FERRARI, Guido
Luisa Narducci
Nacque a Novara il 6 febbr. 1717 da Oliviero, di famiglia di antiche tradizioni. Originaria del Veneto, essa compare sin dal 1219nei registri ufficiali della città di Novara [...] al suo ufficio fu la scrittura di una serie di orazioni accademiche. La prima, dettata dalla persuasione della stretta attinenza tra eloquenza e politica, fu recitata nel gennaio del 1750 e pubblicata nello stesso anno a Nimega a cura di C. V. Vonk ...
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DEL BUONO (Dal Buono, Delbono, Bono), Girolamo
Ugo Rozzo
Nato il 13 dic. 1689 a Bologna da Giuseppe Antonio e da Elena Maria Paganuzzi, iniziò gli studi nel seminario di Imola e ben presto divenne segretario [...] (Bononiae 1720) e anche le Osservazioni oratorie con breve e facile metodo esposte... a maggior comodo de' studiosi dell'eloquenza (Bologna 1723). Nel tomo I della prima parte della Bibliotheca scriptorum medicorum, raccolta da J.-J. Manget (Genevae ...
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FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] presso la S. Sede. Secondo quanto attesta L. Contile, Pio V, affascinato dal suo ingegno e dalla sua eloquenza, lo nominò governatore di Ascoli, dove dimostrò grande prudenza e destrezza politica nel ricondurre all'ordine una cittadina dilaniata da ...
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ARRIGHETTI, Niccolò
Antonella Dolci
Nacque a Firenze, l'11 nov. 1586, da Francesco e Fiammetta Ginori. Fu membro delle principali Accademie fiorentine: nell'Accademia della Crusca recitò alcune fortunate [...] 1753, pp. 1121 s.; A. Fabroni, Vitae Italorum doctrina excellentium, XVI, Pisis 1795, pp. 37-46; E. Santini, L'eloquenza italiana dal Concilio Tridentino ai nostri giorni, II, Palermo 1928, pp. 76, 104; G. di Santillana, Il processo di Galilei ...
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Scrittore latino (n. Como 61 o 62 d. C. - m. 114 circa), figlio di L. Cecilio Cilone e di Plinia, sorella di P. il Vecchio. Fu scolaro di Quintiliano e di Nicete Sacerdote, fu amico di filosofi come Eufrate [...] concussione, e altri. Per quanto, però, P. si fosse proposto a modello Cicerone, e vagheggiasse in lui l'ideale più alto di eloquenza che si studiava in tutti i modi di raggiungere, pur tuttavia fra l'uno e l'altro vi fu un abisso incolmabile.
Opere ...
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VAUVENARGUES, Luc de Clapiers, marchese di
Leonardo VITETTI
Scrittore francese, nato il 6 agosto 1715 a Aix-en-Provence, morto il 28 maggio 1747 a Parigi. Di cagionevole salute, formò il suo spirito [...] ) valgono per la ingenua convinzione e le osservazioni della vita; i Discorsi sono guastati a volte dal concetto scolastico dell'eloquenza. Ma nei Caratteri la vita sognata da chi non l'ha potuta vivere è vigorosamente espressa: proiezioni del suo io ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] ; e appunto all'epistolografia e all'attuaria trasferisce quel complesso di regole che i retori antichi avevano stabilito per l'eloquenza forense e politica (l'epistola è un discorso, in sostanza, rivolto a persona lontana), e riguardano il colorito ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] le raccolte di oratoria volgare, di arengherie e dicerie, con lo stretto nesso, vale a dire, tra retorica e politica, tra eloquenza e governo della città (Artifoni, 1986, pp. 699-701; Skinner, 1990, pp. 126 s.).
L'opera, però, sedimenta anche saperi ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] C. Mouchel, Rome Franciscaine, Paris 2001, pp. 412-440, 582-586; M. Fumaroli, L’età dell’eloquenza, Milano 2002, pp. 238-241, 782 s.; S. Giombi, Sacra eloquenza, in Libri, biblioteche e cultura nell’Italia del Cinque e Seicento, a cura di E. Barbieri ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 3, Brescia 1762, pp. 1721-27; A. Zeno, in O. Fontanini, Biblioteca dell'eloquenza italiana, I, Venezia 1753, pp. 81 s., 132, 182, 323; U. Benvoglienti, Opuscolidiversi sopra la lingua toscana, Firenze 1771 ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...