Patriota e letterato italiano (Napoli 1813 - ivi 1876). Intrapresi gli studî giuridici, si dedicò in seguito, come allievo di B. Puoti, agli studî letterarî; nel 1835 conseguì la cattedra di eloquenza [...] a Catanzaro, dove fondò, insieme a B. Musolino, la setta dei Figliuoli della Giovine Italia. Arrestato nel 1839, conservò la cattedra fino al 1841, dividendosi poi tra l'insegnamento privato e l'impegno ...
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Oratore ateniese (436-338 a. C.). Seguace del sofista Gorgia, aprì ad Atene una scuola per l'insegnamento dell'eloquenza; nelle sue orazioni perorò l'unità panellenica in funzione antipersiana. Invocò [...] a Socrate, e con gli eristici, cioè Platone e la sua scuola); poi I. passò a una attività in cui l'eloquenza si faceva banditrice degli ideali panellenici della concordia interna e della lotta contro il barbaro persiano. La sua opera pubblicistica ...
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DIEDO, Giacomo
Paolo Preto
Nato a Venezia l'11 sett. 1684 da Marcantonio ed Elisabetta Battaglia, studiò umane lettere ed eloquenza con il canonico Felice Dalla Costa, scienze e filosofia col somasco [...] vengono meno ai doveri di lealtà verso lo Stato, come quel bailo Girolamo Lippomano, il cui "caso strano", ma eloquente, mostra "l'insussistenza e vanità de' titoli speciosi, allorché le prerogative di tal sorta non siano accompagnate dalla purità ...
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suasoria Tipo di declamazione rivolta a consigliare o sconsigliare un’azione, in uso nell’antica Roma agli inizi dell’Impero, quando la perdita della libertà escluse l’eloquenza dalla vita pubblica. Consisteva [...] in un’esercitazione di genere deliberativo, i cui argomenti, per ovvie ragioni politiche, erano fittizi e lo stile spesso ampolloso; erano notevoli però la cultura giuridica e la sottile analisi psicologica ...
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Cicerone, Marco Tullio
Massimo Di Marco
Grande oratore, scrittore e politico dell'antica Roma
Cicerone fu un importante uomo politico romano del 1° secolo a.C., ma deve la sua fama soprattutto alla [...] sono il Lo Stato e Le leggi.
Opere sulla retorica. Di rilievo anche la trattazione delle teorie retoriche: fondamento dell'eloquenza è il talento naturale, integrato e affinato dall'ars, cioè dallo studio della retorica e dall'applicazione delle sue ...
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Scrittore (Ozzano 1840 - Bologna 1904); laureato all'univ. di Pisa ove ebbe maestri P. Villari e A. d'Ancona, fu oratore e conferenziere molto stimato e occupò con la sua eloquenza, con l'equanimità dei [...] giudizî critici fondati su molte letture e sicuro buon gusto, ma non mai profondi, un posto assai ragguardevole nella letteratura militante del secondo Ottocento. Si occupò anche di storia dell'arte, filosofia ...
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Storico (Firenze 1511 - ivi 1579), figlio di Marcello Virgilio; dopo essersi distinto nella difesa di Firenze assediata dalle truppe imperiali e pontificie (1530), avvicinatosi ai Medici e ammesso nell'Accademia [...] fiorentina (1540), ebbe la cattedra di eloquenza nello Studio fiorentino (1549) e dal granduca Cosimo fu nominato storiografo ufficiale. Scrisse l'Istoria de' suoi tempi (in 22 libri, pubblicata postuma nel 1583 dal figlio Marcello), che narra gli ...
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FOGACCI, Severiano
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 23 ag. 1803 da Giovanni, caffettiere, e da Giovanna Frosi. Rimasto presto orfano del padre, entrò nel locale seminario al quale cinque anni [...] dopo preferì i corsi di eloquenza del ginnasio pubblico: si era infatti evidenziata la sua inclinazione per gli studi di letteratura, quella latina e quella italiana delle origini, cui si affiancava la passione per il verseggiare nelle forme, nei ...
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ADORNO, Antoniotto
Giuseppe Oreste
Nato a Genova intorno al 1340 da Adornino e da Nicolosia della Rocca, poco si sa dei suoi anni giovanili, ma dovette avere accurata educazione, anche letteraria, giacché [...] , oltre che dall'opposizione interna e dalle mosse dei fuorusciti, l'A. riuscì a far sì che, superate con la sua eloquenza e soprattutto con la forza della necessità politica le ultime resistenze, il 23 ott. 1396 la cessione di Genova al re di ...
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Storico e poligrafo (Revello 1731 - Parigi 1812). Umile prete e maestro di scuola, esordì col Discorso su le vicende d'ogni letteratura (1760). Datosi poi agli studî storici, il suo capolavoro, le Rivoluzioni [...] d'Italia (1768-72), gli valse la cattedra di eloquenza nell'univ. di Torino (1770), che illustrò con la sua Bibliopea o sia l'arte di compor libri (1776). Caduto in disgrazia e destituito per il libro Dell'impiego delle persone (1777), i cui ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...