In embriologia, struttura citoplasmatica discoidale presente nelle uova di certi Insetti (per es., Imenotteri), in cui si abbozzano i primi elementi germinali. ...
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In embriologia, si dicono p., o localizzazioni germinali, regioni dell’uovo da cui si differenziano determinati organi o tessuti (➔ germinale). ...
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(o sterroblastula) In embriologia, blastula senza blastocele, con blastomeri interni, o che si estendono dall’esterno verso l’interno, derivata dalla segmentazione totale dell’uovo. ...
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In embriologia, la parte dell’endoblasto (cioè del foglietto che nella gastrula giunta a termine viene a trovarsi nella parte più interna), detta anche endoderma. ...
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In embriologia, si dice l. (o obliqua a sinistra) quella di tipo spirale delle uova quando la direzione dei fusi di segmentazione è antioraria (➔ segmentazione). ...
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In embriologia, principio secondo cui l’embrione si sviluppa gradualmente per l’insorgere della ‘forma’ dall’informe materia dell’uovo. Si contrappone alla preformazione. ...
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teloblastema In embriologia, blastema embrionale che, nella parte caudale dei Vertebrati, dà origine a nuovi metameri, provocando l’accrescimento in lunghezza dell’embrione. ...
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In embriologia, tipo di gastrulazione, in cui il differenziamento del foglietto esterno e interno dell’embrione avviene per scorrimento dei micromeri sui macromeri. ...
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In embriologia, la condizione che conferisce a un tessuto, a un abbozzo embrionale, a un blastomero dell’uovo in segmentazione una vasta gamma di possibili destini (detta anche plasticità). ...
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embriologia
embriologìa s. f. [comp. di embrio- e -logia]. – Ramo della biologia che studia la formazione e lo sviluppo dell’embrione, cioè la serie di cambiamenti che subisce l’uovo fecondato per realizzare la forma e l’organizzazione specifica...