ALFONSO III d'Este, duca di Modena
Romolo Quazza
Nacque a Ferrara il 22 ott. 1591 da Cesare, poi primo duca di Modena, e da Virginia de' Medici, figlia di Cosimo I.
A sette anni, mentre si trattava [...] Merano, assumendo il nome di frate Giambattista da Modena; prese gli ordini, dandosi agli studi di teologia e di eloquenza per invito venutogli da Roma. La sua predicazione, l'umiltà e l'esemplare vita di religioso destarono ammirazione ed entusiasmo ...
Leggi Tutto
COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] la sua nomina a senatore se il suo legato l'avesse disposta. Una volta di più C. si trasse d'impaccio grazie alla sua eloquenza e al potere di persuasione che essa gli dava. Con belle promesse ottenne da uno dei due fratelli di fra' Morreale, il più ...
Leggi Tutto
Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] " (Gundisalvo, 1903, p. 5) che guidano alla conoscenza del vero e all'amore del bene (mentre la logica è collocata tra eloquenza e sapienza); per l'autore (ibid.) "non c'è alcuna scienza che non sia una qualche parte della filosofia". L'articolazione ...
Leggi Tutto
CASATI, Carlo Emanuele
Agostino Borromeo
Terzogenito di Alfonso e di Bianca Secco Borella, nacque intorno al 1600, probabilmente a Lucerna, città nella quale il padre risiedeva in qualità di rappresentante [...] sensibile declino della sua influenza, specie nei Cantoni cattolici. Dotato di un'intelligenza pronta ed acuta, sorretto da un'eloquenza che la conoscenza della lingua e della situazione del paese rendeva ancora più efficace, il C. si pose all'opera ...
Leggi Tutto
CACACE, Giovanni Camillo
Aldo Mazzacane
Nacque a Napoli nel 1578, benché varie fonti indichino il 1571 seguendo il Toppi, che peraltro conobbe personalmente il C. e si giovò talvolta della sua protezione [...] 'arte", faceva risalire anche il decisivo impulso a esercitare la professione di avvocato, nella quale dimostrò sempre una "eloquenza più regolata che abbondante" (D'Andrea).
Di carattere schivo e non privo di un'austerità misogina e persino bigotta ...
Leggi Tutto
PETRINI, Pietro Antonio
Alessia Ceccarelli
PETRINI, Pietro Antonio. – Nacque a Palestrina, presso Roma, il 9 febbraio 1722, primogenito di Francesco Maria di Pietro Antonio di Francesco, uomo d’arme [...] , nella casa di famiglia prossima a palazzo Barberini (in parrocchia S. Susanna), dove approfondì gli studi di filosofia ed eloquenza, intraprese quelli giuridici e si laureò in utroque. Nel corso degli anni Quaranta fu raggiunto dal fratello (la cui ...
Leggi Tutto
Scrittore latino (n. Como 61 o 62 d. C. - m. 114 circa), figlio di L. Cecilio Cilone e di Plinia, sorella di P. il Vecchio. Fu scolaro di Quintiliano e di Nicete Sacerdote, fu amico di filosofi come Eufrate [...] concussione, e altri. Per quanto, però, P. si fosse proposto a modello Cicerone, e vagheggiasse in lui l'ideale più alto di eloquenza che si studiava in tutti i modi di raggiungere, pur tuttavia fra l'uno e l'altro vi fu un abisso incolmabile.
Opere ...
Leggi Tutto
Cosa si intende oggi per Medioevo?
Girolamo Arnaldi
Non passa quasi giorno che, a proposito dell’approvazione di una legge, della dichiarazione di un uomo politico, di una presa di posizione della Chiesa, [...] il merito – dell’invenzione del Medioevo viene attribuita comunemente, com’e risaputo, a Cristoforo Keller, professore di storia e di eloquenza all’Università di Halle dal 1693 al 1707, anno della sua morte≫, che, nel 1688, ha dato alle stampe un ...
Leggi Tutto
Tacito, Cornelio
Antonella Bruzzone
Il grande storico della Roma imperiale
Tacito ci ha lasciato straordinari ritratti di imperatori romani e un’incisiva analisi delle tensioni politiche del suo tempo. [...] oratori, attribuito a Tacito con qualche dubbio, e di datazione incerta, si discute sulle cause del decadimento dell’eloquenza nella società dell’epoca. La conclusione dell’operetta è che la soppressione del libero confronto politico attuata dal ...
Leggi Tutto
Uomo politico ateniese (495 circa - 429 a. C.), figlio di Santippo, imparentato per parte di madre con gli Alcmeonidi. Iniziò la sua carriera politica nel partito democratico di Efialte, che, con l'ostracismo [...] amministratore. Riservato, schivo di applausi, non cercò il favore del popolo che egli dominava soprattutto con la sua eloquenza, di cui non ci sono però pervenute testimonianze dirette. In qualità di politico, egli attuò in Atene la libertà ...
Leggi Tutto
eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...