Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] , perché dottore della Chiesa (rilievo in stucco dell'11° sec. nella Basilica ambrosiana a Milano); l'alveare, simbolo di eloquenza e allusivo alla leggenda che le api iniettassero il miele ad A. bambino, senza pungerlo (paliotto d'oro nella stessa ...
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BRAMANTE, Francesco
Roberto Zapperi
Oscuro esponente di quel mondo di protonotari che affollavano la Curia romana, il B. emerse dall'anonimato nell'autunno del 1570, allorché Pio V lo inviò come suo [...] . Vi ritornò il giorno successivo e, alla presenza del nunzio ordinario e del duca di Montpensier, dette sfogo a tutta la sua eloquenza, bollando d'infamia la pace di Saint-Germain e richiamando il cardinale ai suoi doveri verso Roma. Se ne ebbe in ...
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GENTILI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 14 luglio 1801 da Giuseppe, procuratore legale originario di Città Ducale, e da Anna Maria Gnaccarini, romana. Compiuti i primi studi nelle scuole [...] da due confratelli francesi: lo attendeva l'insegnamento della filosofia e dell'italiano e, a partire dal 1837, dell'eloquenza sacra, finalizzato alla formazione di un clero autoctono e, in prospettiva, al ristabilimento della gerarchia cattolica in ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni, Castilionacus), Angelo
Albano Biondi
Nacque, da famiglia patrizia, a Genova in data non determinabile, come non precisabili sono le circostanze dei primi anni della sua vita.
Il [...] alle arti meccaniche più umili concorre, assieme a un vago sentore come di incantazione ed esorcismo, a produrre un'eloquenza avviata alla ricerca di effetti quasi magici".
Come predicatore il C. fu stimato dal cardinale Gabriele Paleotti e dal ...
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ANGELICO da Pistoia (al secolo Marini Angelico)
Arnaldo D'Addario
Nacque a S. Pierino in Vincio (Pontelungo, Pistoia) nel 1799, entrò nell'Ordine cappuccino nel 1815 e, ordinato sacerdote, ebbe l'incarico [...] .
Nel 1857, per sfuggire alle difficoltà procurategli dagli avversari, l'A. chiese al governo piemontese la cattedra di eloquenza nell'università di Torino; il Boncompagni, però, non ritenendolo idoneo, gliela rifiutò, ed egli continuò con grande ...
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FRANCESCHI, Girolamo de'
Matteo Sanfilippo
Nacque a Capodistria, in una famiglia di Udine, nel 1455, da Pietro di Tommaso. Non si conosce il nome della madre. Ancora adolescente, entrò nell'Ordine dei [...] di famiglia.
Alle scarne notizie della sua vita il Sansovino aggiunse che il F. era stato predicatore di grande eloquenza, nonché autore di numerose opere teologiche, delle quali, però, non resta alcuna traccia. Nel 1565 T. Porcacchi (Delle prediche ...
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BENIVIENI, Domenico
Cesare Vasoli
Fratello di Girolamo e di Antonio, nacque a Firenze da ser Paolo Benivieni intorno all'anno 1460.
In una "portata" catastale dei padre, resa nel 1457, è già incluso [...] savonaroliana che doveva poi ispirare tutta la sua attività di sacerdote e di scrittore. Dapprima turbato dalla severa eloquenza del frate ferrarese, alla quale avrebbe forse preferito l'eleganza umanistica delle prediche di fra, Mariano da Genazzano ...
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DELLA SCALA, Pietro
Silvana Vecchio
Nacque, forse a Bergamo, tra il 1200 e il 1201.
Della sua lunga vita pochi sono i dati biografici che possono essere ricostruiti con certezza. Spesso confuso con [...] due parti di cui la prima tratta della dignità e delle funzioni del predicatore, al quale sono necessari tre requisiti, eloquenza, scienza e buona vita, paragonati rispettivamente all'argento, all'oro e al crogiolo dei metalli; la seconda propone una ...
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BIONDI (Blondus, Biondo), Giuseppe
Silvana Menchi
Nacque ad Agrigento il 6 luglio 1537. Entrato nella Compagnia di Gesù a Messina (la data è da collocare verso la fine del 1553 o l'inizio del 1554), [...] rimase sempre uno dei suoi uffici principali. A giudicare dai detti che di lui ci sono rimasti, la sua celebrata eloquenza, che lo fece paragonare a s. Paolo, doveva essere sobria, acuta e sentenziosa, intessuta di concretezza, nutrita di buon senso ...
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ALEMAN (Alleman), Louis
Edith Pàsztor
Figlio di Giovanni A., signore d'Arbent e di Coiselet, e di Maria di Chatillon nacque verso il 1390 ad Arbent, nel Bugey. Datosi alla vita ecclesiastica, studiò [...] , l'A. si recò a Basilea, ove giunse il 21 maggio di quell'anno, diventandovi ben presto, per la sua eloquenza, la sua energia e l'indiscusso ascendente, il capo dell'opposizione al papa, specialmente per la spinosa questione del trasferimento della ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...