sviluppo del cranio nei Vertebrati; sviluppo della regione branchiale) con indirizzo evoluzionistico. All'evoluzione dedicò numerose ...
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Biologia
Metodo e tecnica di indagine biologica che consiste nel prelevare frammenti di organi o di tessuti da organismi viventi, per conservarli in ambienti e condizioni che ne permettono la sopravvivenza [...] indica un metodo di coltivazione di organi o frammenti di organi embrionali che serve per l’indagine di problemi embriologici, mentre le colture in vitro servono specialmente per l’indagine di problemi citologici.
Medicina
In chirurgia, il prelievo ...
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WENCKEBACH, Karel Frederik
Clinico medico, nato all'Aia il 24 marzo 1864. Studiò a Utrecht dove si laureò nel 1888. Fu assistente nell'Istituto di zoologia e di anatomia normale e patologica di Utrecht; [...] e nel 1914 alla cattedra di medicina interna di Vienna che tenne fino al 1929.
Si dedicò dapprima a studî embriologici, poi allo studio della fisiopatologia dell'apparato circolatorio. Con il nome di fascio di Wenckebach si descrive nel cuore un ...
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espianto
In chirurgia, il prelievo di organi o di tessuti da trapiantare (➔ trapianto). ● In biologia, metodo e tecnica di indagine che consiste nel prelevare frammenti di organi o di tessuti da organismi [...] per indicare un metodo di coltivazione di organi o frammenti di organi embrionali che serve per l’indagine di problemi embriologici, mentre le colture in vitro servono specialmente per l’indagine di problemi citologici. L’e. è anche il frammento di ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] l'etmoide.
Fra gl'immediati successori di Ippocrate è da ricordarsi il genero e allievo di lui Polibo, autore di studi embriologici sul pollo e su giovani feti umani, al quale è dovuta una descrizione, non meno arbitraria di quella di Diogene, dei ...
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MEČNIKOV (Metchnikoff), Ilja Il′ič
Agostino Palmerini
Biologo russo, nato a Ivanovka (Charkov) il 16 maggio 1845, morto a Parigi il 15 luglio 1916. Nel 1864 fu a Giessen, alla scuola di zoologia di [...] i suoi studî a Napoli; nel 1870, a Odessa, conobbe A. Kovalevskij già assai noto per le sue ricerche di embriologia; ebbe una cattedra di zoologia nel nuovissimo istituto di Odessa, ma dovette allontararsi per ragioni politiche; nel 1883 a Messina ...
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cervello, struttura e funzione del
Giuseppina Amadoro
Christian Barbato
Il cervello è la parte anteriore dell’encefalo, quella più sviluppata e funzionalmente più importante nel sistema nervoso dei [...] . Nell’identificazione del sistema neuronale cerebrale concorrono, oltre alla funzione espletata, criteri anatomici, fisiologici, embriologici, comparativi e per alcuni aspetti anche evolutivi. I neuroni di un sistema funzionale cerebrale sono uniti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per tutto il XVIII secolo continuano a confrontarsi, senza pervenire a soluzioni [...] , nel periodo che va dalla metà del Seicento alla fine del Settecento, intorno al confronto tra i modelli embriologici dell’epigenesi e del preformismo, che ripropongono nell’ambito della generazione il grande dibattito tra le filosofie vitalistiche ...
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WOLFF, Kaspar Friedrich
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Berlino nel 1733, morto a Pietroburgo il 22 febbraio 1794. Seguì gli studî di medicina a Berlino (sotto la direzione di J. F. Meckel il vecchio) [...] , allora imperante, e rimise in onore la teoria dell'epigenesi, già propugnata da Aristotele (v. embriologia; epigenesi), rinnovando così gli studî embriologici. Questa sua opera, che gli valse molte inimicizie e amarezze, riscosse il plauso degli ...
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LEUCEMIA (dal gr. λευκός "bianco" e αἷμα "sangue")
Adolfo Ferrata
Malattia che deve il suo nome a una particolare modificazione macroscopica del sangue che in qualche caso, per l'enorme aumento dei globuli [...] A. Fraenkel (1895) distingueva una nuova varietà a cellule linfatiche immature. In seguito, dopo che studi embriologici, anatomo-patologici e sperimentali dimostrarono la possibilità di formazioni ematopoietiche al di fuori degli organi cosiddetti ...
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embriologia
embriologìa s. f. [comp. di embrio- e -logia]. – Ramo della biologia che studia la formazione e lo sviluppo dell’embrione, cioè la serie di cambiamenti che subisce l’uovo fecondato per realizzare la forma e l’organizzazione specifica...